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TILO, una rivoluzione per la mobilità

I treni regionali che collegano il Ticino alla Lombardia compiono vent’anni: un successo transfrontaliero
/ 15/04/2024
Fabio Dozio

Se non esistesse, bisognerebbe inventarla. Per fortuna qualcuno ci ha pensato e ora, da vent’anni, esiste: si tratta di TILO, la società ferroviaria nata dal matrimonio tra Ferrovie federali svizzere e Trenitalia. Una collaborazione che ha permesso di far nascere un sistema ferroviario regionale tra Ticino e Lombardia sull’esempio delle S-Bahn tedesche e svizzero tedesche: treni che garantiscono il traffico regionale fra gli agglomerati cittadini.

«TILO è nata quasi 20 anni fa – ci dice il direttore di TILO Denis Rossi – dalla forte volontà politica del Cantone Ticino e della Regione Lombardia di creare e sviluppare il traffico ferroviario transfrontaliero. Questa volontà ha trovato riscontro presso le imprese di trasporto ferroviario che hanno fondato la società e ora ne sono le azioniste, con un capitale diviso in modo paritetico tra le Ferrovie federali svizzere (FFS) e Trenord». TILO gestisce la linea Biasca – Bellinzona – Lugano – Chiasso – Como – Milano. Su queste tratte viene offerto un sistema cadenzato ogni mezz’ora ed è quindi un’opportunità per migliorare gli spostamenti dei pendolari, che sono ormai più veloci ed efficienti.

TILO festeggerà a dicembre il suo ventesimo compleanno e il bilancio è assolutamente positivo. Si tratta della prima vera novità nel trasporto pubblico ticinese da quando è stata inaugurata la ferrovia del San Gottardo. Ora c’è anche la galleria del Monte Ceneri, che dal profilo infrastrutturale ha migliorato il collegamento tra sotto e sopra Ceneri. L’altro aspetto innovativo è la collaborazione tra le due regioni dei Paesi confinanti. Svizzera e Italia hanno creato uno strumento che ha trasformato la politica dei trasporti transfrontaliera. I dati sul continuo aumento dei passeggeri dimostrano che su questa linea ferroviaria c’è un potenziale enorme.

I passeggeri aumentano

Ci sono sempre più passeggeri che utilizzano TILO, che l’anno scorso ha trasportato in totale 22,8 milioni di persone. Si tratta del numero più alto mai raggiunto finora, spiega la società, in aumento del 19% rispetto al 2022. In media, nei giorni feriali, sono stati trasportati più di 69mila viaggiatori. In ottobre si è toccata la cifra record di 78mila persone in un giorno feriale. Anche il traffico transfrontaliero è in aumento. I passeggeri che nel 2023 hanno attraversato il confine a Chiasso sono aumentati del 65% e al Gaggiolo del 57%. Anche la linea che collega il Ticino all’aeroporto di Milano Malpensa è un successo: rispetto all’anno prima, nel 2023 si è registrato un aumento del 62% di viaggiatori. Per quanto riguarda le stazioni, la più frequentata rimane Lugano con quasi 25mila persone salite o scese dai 235 collegamenti TILO che servono quotidianamente la città. Al secondo posto si trova la stazione di Milano Centrale con una media feriale di 12mila passeggeri giornalieri che utilizzano i 32 treni al giorno. A Bellinzona e a Mendrisio i viaggiatori sono circa 11’500. «Il successo più evidente di TILO sono i numerosi clienti, – spiega Denis Rossi – ai quali esprimiamo la nostra gratitudine. Con l’andare del tempo TILO è diventato il treno dei ticinesi e dei lombardi residenti nella fascia di confine. Sui marciapiedi delle stazioni le persone non prendono “il treno regionale”, bensì il TILO. Siamo fieri che TILO sia ormai entrato nella testa, e anche nel cuore, della gente. I clienti ci sono grazie alla qualità, la quale ha raggiunto ottimi livelli, sia che la si misuri come puntualità, rapidità, frequenza e capillarità del servizio sia come sicurezza, pulizia e comfort dei treni. Tutto questo è stato raggiunto grazie a collaboratori competenti e motivati».

È forse l’esempio più concreto di rapporto fruttuoso tra Ticino e Lombardia. Però si è sviluppato maggiormente in Ticino. «Quello del trasporto ferroviario regionale è probabilmente l’ambito nel quale la collaborazione tra Ticino e Lombardia si è sviluppata in modo più positivo e duraturo negli ultimi decenni. – conferma il direttore – Attualmente circa il 70% del volume del traffico di TILO è nel Cantone Ticino, il restante 30% in Lombardia. Nei prossimi anni si prevede di incrementare quest’ultima percentuale, aumentando l’offerta di collegamenti transfrontalieri». Su questo aspetto concorda anche Bruno Storni, presidente dell’Associazione Traffico e Ambiente (ATA): «TILO – ci dice – è sicuramente il meglio che il Ticino ha proposto a livello di servizio pubblico, e non solo, negli ultimi decenni. Abbiamo finalmente un’offerta di trasporto pubblico buona, materiale rotabile moderno, buone cadenze e buone coincidenze con il trasporto pubblico su gomma che pure è migliorato. Grazie alla galleria di base del Ceneri e la bretella verso Locarno si è avuta una rivoluzione per la mobilità tra sopra e sotto Ceneri che TILO sta valorizzando molto bene».

