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Prossimo incontro il 4 giugno
Orizzonti Filosofici ha la sua sede nel Centro Leoni di Riazzino. Dal 2004 organizza mediamente nove incontri l’anno, da ottobre a giugno, secondo un programma consultabile sul sito www.orfil.ch.
Sempre sul sito si trova il modulo d’iscrizione dell’Associazione Orizzonti Filosofici che permette di seguire gratuitamente i vari appuntamenti programmati, l’ultimo di questa stagione è previsto il 4 giugno con la professoressa Angela Taraborrelli che parlerà di migrazione e di modelli di integrazione. Ai non soci è richiesto un contributo di 10 franchi.
Un sapere che possa esserci utile
Il professor Marcello Ostinelli ripercorre l’esperienza ventennale dell’Associazione Orizzonti Filosofici di Riazzinodove il pensiero si coniuga con la praticità dell’esistenza umana
Mauro Giacometti
«Quando ci chiediamo dove vogliamo o dovremmo andare, siamo già in cammino». O ancora: «Felice è chi sa sopportare con dignità la propria infelicità». Questi sono due degli aforismi «esistenziali» scritti e pubblicati da Silvio Leoni, imprenditore illuminato, anzi potremmo dire «abbagliato» dalla Filosofia con la F maiuscola. Una passione – quella del fondatore del primo centro commerciale che a Riazzino porta il suo nome – che l’imprenditore riscoprì a 70 anni, in pensione, quando si iscrisse all’Università Cattolica di Milano laureandosi poi in filosofia, con una tesi su Sir John Eccles, nel 1998. Leoni, scomparso a 93 anni, nel 2022, oltre che per la sua attività imprenditoriale era conosciuto pure per la sua filantropia e appunto come autore di libri di aforismi. Una visione umanistica dell’esistenza che l’ha portato a fondare l’Associazione Orizzonti Filosofici e ad aprire, proprio nel suo centro commerciale di Riazzino, una sede e una sala conferenze da far invidia a molte associazioni culturali ben più rinomate. In quella sala al terzo piano del centro commerciale, in media una volta al mese, da vent’anni si parla e si discute di filosofia, cioè dell’essenza e dello sviluppo del pensiero umano, che è un’anomalia in tempi di realtà virtuale, era digitale e intelligenza artificiale. «Ho conosciuto Silvio Leoni molti anni fa: lui era segretario e io presidente della Società filosofica ticinese, sodalizio che ho guidato per circa un ventennio – spiega Marcello Ostinelli, docente di filosofia da qualche tempo in pensione e attuale presidente dell’Associazione Orizzonti Filosofici –. Per motivi professionali, mi allontanai dalla Società filosofica ticinese fino al 2016, quando andai in pensione. E pochi giorni dopo Silvio Leoni, sollecitato dall’avvocato Diego Scacchi, ex sindaco di Locarno, mi offrì la presidenza di Orizzonti Filosofici, associazione culturale che aveva fondato nel 2004 (allora come L’uomo e la scienza), dotandola anche di un certo capitale (costituendo la Fondazione Leoni) e di una sede come quella di Riazzino che ci ha permesso e ci permette tuttora un’attività che molte associazioni culturali ci invidiano», racconta Ostinelli.
L’intesa generale e culturale tra il docente e l’imprenditore è continuata fino alla scomparsa di quest’ultimo, due anni fa. «Uno degli elementi che ci ha trovati in sintonia – prosegue Ostinelli – e che cerco di continuare a perseguire è quello di rendere la filosofia alla portata di tutti o quasi. È una materia complessa, molto articolata. Ma lo sforzo già avviato da Silvio Leoni e che mi pregio di portare avanti è proprio quello di dimostrare, tramite incontri e dibattiti tematici, con relatori di un certo spessore, che la filosofia non è una scienza astratta, una pratica sterile dell’analisi del pensiero umano, bensì, come evidenziava già Platone, è un sapere che torna a vantaggio di chiunque, portando chiavi di lettura e interpretazione molto attuali e persino proiettate nel futuro».
Un esempio in tal senso è una conferenza che abbiamo seguito dove Gianfranco Pellegrino, professore associato alla LUISS di Roma, è intervenuto sulle colpe dei padri e le responsabilità intergenerazionali sul cambiamento climatico. La relazione di Pellegrino, davanti a una platea di una cinquantina di persone, ha animato un certo dibattito tutt’altro che astratto, bensì ancorato alla realtà attuale e alla visione di un futuro che sembra sempre più oscuro: dall’estinzione di specie animali e vegetali alla desertificazione di molti territori, dall’allargamento del bacino di malattie infettive all’innalzamento del livello del mare, calamità ed eventi che colpiranno milioni di persone costringendole a migrare per non vivere in un ambiente peggiore di quello dei loro antenati. E anche le tesi di Pellegrino sui doveri di giustizia correttiva delle attuali generazioni nei confronti di figli e nipoti, che si aggiungono ai concetti e ai doveri di giustizia distributiva delle risorse, hanno alimentato il dibattito in sala.
«Negli ultimi anni e in particolare nel programma di incontri che abbiamo allestito nell’ultimo periodo abbiamo puntato molto sulla filosofia applicata, proprio per offrire ai nostri soci e al pubblico che segue le nostre conferenze un approccio moderno che risponda alla raccomandazione platonica di fare della filosofia “un sapere che possa esserci utile”. È un’occasione per offrire al pubblico che frequenta da tempo la nostra sala conferenze, come pure a coloro che vorrebbero avvicinarsi per la prima volta alla filosofia, un’opportunità per verificare l’utilità, la rilevanza pratica, il valore umano della filosofia applicata e, più in generale, dell’intero sapere filosofico», spiega il professor Ostinelli. Magari con un occhio di riguardo alle nuove generazioni, che stanno sostituendo libri e trattati con meme e post sui social network, chiediamo. «Quella di coinvolgere i giovani è la nostra nuova sfida – spiega Ostinelli –. Non le nascondo che l’età media dei nostri soci o di chi frequenta gli incontri di Orizzonti Filosofici è piuttosto alta, ma da un paio d’anni abbiamo istituito un premio di maturità al Liceo di Locarno destinato alle allieve e agli allievi che si sono distinti in Filosofia. E negli ultimi tempi ho notato con piacere che ai nostri incontri partecipano sempre più giovani. Una partecipazione attiva, interessata, coinvolgente e stimolante anche per i relatori che si alternano nelle varie serate». Relatori di spessore, docenti e accademici o studiosi che dispensano il loro sapere filosofico davanti a un pubblico sempre attento e curioso. E per chi si fosse perso qualche conferenza, c’è l’attività editoriale di Orizzonti Filosofici che riporta il pensiero al centro dell’attenzione. «Accanto all’organizzazione del programma annuale d’incontri c’è la parte editoriale – conferma Ostinelli –. Dal 2018 a oggi abbiamo pubblicato quattro volumi, e un quinto è in fase di stampa, che raccolgono le relazioni e le discussioni nelle varie conferenze tematiche. Durante il periodo pandemico – e il conseguente rallentamento e confinamento della nostra attività – non tutti hanno potuto seguire direttamente le relazioni, così abbiamo pensato di raccogliere in volumi ciò che è stato presentato e discusso», conclude.