azione.ch
 



Due asini per un carico di conoscenza

Reportage - A La Gloria, nella Colombia caraibica, il maestro Luis Humberto Soriano Bohórquez porta in giro la cultura a dorso di ciuchino da venticinque anni
/ 02/01/2023
Luigi Baldelli, testo e foto

Il filosofo olandese Erasmo da Rotterdam scriveva: «Il reciproco amore fra chi apprende e chi insegna è il primo e più importante gradino verso la conoscenza». Ed è grande davvero, l’amore di Luis Humberto Soriano Bohórquez verso i suoi alunni e l’insegnamento. Cinquantenne, laureato in letteratura spagnola, Luis Soriano è un maestro della zona rurale della Magdalena, nel Nord Ovest della Colombia. Ha sempre conosciuto, fin da quando era piccolo, la difficoltà di avere libri in casa per chi vive in questa regione.

Quella della Magdalena è una zona che vive di agricoltura, un’area di contadini, dove la violenza della guerra civile tra Farc, esercito e paramilitari, ha lasciato dietro di sé molte vittime. Come molti sono i bambini e i ragazzi che vivono in fattorie isolate, tanto che per andare a scuola devono fare anche più di dieci chilometri e, spesso, si ritrovano a dover rinunciarci, dopo i primi anni di studio.

Tali difficili condizioni di vita portarono Luis Soriano – circa 25 anni or sono (poco dopo essere diventato maestro) – a prendere un’importante decisione: avrebbe contribuito alla cultura del suo popolo. Aveva capito che non era sufficiente garantire una possibilità ai giovani di andare a scuola, era invece importante stimolare la conoscenza dei ragazzi, portare a casa loro quello che mancava: i libri.

Luis trasformò questo suo desiderio in realtà creando la biblioburro, ovvero si inventò una biblioteca itinerante trasportata da due asini (burro in spagnolo vuol dire asino), che si chiamano Alpha e Beto: «Così che le due parole, lette di seguito danno la parola Alfabeto». Sorride Luis Soriano, sotto al suo cappello di paglia, gli occhiali che scivolano sul naso a causa del sudore, il viso tondo e l’andatura claudicante a causa di una caduta dall’asino. «È successo tempo fa, sono caduto dal mulo e mi sono rotto il ginocchio. E da allora zoppico. Ma non importa. Riesco ad arrivare comunque in tutte le fattorie sperdute della zona».

Racconta la sua vita, Luis Soriano, mentre cammina all’interno della biblioteca che ha creato a La Gloria grazie alle donazioni, e che ora contiene più di 5mila libri: «Ce ne sono di tutti i tipi, continua Luis Soriano, dalle favole ai romanzi ai libri di storia e geografia». Intanto, davanti a casa, la moglie ha portato i due fedeli quadrupedi, Alpha e Beto, già pronti con le loro selle speciali per trasportare la cultura a dorso di mulo, nelle fincas della regione.

Sono viaggi a volte brevi, di due o tre ore, e a volte lunghi, che impegnano il nostro maestro anche per due giorni lontano da casa. Caricati circa 70 libri, Luis Soriano si mette in viaggio seduto sulla groppa di Alpha, tirando dietro Beto. Il sole batte forte mentre la ristretta carovana attraversa le campagne della Colombia caraibica puntando verso la modesta fattoria La Fortuna, che dista tre ore a piedi. A poco dall’arrivo, un nugolo di bambini, appena vede arrivare da lontano il maestro, si prepara per accoglierlo con grida di allegria e sorrisi.

Ci si raduna all’ombra di un albero e subito inizia l’assalto ai libri. Luis Soriano si siede circondato dai bambini. C’è chi legge Pinocchio, chi invece rimane affascinato dal libro delle Storie dell’Abuelo, (il nonno in spagnolo), mentre altri si fanno trasportare dalle vicende degli Inca. Il maestro con pazienza spiega le storie, la morale dietro alle favole, illustra i disegni, risponde alle domande originali e curiose dei bambini e ragazzi. È attento a ogni loro richiesta, sorride felice quando vede lo stupore sui loro volti. Agita le mani e le braccia mentre tiene la sua lezione all’aria aperta.

«Il mio modo di vedere l’insegnamento è molto basico», mi dice mentre si asciuga la fronte e sia appoggia all’albero. «Io non devo solo insegnare le materie scolastiche, ma devo anche trasmettere il valore della vita. Perché qui da noi se sei povero e ignorante, sei povero due volte. Qui le famiglie non possono permettersi di mandare tutti i figli a scuola (anche se è obbligatorio) o di acquistare dei libri. E allora cerco di aiutarle io». Un modo di fare che ricorda in parte la Teologia della Liberazione, un pensiero cattolico nato proprio in seno alla chiesa sudamericana e dichiarato qui in Colombia nel 1968. Un pensiero che mette al centro i valori di emancipazione sociale della gente più povera. Ma che pure, una volta, gli ha fatto rischiare la vita: fermato dai paramilitari, durante la guerra civile, Luis Soriano venne preso in ostaggio e accusato sia di essere uno degli organizzatori dei contadini locali, sia di trasportare armi, «ma fortunatamente dopo un paio di giorni si resero conto che l’unica arma che avevo erano i miei libri per i ragazzi: mi lasciarono andare insieme ai miei due asini».

Si riparte di primo pomeriggio per raggiungere un’altra fattoria a un’ora di cammino. Luis Soriano lascia alcuni libri ai ragazzi per finire di leggerli, li riprenderà la prossima volta che torna e ricorda loro che devono tenerli con cura. In Colombia le statistiche dicono che il tasso di alfabetizzazione è del 95% «ma questo solo nelle grandi città. Qui nelle campagne – mi spiega il maestro – è molto più basso».

I due docili asini seguono il sentiero tracciato tra l’erba che accarezza le caviglie, e appena passata la piccola collina si vede in lontananza il tetto della fattoria. Anche qui il benvenuto alla biblioteca itinerante, al suo maestro, ad Alpha e Beto è caloroso. Tutto è pronto per il pomeriggio di lezione e lettura: alcuni adolescenti sanno già che libri prendere dalla groppa degli asini, mentre altri si tuffano su nuove copertine e disegni. Un anziano che sta tornando dal campo, un paio di ciabatte ai piedi e le mani rugose e sporche di terra, si ferma e abbraccia Luis Soriano, ringraziandolo per quello che sta facendo: «Io non sono mai andato a scuola, so appena leggere e far di conto. Ma ho sempre voluto per mia figlia una vita diversa dalla mia. Ed oggi grazie a lui – dice indicando Luis Soriano – lavora come bibliotecaria nella biblioteca del maestro, giù al distretto di La Gloria».

L’anziano riprende il suo cammino verso casa mentre intorno i bambini e le bambine sono attratti dalla lettura e dalle spiegazioni di Luis Soriano. Alpha e Beto riposano all’ombra, miti e silenziosi. Protagonisti involontari ma principali di questa storia. Discendenti, forse, di Platero, l’altro asino protagonista del romanzo Platero e Yo di Juan Ramon Jimenez, Premio Nobel per la letteratura.