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Quanto costa spostarsi in Ticino?
Istantanee sui trasporti: con i mezzi pubblici o in automobile, le spese per i trasferimenti sono sempre al centro della discussione dei pendolari ma anche dei viaggiatori occasionali
Riccardo De Gottardi
Costa di più spostarsi in treno o in automobile? La domanda è frequente e innesca quasi sempre la discussione sul costo dei trasporti pubblici. Per molti sarebbe troppo alto. Numeroso è anche il gruppo dei fans che li vorrebbero gratuiti, così da poter convincere anche i più recalcitranti a fare finalmente una prova e magari convertirsi a una mobilità più sostenibile. Ma biglietti e abbonamenti sono veramente cari?
Prima di esprimere un giudizio occorre fare i conti corretti. Consideriamo l’esempio di chi può scegliere se compiere il tragitto in automobile oppure optare per il trasporto pubblico. In questo caso bisogna dapprima conoscere i costi per l’uso dell’automobile e informarsi sui differenti titoli di trasporto disponibili per il tragitto con il treno o in bus in modo da individuare quello più conveniente. Sembra banale ma non è scontato. Ne esistono infatti veramente tanti: per viaggiare spesso (abbonamento), per viaggiare di tanto in tanto (biglietto semplice, carta giornaliera), per viaggiare da soli o in compagnia, senza dimenticare le offerte speciali per eventi e per le mete turistiche. È pure disponibile l’abbonamento aziendale, con forti sconti nel caso in cui un’impresa ne promuova l’acquisto di almeno cinque tra i suoi dipendenti. Informarsi è talvolta faticoso; si sa poi che l’abitudine rende pigri e persino poco disponibili a sperimentare nuove proposte.
Sta di fatto che spesso si ha un’idea molto approssimativa dei costi della propria automobile e si sbaglia quasi sempre per difetto. Quante volte citiamo il costo del solo carburante, che costituisce appena il 14% dei costi totali al chilometro e circa un terzo dei costi variabili. Per avere chiarezza ci viene in aiuto il TCS, che annualmente pubblica i dati sul proprio sito per conoscere il proprio caso specifico (https://www.tcs.ch/it/il-tcs/stampa/comunicati-stampa-2024/kilometerkosten-2024.php).
Per questa nostra valutazione ci basiamo sui dati aggiornati al 2024 per un’autovettura «campione» scelta dal TCS quale rappresentativa del modello «medio» in circolazione in Svizzera. Il suo costo annuale per una percorrenza di 15’000 km raggiunge i 10’728 franchi. Importante è la suddivisione tra i costi fissi, che vanno coperti anche se la vettura resta ferma in garage, e quelli variabili, che sono generati dal suo uso. Tra i primi sono in particolare compresi l’ammortamento, le assicurazioni e l’imposta di circolazione; fanno invece parte dei secondi i costi del carburante, dei pneumatici, dei servizi e delle riparazioni nonché la riduzione del valore. Per il modello «campione» i costi fissi ammontano a 43 centesimi al chilometro e quelli variabili a 28.
Nel nostro confronto il primo punto di riferimento è dunque dato dai costi variabili dell’autovettura poiché in generale ne diamo per acquisita la disponibilità rispettivamente la necessità di farvi capo in certe occasioni a dipendenza della propria attività professionale, della situazione famigliare o del luogo di residenza. Occorre poi scegliere il titolo di trasporto più adeguato, che dipende dalla frequenza con cui ci si sposta. Si tratta di tragitti quotidiani per recarsi al lavoro o allo studio? In tal caso è bene puntare su un abbonamento (annuale, mensile, settimanale). Si tratta invece di un tragitto occasionale per acquisti, svago, appuntamenti diversi? In questa evenienza si fa capo alla carta giornaliera.
Eccoci dunque pronti per la sfida tra i diversi mezzi di trasporto, che ognuno può poi «personalizzare» secondo la propria situazione, grazie al calcolatore che il Dipartimento del territorio mette a disposizione sul proprio sito (https://www3.ti.ch/DT/dstm/sm/temi/trasporti/calcolatore/default.php).
Il nostro confronto tocca dapprima il caso di un tragitto quotidiano per lavoro tra Bellinzona e otto altre località. L’utente dei trasporti pubblici utilizza in questo caso un abbonamento per adulti (a partire dai venticinque anni). Il grafico di sinistra mostra i risultati sull’arco di un anno. La scelta del trasporto pubblico è nettamente vincente e lo è tanto più quanto più lungo è il percorso. La differenza può inoltre diventare ben maggiore, poiché tantissimi comuni offrono ai propri residenti incentivi supplementari per gli abbonamenti. Il guadagno può raggiungere diverse migliaia di franchi. Va peraltro considerato che al costo della trasferta in automobile va ancora aggiunto quello del posteggio. Inoltre i giovani fino a venticinque anni beneficiano di tariffe ancora più contenute.
E se mi sposto solo saltuariamente? In questo caso il confronto va fatto con il costo della carta giornaliera. Il risultato per i tragitti analoghi è pure assai eloquente. Come infatti si vede dal grafico l’uso del trasporto pubblico è sempre più conveniente, anche senza considerare il costo del posteggio, con l’eccezione dei percorsi molto brevi. Va però soddisfatta una premessa: la disponibilità dell’abbonamento annuale per biglietti a metà prezzo, il cui costo per il primo acquisto è di 190 franchi, ridotto in caso di rinnovo a 170 franchi. La sua validità si estende a quasi tutti i servizi attivi in Svizzera. Dal profilo finanziario la scelta del trasporto pubblico è in definitiva vincente. Lo è anche se consideriamo gli altri criteri di scelta, in particolare rapidità e frequenza? Dipende molto dai diversi contesti in cui ci si sposta ma sicuramente la sfida per bus e treno diventa più difficile. Per questo occorre dare la priorità al miglioramento della qualità del servizio impegnando le limitate risorse disponibili in particolare per ridurre i tempi di percorrenza.