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Il pittore ticinese da un milione di dollari

Il Ticino nel cybermondo 8: Figlio di Paolo Ponziano Piazzoni, cercatore d’oro originario di Intragna, Gottardo Piazzoni è stato uno dei più famosi paesaggisti della West Coast statunitense del secolo scorso
/ 07/10/2024
Giovanna Caravaggi

Quante volte ci sarà capitato di visitare un museo al di fuori dal Ticino e dalla Svizzera e di passare davanti a opere di artisti ticinesi senza nemmeno accorgercene? Sarà di certo accaduto, soprattutto in posti molto lontani, dove non ci aspetteremmo di trovarne.

A volte si tratta di acquisizioni dovute al prestigio dell’artista, altre volte di un risvolto della nostra storia di migrazione, con fama e successo ottenuti lontano da casa.

A chi una volta gli chiese quale fosse il suo credo, Gottardo Piazzoni (Intragna 1872-Carmel Valley Village 1945), dopo una breve esitazione, rispose che la sua religione era la California. Figura tra le più preminenti fra gli artisti paesaggisti della West Coast statunitense del secolo scorso, Piazzoni è figlio di Paolo Ponziano Piazzoni, cercatore d’oro originario di Intragna, in seguito fattore, e di Teresa Cavalli. Insieme alla madre e al fratello, dopo il ginnasio Gottardo raggiunge il padre a Carmel Valley, in California, e si innamora istantaneamente del paesaggio incredibile di Monterey. Data la sua scarsa propensione ai lavori nella fattoria di famiglia, il padre gli concede di seguire una formazione artistica, dapprima presso la California School of Design e al Mark Hopkins Institute of Art a San Francisco e successivamente, a Parigi, all’Académie Julian e all’École des Beaux-Arts. Per lunghi anni insegna nella California School of Fine Arts. Artista, incisore e scultore, è conosciuto come pittore di paesaggi e fra i maggiori esponenti del Tonalismo, all’epoca la corrente stilistica più in voga nell’area della baia di San Francisco. Le sue opere sono esposte in numerosi musei, tra cui il San Francisco Museum of Modern Art, progettato da Mario Botta.

I 14 grandi dipinti murali (12 metri per 6 e mezzo), commissionati per decorare la loggia della San Francisco Main Library e collocati nella biblioteca fra il 1931 e il 1932, sono considerati il suo capolavoro e sono stati al centro di un’aspra polemica a cavallo del millennio, quando la biblioteca ha cambiato sede e al suo posto si è insediato l’Asian Art Museum, che ne chiedeva la rimozione: una specie di beffa del destino, se si considera che le opere di Piazzoni risentono anche dell’influenza dell’arte giapponese. La controversia, legale e culturale, si è risolta destinando 4 opere, dipinte nel 1945, al Treasure’s Building di Sacramento in qualità di prestito a lungo termine, mentre altre 10 (cinque rappresentano la terra, The Land, altre cinque il mare, The Sea), di proprietà della città di San Francisco, sono state ricollocate in uno spazio studiato appositamente nel De Young Museum, progettato dagli svizzeri Herzog e DeMeuron nel Golden Gate Park. La delicata operazione di rimozione dei dipinti, il loro accurato restauro e la posa nella nuova prestigiosa sede sono costati un milione di dollari e i capolavori di Gottardo Piazzoni possono ora essere ammirati nella splendida e luminosa cornice del museo dalle migliaia di visitatori che ogni anno ne varcano la soglia.