Il cromlech di La Praz
di Oliver Scharpf
Abbastanza una rarità, in Svizzera, i cromlech. L’unico gruppo di pietre poste in circolo nella notte dei tempi, segnato sulla carta topografica nazionale con questo termine di origine bretone, si trova in mezzo a un bosco del Giura vodese. Scoperto nel 1871 da Paul Vionnet…
Trema il Marocco, si salva Marrakech
di Claudio Visentin
La valigia sul letto è pronta, attende solo di essere chiusa. Davanti a me l’ultima notte di sonno poi partirò per il Marocco: Marrakech, come ogni anno. I luoghi, al pari delle relazioni, sono messi alla prova dalla ripetizione, dall’abitudine e dal tempo. Ma la città costruita sulla…
Micro o macro, questo è il dilemma
di Giancarlo Dionisio
I calciofili di Chiasso pare abbiano fatto la loro scelta: piccolo è bello! In barba alla tendenza miliardaria e filoaraba del calcio mondiale, nella cittadina di confine si riparte dalle radici. Intendiamoci, si tratta di una scelta imposta dal fallimento della vecchia gestione, che…
L’ah-ah della Gara a Jussy
di Oliver Scharpf
Cammino tra campi di granoturco quasi pronti per la raccolta e campi di girasoli al tramonto. Azzurrino vago del Salève da una parte, il Giura dall’altra, nuvole fiamminghe all’orizzonte. Antichi muriccioli stile campagna inglese corrono attraverso questo paesaggio straniante fuori…
L’orangerie della Fondation Hardt a Vandoeuvres
di Oliver Scharpf
Per amor delle orangerie, un lunedì di prima mattina in piena estate, sto andando ad ascoltare i sessantanovesimi Entretiens sur l’antiquité classique della Fondation Hardt. A Vandoeuvres, comune prestigioso della campagna ginevrina, le querce secolari predispongono lo spirito a…
Un pizzicotto, un bacio galeotto e il mondo che cambia
di Giancarlo Dionisio
Nel 2013, sul podio del Giro delle Fiandre, Fabian Cancellara si appresta a ricevere quale ricompensa il bacio della Miss. Alle spalle della leggiadra fanciulla, Peter Sagan, secondo classificato, allunga la mano e le palpa la natica destra. Il corridore slovacco era già piuttosto…
Metti Torino un giorno d’estate
di Claudio Visentin
Come si racconta una città? Torino, per esempio. Ci passo quattro giorni di fila e ho quindi modo di osservarla da diversi punti di vista. È ferragosto, come ai tempi del Marcovaldo di Italo Calvino (1963), l’unico a restare in città quando tutti la abbandonano: «Uscì a camminare per…
Il pavillon Plantamour nel parc Mon Repos a Ginevra
di Oliver Scharpf
Philippe Plantamour (1916-1898): chimico, fisico, naturalista, viene ricordato perlopiù come inventore, nel 1847, di un metodo per la doratura delle minuscole ruote dentate che muovono gli ingranaggi nei meccanismi degli orologi. Interessatissimo ai movimenti lacustri, studiati…