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Micio, quanto mi costi

Mondoanimale - Una riflessione sui costi generati dal gatto, l’animale domestico preferito dagli svizzeri
/ 05/09/2022
Maria Grazia Buletti

«I gatti hanno sempre fatto parte della mia famiglia, fin da quando ero bambina. Quando sono andata a vivere da sola, scegliere di condividere la mia vita con un pelosetto è stata una cosa naturale». A parlare è Carola che oggi convive con i suoi due gatti: «Pixie è un maschio di 14 anni che pare un Maine Coon grigio tigrato in miniatura, anche se è un puro “nostranello” che mi è arrivato in dono dalla vicina di casa di mia sorella. L’altro è Pinin: un gatto rosso che desideravo da tanto (perché va detto subito: i rossi sono speciali) che era così piccolo quando è arrivato da meritarsi questo nomignolo. Un amore a prima vista che mi è stato pure regalato da una famiglia, così come facevamo quando ero piccola nella nostra famiglia con i cuccioli della nostra gatta che regalavamo a chi ne desiderava uno». Anche Ester ha un gatto che però viene da un allevamento professionale di Maine Coon: «Da bambina ho sempre avuto un micio e oggi finalmente mio marito, che per lungo tempo di gatti non ne aveva voluto sapere, si è messo una mano sul cuore e ha permesso a me e ai bambini di adottarne finalmente uno: è Honolulu, detta Lulù, un esemplare di razza Maine Coon proveniente da un allevamento ticinese».

Due testimonianze a suffragio del fatto che l’animale domestico più presente nelle famiglie svizzere è proprio il gatto, mentre il cane rimane solamente al secondo posto: infatti, una su quattro economie domestiche vive con un micio, per un totale di circa 1,35 milioni di gatti. Dai dati dell’Ufficio federale di statistica si evince che gli svizzeri spendono ogni anno più di 1,5 miliardi di franchi per i loro animali domestici. Di questi, oltre 600 milioni di franchi sono riservati ai servizi, per la maggior parte del veterinario. È dunque legittimo interrogarsi sull’investimento a lungo termine che potrebbe comportare avere un gatto, esercizio che hanno svolto le nostre due interlocutrici, poi paragonato ai dati raccolti in Svizzera da comparis.ch. Emerge per prima cosa che il peso del prezzo di acquisto può variare di parecchio: Carola ha ricevuto i suoi gatti in regalo, mentre Ester così giustifica il prezzo del suo Maine Coon: «L’acquisto di un esemplare di razza ha un certo costo che in generale supera i 1000 franchi, e può salire a dipendenza delle caratteristiche e delle peculiarità del cucciolo». Una cifra che lei giustifica considerando che: «L’allevatore serio investe pure il proprio tempo nella sua attività e non solo i necessari mezzi finanziari per le cure veterinarie di mamma e cuccioli, le prime vaccinazioni e la buona alimentazione».

L’acquisto per le prime necessità del micio (trasportino, ciotola, lettiera, collare, tiragraffi, giochi) varia dai 60 ai 150 franchi circa, secondo la varietà e la quantità scelta fra gli innumerevoli articoli in commercio. Ester e Carola sono in linea con queste spese, e la prima afferma: «Un gatto costa poco perché richiede poco: i miei non hanno la lettiera perché escono in giardino; perciò, ho dovuto mettere una porticina che è costata 100 franchi. Ad esempio, non hanno il tira-graffi che nessuno di essi ha mai guardato, preferendo con mia buona pace farsi le unghie su cuscini, cuccia, in cantina… scelgono loro!». Altra voce è il cibo per cui si stima una spesa annua che può variare da 250 a 450 franchi secondo la scelta dei differenti tipi offerti in commercio: umido, secco o altro. Ester, ad esempio, dice di spendere sui 30-40 franchi al mese per il cibo consigliato dall’allevatrice; Carola ne spende circa 20. Una voce da non trascurare riguarda le spese veterinarie che possono essere notevoli e dipendere in parte da fattori imprevedibili, oltre che la sterilizzazione iniziale e le vaccinazioni, come spiegano le nostre interlocutrici: «Il primo anno la sterilizzazione, secondo il veterinario scelto, costa circa 200 franchi; per il resto bisogna essere in grado di sostenere le eventuali spese generate da possibili incidenti e malattie».

Nessuna delle due possiede un’assicurazione malattie per il gatto, che coprirebbe molti dei costi, fra cui quelli veterinari, ma che però comporterebbe un premio annuo da tenere pure in conto nel budget. Infine, il gatto è un animale proverbialmente territoriale e solo eccezionalmente ama seguire l’umano in vacanza. «La pensione dove portiamo Lulù quando siamo in ferie costa 16 franchi al giorno», racconta Ester, mentre Carola ha optato per l’accudimento casalingo della sua vicina di casa. A conti fatti, il primo anno di vita di un gatto può costare al proprietario dai 700 ai 2000 franchi, mentre negli anni successivi bisogna considerare all’incirca dai 500 ai 900. Riassumendo secondo l’esempio delle nostre interlocutrici, nel corso dei suoi circa 15 anni di vita un gatto può venire a costare tra i 7000 e i 15’000 franchi, considerato anche l’eventuale prezzo d’acquisto.

Nella sua analisi, comparis.ch ribadisce innanzitutto che prima di adottare un gatto (ma questo discorso vale anche per qualsiasi altro animale domestico di cui poi saremo responsabili), va considerato proprio il prezzo di acquisto. E se questa variabile iniziale può essere risolta con un’adozione gratuita, le spese veterinarie e tutto il necessario per il suo benessere saranno a carico della famiglia. A conti fatti, la panoramica presentata dal portale riferisce che a livello svizzero un gatto di 15 anni dovrebbe essere costato tra i 12’970 e i 13’170 franchi, cifre nelle quali il prezzo d’acquisto non è però preso in considerazione.