azione.ch
 



L’elettrico punta anche sui quadricicli

Motori: piccole, minimaliste, ideali per la città: le microcar full electric propongono soluzioni sempre più innovative Eppure in Svizzera la rivoluzione «leggera» non ha ancora preso piede
/ 09/12/2024
Mario Alberto Cucchi

Partiamo da un dato di fatto: le case automobilistiche devono vendere più auto elettriche. Lo abbiamo scritto e oggi ne siamo ancora più convinti. Non è una scelta ma un obbligo dettato dall’agenda dell’Unione europea e dalle multe che impone. Ma come si possono vendere più auto elettriche? Come si può convincere un’automobilista che per alcuni versi non è forse ancora maturo? Il cavallo di Troia potrebbe essere il quadriciclo. Non un’auto e neppure una motocicletta, ma una soluzione di micromobilità adatta ad ambienti urbani. Esistono da decenni e negli ultimi anni hanno registrato una forte evoluzione.

Una volta spinti esclusivamente da motori termici, oggi sono disponibili anche con evolute motorizzazioni full electric e soluzioni ingegneristiche derivate dai veicoli di grande produzione. Grazie a un crescente interesse da parte di affermate case costruttrici, sono cresciuti in dimensioni, tecnologia e sicurezza, assomigliando sempre più a vere e proprie auto.

In Svizzera Citroën, che fa parte del gruppo Stellantis, commercializza Ami. Caratterizzata da un design minimalista è in grado di ospitare due occupanti proteggendoli dalle intemperie. Ami occupa appena mezzo posto auto: è lunga solo 2,41 m, larga 1,39 m, è alta 1,52 m. Parcheggiare è facilissimo: il raggio di sterzata è di soli 7,20 m. Ideale per manovre facili e veloci anche nei centri urbani con strade congestionate. L’autonomia? Settantacinque chilometri per una velocità massima di 45 km/h. Il prezzo parte da 9’590 franchi. Non pochi, vero, ma esistono diverse modalità di acquisto che permettono di diluire l’importo nel tempo attraverso piccole rate. Tetto panoramico in vetro, porta di ricarica USB per i device, riscaldamento, cambio automatico e cavo di ricarica standard incluso. Si può ordinare tramite il sito www.citroën.ch e la si può ritirare in seguito presso la concessionaria più vicina o averla consegnata direttamente a casa.

Ami è uno tra i tanti quadricicli di ultima generazione. C’è anche la simpatica Topolino di Fiat, che condivide la stessa piattaforma della Ami, disponibile anche nell’affascinante versione Dolcevita senza portiere e con tetto apribile. Ma non sono le sole sul mercato. Nissan ha appena presentato Nano Car Silence S04 a cui non manca neppure l’aria condizionata. Disponibile in due varianti, L6e o L7e, si distingue per la batteria estraibile. Soluzione unica, la batteria diventa un trolley e lo si può portare in casa o in ufficio per caricarla comodamente senza dover pensare ad avere una Wall box in garage o ad attaccarsi alle colonnine per strada. Una o due le batterie estraibili a seconda del modello. Anche lei come Ami ha un motore elettrico che le permette di raggiungere una velocità massima di 45 km/h. Ma l’autonomia può passare addirittura a 175 km nel caso si decidesse di optare per la versione con due batterie. Il modello L7e offre invece una motorizzazione ancora più potente che le permette di raggiungere una velocità massima di 85 km/h. Ecco allora che guardando questi numeri si capisce che il quadriciclo può ben uscire dai centri delle città e arrivare anche nei paesi satelliti.

Una vera rivoluzione «leggera», che in Svizzera non ha però ancora preso piede. Il problema è normativo, la legge della Confederazione permette di guidarli dai 18 anni. In Italia e in Francia, le si possono invece guidare dai 14 anni. Ed ecco allora che in quel caso può essere, come dicevamo, un vero cavallo di Troia per entrare nelle famiglie con l’elettrico attraverso i ragazzi. Per poi diventare delle proprie e vere family car utilizzate anche da mamma e papà.

In Svizzera a fine 2020 era stata presentata una mozione all’Assemblea federale per consentire un’armonizzazione delle norme vigenti per i diversi utenti della strada e favorire l’allineamento alle disposizioni applicate nei Paesi limitrofi. Era chiesto che i quadricicli potessero essere guidati almeno dai 16 anni. Il Consiglio federale nel 2021 ha respinto la mozione. Ma la tecnologia in questi anni ha fatto passi da gigante. I quadricicli di ultima generazione non sono più «solo» un capriccio per giovani rampolli ma possono essere una soluzione di micro mobilità interessante per tutti. Ecco perché, forse, si potrebbe riconsiderare un possibile abbassamento dell’età in cui potersi mettere al volante di queste microcar elettriche.