di Fabio Dozio

Chiamateli, se volete, sfaccendati, nullafacenti, sdraiati. Con questi termini in possiamo tradurre NEET (Not in Education, Employment or Training), ossia giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano più, non lavorano ancora e vivono in un limbo in eterna attesa. Un dolce far niente che può avere…


di Barbara Manzoni

I formatori e le formatrici di apprendisti attivi nelle diverse aziende formatrici svizzere sono un anello indispensabile e insostituibile del sistema duale della formazione professionale. E sono un piccolo esercito se pensiamo che solo nel nostro cantone ogni anno sono tra 600 e 700 i partecipanti…


di Anna Martano Grigorov

La discalculia rientra tra i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) come la dislessia, la disgrafia, la disortografia, ed è un disturbo neurobiologico specifico del calcolo (non una generica difficoltà in matematica), che potrebbe interessare quasi un migliaio di studenti nel Canton Ticino dei…


di Stefania Prandi

Rabbia, paura, disperazione, cura e ascolto. Il silenzio nasconde emozioni e motivazioni diverse tra loro. Saperlo interpretare e riempirlo di senso fa la differenza. Il linguaggio del silenzio. Decodificare i suoi messaggi nella comunicazione affettiva, l’ultimo saggio della psicologa e…


di Simona Ravizza

La ripresa della scuola, le e-mail che dopo due settimane di vacanza sembrano fare esplodere la posta elettronica, il bambino che è cresciuto di 3 cm e non ha più pantaloni che gli vanno bene, le nuove richieste del capo, il dubbio che ci sia da fare il richiamo del vaccino contro il morbillo da…


di Alessandra Ostini Sutto

Cosa succede quando persone che parlano lingue differenti si scontrano con la barriera linguistica? Quando le condizioni lo consentono, si ricorre all’inglese; al di là di ciò, si tende generalmente a farsi aiutare dalla gestualità. Gestualità che effettivamente sta alla base di una, o meglio tante,…


di Guido Grilli

Aula 151B. Entriamo. Al centro un tavolo e quattro sedie sulla superficie di un tappeto, nessuna cattedra né banchi, bensì molto spazio intorno e un’ampia finestra: è la più silenziosa dell’intera università e in pochi istanti se ne può facilmente intuire il motivo. Si trova nel palazzo principale…


di Simona Sala

«Gli sticker che vedo sul cellulare di Nadir raccontano che il tentativo fondamentale, inevitabile, di ripulire, rimarginare, reprimere l’odio che aveva condotto alla Seconda guerra mondiale, al nazismo, all’antisemitismo, all’uccisione delle persone ritardate o menomate, dei Rom, degli omosessuali,…