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Scelte vincenti per il futuro

Sostenibilità - Alla giornata Innosuisse di Lugano è stata presentata l’esperienza virtuosa del Mulino di Maroggia e la sua collaborazione con Migros Ticino
/ 18/03/2024
Redazione

La riflessione attorno al tema della sostenibilità è un processo attivo e centrale sulla scena economica odierna. Nel settore della produzione alimentare, in particolare, la necessità di trovare nuovi approcci gestionali e nuove tecnologie rispettose dell’ambiente non è più soltanto un’opzione facoltativa: è un elemento essenziale, in rapporto alle sfide con cui ci confronta la situazione ecologica del periodo in cui stiamo vivendo.

La conferenza tenuta a Lugano il 7 marzo scorso, organizzata da Innosuisse, l’Agenzia svizzera per la promozione dell’innovazione, ha affrontato questo tema, dedicandogli un pomeriggio intitolato «Sistemi alimentari sostenibili». Obiettivo dell’incontro era promuovere incontri e scambi tra attori del settore agroalimentare svizzero e mostrare concretamente le esperienze di alcune start-up attive oggi con nuovi orientamenti per la produzione.

I dati statistici generali sull’argomento sono del resto piuttosto eloquenti: come ha fatto notare Lorenzo Ambrosini, Managing Director della Fondazione ticinese AGIRE, circa il 10% delle emissioni in eccesso di CO2 al mondo sono prodotte semplicemente dagli scarti alimentari non utilizzati, mentre lo spreco di cibo produce una «montagna» pari a 2,8 milioni di tonnellate l’anno.

Questi e altri numeri ricordati durante gli interventi degli invitati sono tutt’altro che tranquillizzanti: sono stati evocati non per suscitare un allarmismo fine a sé stesso, ma al contrario per mettere in rilievo alcuni esempi positivi di iniziative messe in campo nell’affrontare il problema. La stessa Christina Senn-Jakobsen, Managing Director della Swiss Food & Nutrition Valley, a fronte di una serie di considerazioni inevitabilmente preoccupanti sulla situazione globale, ha manifestato un chiaro ottimismo in merito alla possibilità di un cambiamento di rotta e di un recupero delle possibilità di miglioramento complessivo nei rapporti tra la gestione della produzione alimentare e il comportamento dei consumatori.

E proprio nel contesto di una riflessione positiva, si è iscritta in modo particolare l’esperienza vissuta in Ticino dal Mulino di Maroggia, esempio che è stato proposto nel corso del pomeriggio. Un caso emblematico di intervento economico in cui sono stati presi in considerazione, in modo molto preciso, i vari fattori di sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di migliorare sia la qualità del prodotto, sia l’efficacia del processo produttivo, ciò che comprende anche la gestione della catena distributiva del prodotto stesso.

Proprio in quest’ultimo aspetto, naturalmente, è risultata fondamentale la collaborazione del Mulino con Migros Ticino, che è da decenni uno dei principali partner commerciali dell’azienda di Maroggia. La testimonianza di Alessandro Fontana, Direttore del Mulino, ha illustrato ai numerosi ospiti presenti i passi compiuti per la ricostruzione e la rimessa in funzione dello stabilimento dopo il drammatico incendio del novembre 2020. Ulteriori precisazioni sull’intervento di ricostruzione sono state fornite anche da Stefan Birrer, Managing Director del Bühler Group, la ditta svizzera che ha fornito l’apparecchiatura tecnica. Fontana ha spiegato in particolare come nel nuovo Mulino siano stati ottimizzati i processi produttivi proprio in una prospettiva di miglioramento di tutti gli aspetti legati alla sostenibilità della lavorazione, con una diminuzione globale, misurabile e concreta, nelle emissioni di CO2.

In seguito Mattia Keller, direttore di Migros Ticino, ha ricordato come proprio la Cooperativa ticinese giochi un ruolo importante nella messa in vendita dei prodotti del Mulino. Si tratta di specialità che fanno parte da tempo della linea dei prodotti «Nostrani del Ticino», una linea che propone oggi circa 680 articoli lavorati da 50 produttori locali, per un fatturato totale di circa 21 milioni di franchi annui. L’impegno complessivo di Migros Ticino, va ricordato, produce una ricaduta economica importante sul nostro territorio: Mattia Keller ha ricordato in sintesi che per ogni 100 franchi di cifra d’affari di Migros Ticino ben 38 franchi ricadono sul nostro territorio in forma di indotto economico.

In definitiva, il vivace e interessante evento luganese ha mostrato come nel nostro Cantone sia attiva oggi una chiara sensibilità per il tema della sostenibilità alimentare, impegno che si concretizza nell’attività di numerose start-up del settore, ma che trova anche il sostegno concreto delle autorità cantonali e comunali sensibili all’argomento. Non vanno dimenticate inoltre le numerose iniziative avviate all’interno della SUPSI e di altri istituti legati alla ricerca, tra i quali fondazioni private come la già citata AGIRE.

In questo dinamico contesto, attento alle necessità del futuro, anche la nostra Cooperativa sta svolgendo il proprio ruolo, tenendo ferma fino in fondo la propria vocazione di azienda vicina alla necessità della comunità. Necessità che oggi si traducono in una sempre maggiore e fattiva attenzione ai temi ambientali.