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Talents’ Dream, sogni che corrono sull’asfalto
Adrenalina - Si chiama Swiss Super Bike Academy, e ha sede a Lugano, la neonata società in cerca di talenti da far crescere e di fondi che glielo permettano
Moreno Invernizzi
Il bisogno aguzza l’ingegno. E lo fa in una manciata di secondi: oggi parliamo di cavalli, sgommate e, soprattutto, di velocità. Tanta velocità. Anche oltre i duecento chilometri orari, che sono quelli che può raggiungere la moto con cui Alessio Guarnieri, uno dei protagonisti odierni, cerca di farsi un nome sui principali circuiti internazionali. Proprio così, il 19enne di Paradiso non è che uno dei talenti su cui si punteranno i riflettori non solo di «Adrenalina» e, a dirla tutta, nemmeno il principale interprete (anche se non è detto che in futuro torneremo probabilmente sulla sua storia: restate… sintonizzati), visto che il tema trattato è di più ampio respiro. In un senso lato, il giovane Alessio Guarnieri è la «chiave» per affrontarlo. Nonché il punto iniziale di tutto.
«Beh, la storia di Alessio è la storia di molti altri, giovani e meno giovani, che hanno nel sangue una passione, un sogno che troppo spesso si infrange contro un ostacolo insormontabile: quello dei costi» racconta il papà Francesco. «Così in molti, troppi, non possono far altro che spegnere il motore e rinunciare per sempre alle loro speranze di gloria. E non è giusto che debba finire così… Di questo passo, a restare in sella rischiano di essere unicamente i più fortunati, ossia quelli che se lo possono permettere».
Anche Francesco si è dunque trovato davanti al bivio. «Abbiamo deciso di andare avanti, di lasciare che i suoi sogni potessero continuare a correre a tutta velocità sul rettilineo dei circuiti, non senza i sacrifici che tutto questo comportava». Poi, appunto, ecco l’intuizione, l’idea che avrebbe potuto dare l’accelerazione a questi sogni. Quelli di Alessio, certo, ma, più in senso lato, quelli di tanti altri che macinano chilometri su chilometri di asfalto in motodromi e autodromi (ma anche kartodromi…) di tutto il mondo.
«Effettivamente è andata così: Talents’ Dream nasce da un’esigenza. In fondo è la storia di un po’ tutti i progetti che ambiscono ad avere successo. Alessio, lasciatosi alle spalle diversi anni vissuti a tutta velocità con i kart, a fine 2019 si è avvicinato al mondo delle due-ruote, di cui in precedenza era completamente a digiuno. I primi colpi di gas in sella a una moto li ha dati su un mezzo senza marce, a presa diretta, su un circuito dalle dimensioni ridotte, in Italia. Ma è stato amore a prima vista, e soprattutto, è bastato questo primo assaggio per capire che la stoffa e il talento per fare bene, li aveva, per cui valeva la pena continuare su questa strada. D’altro canto, e non è un mistero, gli sport motoristici in generale, e il motorsport in particolare, sono sport che comportano un investimento (finanziario) non indifferente, ragion per cui o trovi qualcuno che ti sponsorizza, o trovi qualcuno che ti mantenga. Ma alla realtà dei fatti, nella stragrande maggioranza dei casi, solo i piloti affermati possono ambire a staccare qualche contratto pubblicitario di un certo peso, mentre gli altri, quelli magari pure talentuosi, ma che questo talento ancora non hanno avuto la possibilità di mostrarlo nella sua interezza, sono costretti ad arrangiarsi con mezzi propri. Col rischio che poi alcuni potenziali campioni di domani si perdano per strada». Che fare allora?
Il bisogno, per rifarsi all’incipit dell’articolo, aguzza l’ingegno. Per cercare di dare una sua risposta alla domanda, Francesco ha deciso di creare Talents’ Dream, «una piattaforma lanciata a febbraio 2024, dopo una lunga preparazione (passata anche attraverso la pandemia e il suo interminabile strascico) che mira a dare una possibilità (e anche i mezzi) a chi ha talento, affinché possa andare avanti per la sua strada. Abbiamo ovviamente cominciato con le moto, dato che il «pilota zero» era Alessio, ma l’intenzione è quella di abbracciare tutti gli sport motoristici in generale, dai kart fino al rally. Insomma, tutto quello che romba, su due o quattro ruote, strada o circuito… Grazie alla consulenza di un rider d’esperienza qual è Roby Rolfo, abbiamo creato un team incaricato di visionare potenziali piloti da integrare nel nostro progetto, che nei suoi intenti vorrebbe diventare una sorta di accademia in cui coltivare la propria passione e farsi un nome nel mondo dei motori. Lo scouting di Roby ha permesso di individuale e integrare nel nostro progetto già diversi volti interessanti, fra cui Bettina Pfister, una giovane ragazza ticinese, o, ancora, un ragazzo indiano che corre nel Mondiale Junior, un paio d’altri talenti spagnoli, uno portoghese e diversi altri ancora. Tutti inglobati nella società che abbiamo denominato Swiss Super Bike Academy, con sede a Lugano. Parallelamente è stata istituita una Equity Crowfunding, sorta di raccolta fondi – ma non a fondo perso – per sostenere le attività di questi giovani talenti, affinché possano andare avanti per la loro strada o il loro circuito».
«La rispondenza è stata subito notevole, basti pensare, per dare qualche cifra, che siamo arrivati a quota 300mila euro in una manciata di giorni appena, sebbene l’obiettivo ideale fosse quello di raccogliere tra i 100 e i 300mila euro (perché parte sì dal Ticino, ma Talents’ Dream vuol essere un trampolino di lancio per i giovani aspiranti piloti di tutto il mondo) in novanta giorni. La riprova che il nostro è un progetto concreto e con buone basi, è anche l’eco che ha avuto sui media: di noi hanno parlato anche alcune testate di un certo peso, come il “Sole 24 ore”, il “Corriere della Sera” e non da ultimo la “Gazzetta dello Sport”. Insomma, siamo sulla strada giusta».
Ma non è finita qui: prima… dell’ultimo giro, Francesco Guarnieri pensa già al secondo passo da fare: «Che sarebbe quello di unire il mondo della finanza, da dove provengo io, a quello dello sport. I piloti che vengono integrati nel nostro progetto cedono a Talent’s Dream i diritti sulla loro immagine per un minimo di cinque anni, ragion per cui qualora un pilota dovesse farsi strada e un nome, pure noi, e di riflesso le persone che hanno deciso di investire su di lui, ne trarrebbero un beneficio (anche notevole) dal punto di vista finanziario».