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Giovanna ha troppi debiti, e tu?
Uno spettacolo di teatro-forum della compagnia UHT e un nuovo opuscolo del DSS sensibilizzano sul problema dell’indebitamento eccessivo e spingono a riflettere sull’uso del denaro
Stefania Hubmann
Cosa succede quando il nostro equilibrio finanziario vacilla? Come evitare di finire in una spirale di indebitamento eccessivo? Come aiutare chi si ritrova in queste situazioni? Riflettere sul rapporto con il denaro, soprattutto in tempi difficili come quelli attuali con un aumento generalizzato delle spese, è più che mai utile, ma non sempre facile. L’argomento è ancora considerato di natura privata per cui le occasioni di confronto sono limitate. Un nuovo approccio a livello di sensibilizzazione è offerto dallo spettacolo di teatro-forum Il resto… manca, promosso dalla Sezione del sostegno sociale del Dipartimento della sanità e della socialità. Destinato a un pubblico eterogeneo, permette di riflettere in modo coinvolgente su azioni e conseguenze legate all’uso del denaro. Gli spettatori partecipano infatti direttamente all’evoluzione della storia messa in scena da UHT, compagnia specializzata nel teatro-forum. I suoi membri hanno concepito lo spettacolo in collaborazione con gli enti e le istituzioni da anni impegnati nella prevenzione. Prevenzione che passa anche da un nuovo opuscolo con suggerimenti ed esempi concreti. In fase di ultimazione per conto del Dipartimento, è intitolato Passo, avanzo, raddoppio. Mosse vincenti per gestire il budget di casa.
Giovanna conduce una vita normale come tante altre donne, lavorando e soddisfando i desideri alla sua portata. Un evento fortunato quale è un anticipo di eredità da parte di una zia la induce a decisioni che si riveleranno però problematiche quando improvvisamente perderà il lavoro. Nei brevi accenni alla storia della protagonista dello spettacolo è racchiusa la maggior parte degli elementi che sovente accomunano chi si ritrova sommerso dai debiti e sui quali si vuole richiamare l’attenzione del pubblico. Sara Duric, coordinatrice delle misure cantonali di prevenzione all’indebitamento eccessivo, evidenzia al riguardo l’iniziale situazione stabile di Giovanna, personaggio nel quale non è pertanto difficile identificarsi. «La storia – aggiunge la collaboratrice scientifica della Sezione del sostegno sociale – mostra le criticità delle fasi di transizione, in questo caso la perdita del lavoro. Un altro aspetto importante è rappresentato dalla necessità di sempre prevedere alcune riserve per far fronte agli imprevisti».
Sfruttando il potenziale di uno strumento come il teatro e in particolare il teatro-forum, basato sulla partecipazione attiva del pubblico, il DSS prosegue, innovandola e aggiornandola, l’azione di sensibilizzazione sull’importanza di una sana gestione delle proprie finanze. I rischi sono affrontati tenendo conto dell’evoluzione legata agli acquisti digitali. Sara Duric: «Ciò che proponiamo oggi è il frutto di un’esperienza maturata in un decennio. Dal 2014 a fine 2018 abbiamo lavorato con i Comuni e le organizzazioni presenti sul territorio con l’obiettivo di coordinare, ottimizzandole, le attività di prevenzione e consulenza già in atto. Dopo questa prima fase si è deciso di puntare sulle misure più efficaci che sono state strutturate in tre categorie: sensibilizzazione, formazione e consulenza specializzata. Occorre infatti rendere consapevoli di rischi e conseguenze i diversi gruppi di popolazione, offrire agli operatori sociali e ad altri professionisti gli strumenti adeguati per agire a livello preventivo e assicurare un’assistenza mirata a chi già si trova in situazione di indebitamento eccessivo».
