La società connessa


di Natascha Fioretti

«Nonna, mi serve il tuo consiglio. Soltanto tu puoi aiutarmi. Come si puliscono i vetri senza Windex?» – «Con l’aceto e il giornale». È il consiglio della nonna Edith a una giovanissima Sherry Turkle nella Parigi del 1968, una città in piena ribellione e tumulti. Studentessa di…

La nutrizionista


di Laura Botticelli

Gentile Laura, sono certa di non essere intollerante al lattosio perché ho fatto il test, eppure ho un problema di, come dire, gonfiori di pancia, non mi pare di mangiare pesante, non mangio nemmeno cose tipo fagioli o altre cose che si sa che fanno aria. Quali sono i cibi che…

Mode e modi


di Luciana Caglio

Abbiamo, ormai, alle spalle un intero anno di rinunce, subite fra comprensibili malumori, e sfociate in ribellioni nei confronti di chi le ha imposte, dall’alto di un’autorità cresciuta ad autoritarismo. Di questa deriva i politici, Alain Berset in testa, stanno pagando il prezzo, in…

L'Altropologo


di Cesare Poppi

Il rapporto fra il Regno Unito e quell’entità complessa che chiamiamo Europa, della formazione della quale peraltro è stato uno degli attori fondamentali, è sempre stato problematico – forse si potrebbe dire, con un understatement, un tantino nervoso. Prendete i Confederati, ad…

La stanza del dialogo


di Silvia Vegetti Finzi

Gentile Silvia,mia mamma, dopo essere stata per due anni ospite di una Residenza Sanitaria di Bergamo, è tra i morti per Coronavirus che un anno fa, il 18 marzo del 2020, sono stati, prima raccolti nella Chiesa del Cimitero, poi trasportati con una decina di camion dell’esercito, in…

La società connessa


di Natascha Fioretti

Una normale giornata di pandemia inizia con il caffè da asporto e due chiacchiere al mio baretto preferito. Non solo. Ritiro una Sacher al cioccolato con variante – da non sottovalutare! – di marmellata di lamponi. C’è un motivo: vado dalla mia amica Maristella per un brunch. In auto…

Approdi e derive


di Lina Bertola

Da un anno ormai siamo confrontati con mutamenti più o meno profondi, più o meno dolorosi, delle nostre consuetudini esistenziali. È mutato il nostro rapporto con il tempo ma, pur nel malessere e nel disagio, di questo spaesamento temporale abbiamo potuto immaginare anche qualche…

La stanza del dialogo


di Silvia Vegetti Finzi

Cara Silvia,alla soglia dei 70 anni mi sento persa e inutile. Ho insegnato una vita e ora senza lavoro non ho più scopo. Pur avendo un marito e una figlia ben sposata sono terrorizzata dal futuro, ho paura di perdere i miei cari, vivo in uno stato di perenne angoscia. Non ho però…