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Biodiversità: allarme in Svizzera

Mondoanimale - Una campagna di sensibilizzazione denuncia la crisi del deterioramento ambientale e faunistico
/ 26/12/2022
Maria Grazia Buletti

«Il 60% degli insetti è in pericolo, il 95% di prati e pascoli secchi sono scomparsi dal 1900 a oggi, il 40% degli uccelli nidificanti è a rischio». Con questi pochi esempi Serena Britos di Pro Natura traccia un quadro molto preoccupante della biodiversità, dichiarandola ufficialmente «in seria crisi». Biodiversità è un concetto di cui si sente parlare spesso ma del quale non si conosce sempre a fondo il significato sebbene rappresenti la vita in tutta la varietà delle sue forme: «In modo scientifico, essa indica la diversità degli ambienti, delle specie, della genetica e la varietà delle relazioni che si creano tra tutto ciò. La Svizzera se la sta passando davvero male: possiamo affermare di stare attraversando una vera crisi della biodiversità».

In quanto esseri umani, è un disfacimento che ci riguarda direttamente: «Se la biodiversità è in cattiva salute, la qualità della nostra vita e il nostro sostentamento sono sempre più e seriamente minacciati perché, solo finché restano intatti, gli svariati ecosistemi ci forniscono cibo, materie prime ed energia». Ciò significa che il nostro benessere e la qualità della nostra vita dipendono direttamente dalla loro salute: «Se l’interazione fra gli ambienti è intatta, la società e l’economia ne beneficiano in diversi modi».

Portando esempi concreti, Serena Britos parla di alimenti, aria, protezione, risorse e tempo libero: «Gli insetti impollinano le piante di frutta e verdura; le foreste e le paludi migliorano la qualità dell’aria e ci forniscono medicine; prati e boschi sani proteggono dall’erosione; le pianure alluvionali proteggono dalle inondazioni; le foreste consentono la produzione di legname e gli spazi vitali diversificati offrono diverse possibilità di svago. Senza dimenticare che, oltre al funzionale, la biodiversità ci circonda di bellezze».

La principale responsabilità di questo declino delle specie è da attribuire all’uso insostenibile che ne fa l’uomo e un lungo elenco di esempi lo dimostra: «Le ragioni della diminuzione della biodiversità sono insite nell’espansione delle aree urbane e delle infrastrutture, nella distruzione e la frammentazione degli habitat, nell’inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria, nell’aumento delle specie animali e vegetali alloctone invasive e, non da ultimo, si manifestano pure con i cambiamenti climatici.

Gravi conseguenze che si ripercuotono su tutti noi rendono urgente un’inversione di tendenza e soprattutto esigono soluzioni veloci, ma non è detto che debba andare necessariamente in questo modo perché non è ancora troppo tardi per fare qualcosa». Con questo intento, Pro Natura promuove una campagna di sensibilizzazione per richiamare l’attenzione sulla gravità di questa crisi in Svizzera e per dare un contributo a risolverla: «Il nostro obiettivo è quello di riuscire a motivare la politica e i cittadini affinché agiscano e si attivino per adottare misure efficaci. Pertanto, chiediamo a tutta la popolazione di entrare a far parte della comunità a sostegno di questa iniziativa che garantisce le diversità nella natura, nel paesaggio e nella cultura edilizia. Noi stessi, come associazione, agiamo in modo molto concreto attraverso le nostre numerose riserve e i progetti che sosteniamo in tutto il Paese».

Molti i modi per aderire: «Agire come volontari dedicando un po’ del proprio tempo libero alla natura; ottimizzare le proprie abitudini di consumo che hanno un grande impatto sull’ambiente, optando nella scelta di prodotti provenienti da agricoltura biologica, ad esempio, per favorire le naturali relazioni fra gli esseri viventi e il buon funzionamento degli ecosistemi».

Serena Britos osserva che il nostro comportamento può essere ottimizzato pure in altri ambiti, ad esempio per quanto riguarda il consumo di energia. Infine, anche la casa può essere resa biodiversa: «Si può promuovere la biodiversità negli ambienti più piccoli con un hotel per insetti, con pareti verdi o preferendo piante autoctone. Mentre se disponete di un giardino o di un balcone, potete farne un paradiso per insetti e altri piccoli animali, creare un’oasi di benessere per rettili, oppure rendere il giardino a misura di riccio, ambasciatore di questa campagna di sensibilizzazione insieme ad altri cinque animali che rappresentano ambienti diversi da preservare, ma soprattutto ci permettono di identificare idee per eventuali possibili soluzioni».

Cinque sono le specie ambasciatrici del messaggio, che quindi diventano un esempio concreto dell’importanza di preservare la biodiversità: «La farfalla apollo, il riccio, la raganella, l’upupa e il temolo ci possono spingere a fare meglio e molto di più per la nostra casa e per il nostro cibo. In fondo, la biodiversità è proprio questo».