Prosegue la nostra interlocutrice: «In questi dieci anni sono apparse nuove forme di consumo legate ai mezzi digitali che offrono pure opportunità di investimento. È quindi necessario promuovere l’adeguamento delle competenze finanziarie attraverso forme di sensibilizzazione aggiornate. Per questo motivo si è deciso di pubblicare la guida Passo, avanti, raddoppio. Mosse vincenti per gestire il budget di casa che offre suggerimenti pratici accessibili a tutti. Il percorso, suddiviso in dieci capitoli dedicati ad altrettanti temi, è arricchito da esempi legati alla vita quotidiana e da spunti di approfondimento». Concepito come vademecum per favorire anche una consultazione puntuale a dipendenza delle necessità, l’opuscolo è un adattamento del testo pubblicato dalla Città di Lugano nel 2016. Sarà distribuito ai partecipanti dello spettacolo Il resto… manca e reso disponibile nei contesti legati alla prevenzione.
Le rappresentazioni tenute finora hanno riscosso un buon successo. La prima pubblica è avvenuta lo scorso aprile a Bellinzona in occasione dei festeggiamenti per il 50esimo anniversario dell’Associazione delle consumatrici e dei consumatori della Svizzera italiana (ACSI) – fra i partner dei progetti cantonali di prevenzione e sensibilizzazione – seguita di recente da una destinata agli allievi del Centro professionale di Locarno. «Abbiamo constatato che il pubblico si esprime volentieri, immedesimandosi nei vari protagonisti», afferma Sara Duric. «I presenti portano le proprie esperienze e le proprie competenze, come aveva già dimostrato una prova effettuata in autunno utilizzando lo spettacolo quale strumento formativo per collaboratori del sostegno sociale e impiegati amministrativi. Pure questi ultimi si devono a volte confrontare con persone indebitate alle quali, grazie a questo tipo di formazione, possono fornire consigli pertinenti».
A fare da tramite fra il pubblico e gli attori della compagnia UHT coinvolti in questo spettacolo, della durata di circa un’ora e mezza, è Prisca Mornaghini, sul palco con Alessandra Ardia, Antonello Cecchinato, e Gaby Lüthi. La regia è di Sissy Lou Mordasini, formata al metodo teatro-forum a Parigi e con la quale nel 2009 alcuni animatori e attori dell’Associazione Giullari di Gulliver hanno iniziato a collaborare dando vita alla nuova compagnia, prima in Ticino a specializzarsi in questa forma teatrale. Gli attori sono tutti professionisti attivi anche in ambito socio-educativo e sanitario. «Uno dei principi del teatro-forum – spiega Prisca Mornaghini – è il non giudizio. Ognuno è libero di offrire il proprio suggerimento su come dovrebbero comportarsi i personaggi, a volte anche in contrasto con il fine ultimo dello spettacolo. Sta a noi attori approfondirlo e trasformarlo in spunto di riflessione. Ogni volta va quindi in scena una rappresentazione diversa che permette ai presenti di mettersi nei panni dei protagonisti. Il pubblico con i suoi interventi si rende conto di quanto sia difficile da un lato offrire un aiuto e dall’altro riceverlo, evidenziato grazie a un confronto immediato con la reazione del personaggio che magari si comporta in modo differente da quanto ci si aspetta. L’obiettivo è di trarre dalla situazione specifica della rappresentazione una riflessione comune di carattere generale».
Essendo adatto a diversi gruppi di destinatari, lo spettacolo ha già suscitato interesse da più parti, come conferma Sara Duric. «Siamo all’inizio e procederemo accompagnando le rappresentazioni per almeno un anno in modo da assicurare risposte appropriate agli interrogativi del pubblico. In autunno sono in calendario diverse date. Le richieste sono giunte da un’associazione attiva con persone in età di pensionamento e da un Comune che desidera proporre Il resto… manca durante la festa dedicata ai diciottenni. Ciò significa che l’iniziativa è apprezzata proprio in relazione alle fasce di popolazione ritenute più a rischio. In generale va ribadito che può capitare a tutti di doversi confrontare con un problema di indebitamento eccessivo, tuttavia ci sono fasi della vita che presentano maggiori difficoltà nella gestione finanziaria personale. I giovani che diventano indipendenti uscendo dal nucleo familiare e i neopensionati che vedono cambiare la loro situazione sono fra i gruppi che riteniamo possano beneficiare di una sensibilizzazione sul tema del sovraindebitamento, così come chi perde il lavoro o è confrontato con altre situazioni di crisi».