In futuro meno auto e più treni

La ferrovia regionale italo-svizzera si è inserita nel modo migliore nella rete di trasporto pubblico. La strada mantiene comunque la supremazia rispetto al treno. Questo rapporto può essere migliorato a favore della ferrovia? «Nonostante la grande crescita del traffico ferroviario – precisa il direttore Denis Rossi – la maggior parte degli spostamenti avviene ancora tramite il traffico motorizzato individuale. La parte ferroviaria e del trasporto pubblico in generale resterà minoritaria ancora per decenni, ma nei prossimi anni è destinata a crescere e si dovrà investire in questo senso. La forte richiesta di trasporto ferroviario, più sicuro ed ecologico di quello stradale, dovrà essere soddisfatta. D’altro canto, gli investimenti stradali sono sempre più costosi e contestati. Sarà quindi difficile creare nuova capacità stradale e probabilmente sarà più facile incrementare il trasporto ferroviario, a beneficio anche degli automobilisti che resteranno sulle strade perché non vorranno o non potranno trasferirsi sul trasporto pubblico».

Il presidente dell’ATA e consigliere nazionale Bruno Storni conferma a sua volta: «Il traffico automobilistico dovrebbe progressivamente diminuire, da qualche anno sulle strade cantonali in generale non cresce più e, ad esempio sul piano di Magadino sponda sinistra, a Quartino, diminuisce, sicuramente anche grazie a TILO».

Chiediamo al direttore quali sono le prospettive future. Da più parti si chiede di intensificare l’offerta. «Uno degli obiettivi prefissati per i prossimi anni dai nostri committenti, il Cantone Ticino e la Regione Lombardia, è di aumentare la frequenza dei collegamenti sulle linee con una forte richiesta da parte dell’utenza. Oggi tra i principali centri del nostro Cantone ci sono spesso già 4 treni ogni ora. Tra Mendrisio e Lugano si contano addirittura 5 treni ogni ora». Il collegamento con l’aeroporto di Milano Malpensa è un’ottima offerta, ma è ancora un po’ lenta, se confrontata con i tempi di percorrenza su strada. Può essere velocizzato? «I collegamenti aeroportuali che collegano il Cantone Ticino a Malpensa sono in forte crescita. Nei prossimi anni si concretizzerà la possibilità di velocizzare il collegamento, offrendo treni che faranno meno fermate intermedie».

Finanze e sostegno pubblico

TILO deve essere sostenuta da investimenti pubblici. C’è una notizia recente incoraggiante che riguarda le Ferrovie federali svizzere: l’anno scorso hanno registrato un utile di 267 milioni di franchi, grazie a un aumento dell’affluenza che è tornata ai livelli pre pandemia. Una boccata di ossigeno che fa ben sperare. Dal profilo finanziario come sta TILO? «Le autorità politiche ticinesi hanno creduto fortemente fin dall’inizio in TILO – spiega Denis Rossi – e continuano a farlo, incoraggiate dal successo in termini di passeggeri fin qui riscontrato. Le entrate dalla vendita di biglietti e abbonamenti non coprono i costi del traffico regionale. Questo vale in Svizzera e in Italia, ma anche altrove. In Ticino le entrate coprono meno della metà dei costi. Il restante è a carico dell’ente pubblico, Cantone e Confederazione, che sono i committenti del trasporto pubblico».

Fra gli utenti di TILO non manca chi si lamenta di dover fare i conti con treni strapieni. Nei momenti di punta non ci sono sempre posti a sedere liberi. Come rispondete a queste critiche? «Siamo coscienti – dice Denis Rossi – che durante le ore di punta i nostri treni sono ben frequentati. Tuttavia, non risultano casi di sovraffollamento. Bisogna tenere in considerazione che con l’orario Ceneri entrato in vigore nel 2021 abbiamo aumentato l’offerta di oltre il 50%. Con regolarità monitoriamo le frequentazioni di ogni singolo treno e nel limite delle risorse a disposizione provvediamo a puntuali adattamenti del numero dei convogli su ogni linea e in ogni fascia oraria». Otto clienti su dieci sono soddisfatti del servizio TILO. Lo rivela l’indagine biennale svolta alla fine del 2022, intervistando 3’400 viaggiatori. L’81% si è dichiarato soddisfatto o molto soddisfatto del servizio ferroviario offerto. L’indagine rivela una soddisfazione più contenuta, 63%, a proposito della puntualità. TILO prende nota e si impegna a far meglio in questo campo.

C’è ancora un piccolo dettaglio per cui TILO merita elogi: il confronto con gli Eurocity delle FFS che collegano Lugano a Milano. Il tempo di percorrenza con l’EC è di un’ora e venti minuti, con il TILO un’ora e quindici. Ma non solo: il prezzo di TILO è più basso dell’Eurocity! I convogli più leggeri fanno la differenza.