Partire o restare?
di Claudio Visentin
Incontro Francesca tra i boschi del Casentino. È una ragazza sorridente sulla trentina, ha studiato a Siena, lavorato ad Arezzo, ma poi ha scelto di restare nel suo piccolo paese, Pratovecchio Stia, ogni anno meno popolato. Lavora in comune e ha sposato il conducente del treno locale che ogni…
La madre dei poveri
di Guido Bosticco
Aristomenes ha i capelli lunghi, lo sguardo veloce, beve birra lentamente e spara parole a raffica. E tutte dicono una sola cosa: orgoglio greco! L’orgoglio di una cultura antichissima e raffinatissima, la consapevolezza di essere la matrice culturale di mezzo mondo e di tante lingue. Lui parla un…
La non-sostenibilità delle nostre vacanze
di Claudio Visentin
Due settimane fa abbiamo visto come una parte importante dei gas serra responsabili del riscaldamento globale sia prodotta dagli aerei, e dunque dal turismo, dato che questa è la motivazione principale di oltre metà dei voli internazionali. Nel poco tempo trascorso qualcosa si è mosso. La compagnia…
I giorni del contrabbando nella Isle of Thanet
di Simona Dalla Valle, testo e foto
Per la sua vicinanza a Londra e all’Europa continentale e per le sue baie isolate ricche di caverne, durante gran parte del XVIII e XIX secolo, la costa del Kent ha creato le condizioni ideali per lo sviluppo del contrabbando organizzato. Il fenomeno iniziò su larga scala con il traffico illecito di…
Il «TCS New York City Marathon» è considerato l’evento Numero Uno dell’anno a New York; detto altrimenti è diventato un «must». Tourisme Pour Tous, in qualità di agenzia ufficiale da vent’anni, ha creato un’offerta per vivere il mito della maratona podistica più incredibile di tutte le maratone, e…
La città dalle due facce
di Fredy Franzoni, testo e foto
È affascinante la Marrakech dell’immensa piazza Jamenaa el-Flaa con i suoi saltimbanchi a formare crocchi di curiosi tra ritmi berberi e gli incantatori di serpenti. Ma è altrettanto capace di lasciare a bocca aperta anche la periferia. E non occorre andare lontano. Bastano alcune centinaia di metri…
La vergogna di volare
di Claudio Visentin
Da qualche tempo la lingua svedese ha una nuova parola, «flygskam», «vergogna di volare», quando avvertiamo un senso di colpa pensando al danno ambientale causato dagli aerei. E subito sono sorte parole collegate come «tagskryt» («vantarsi di andare in treno») e «smygflyga» («volare in segreto»).
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L’America in treno
di Elena Refraschini
Il Columbia River lungo la linea Empire Builder. (Elena Refraschini)Elena RefraschiniL’uomo in costume d’epoca, con tanto di cappello a cilindro, afferra il martello e – tac, tac, tac – dà tre colpi secchi sulla testa del chiodo dorato lungo il binario. Il telegrafo trasmette il messaggio: «Done!…