A due passi


di Oliver Scharpf

Nel bel mezzo di quei gelidi inverni ginevrini pervasi dalla bise, l’unica via di fuga sembrava essere la cioccolata calda di Auer. La presenza dell’ottone satinato che incornicia le due vetrine è l’insolito prologo, risalente agli anni settanta, di questo rifugio singolare qui al…

A due passi


di Oliver Scharpf

Idea apparentemente balorda la visita, in pieno inverno, a una fontana. Ep-pure, per la controversa fontana che torreggia nella Waisenhausplatz di Berna, questo è proprio il periodo più propizio. Passando di lì l’anno scorso per caso, seppure a conoscenza della sua esistenza, mi aveva…

A due passi


di Oliver Scharpf

Accappatoio in spugna bianco dell’hotel, scarpe in pelle da taglialegna del Massachusetts, parto così. Terapeutico all’istante è lo scricchiolìo soave dei passi nella neve fresca. Un minuto neanche di viaggio e incrocio le travi della passerella contro la roccia ideata da Tadashi…

A due passi


di Oliver Scharpf

La prima volta che mi sedetti, quasi due decenni fa, al buffet della stazione di Losanna, ebbi la netta impressione di trovarmi all’inizio di un racconto di Hemingway. Al di là di percepire, dal vero, quella stessa situazione già assaporata leggendola, sorseggiando un bianchino pensai…

A due passi


di Oliver Scharpf

In una serra di un castello nel Derbyshire, il pomeriggio dell’otto novembre 1849, quarantacinque minuti dopo che era stato servito il tè, per la prima volta al di fuori del suo ambiente naturale, dopo anni di innumerevoli esperimenti falliti, sboccia un fiore di Victoria regia. Una…

A due passi


di Oliver Scharpf

L’esistenza di un edificio pubblico tutto rivestito di pietre di fiume è saltata fuori per caso. Un pomeriggio di pioggia, ordinando per tema, ritagli di giornale rimasti in giro e ritagliandone di nuovi da vecchie pagine di giornale tenute da parte. Come la pagina del «Corriere della…

A due passi


di Oliver Scharpf

Se ci passate via in bici, non noterete niente di strano, in questo villino rosa a metà strada tra Losanna e Ginevra. Ma neanche a piedi, ci scommetto quello che volete. Eppure dietro l’apparenza di tranquilla villa residenziale, rosa confetto perdipiù, si nasconde un fortino militare…

A due passi


di Oliver Scharpf

Bighellonando nei boschi ripidi delle Centovalli, il grande mitologo unghe-rese Karl Kerényi (1897-1973), è colpito da un’iscrizione di una cappella. Chi non era passato di lì, poteva ritrovarla trascritta il ventisei luglio 1958 tra le pagine della «Neue Zürcher Zeitung» o qualche…