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Un formato ridotto per una tecnologia estesa

Motori - La nuova Opel Corsa elettrica ha il potenziale di dare un contributo importante alla «democratizzazione»della mobilità a zero emissioni
/ 08/01/2024
Mario Alberto Cucchi

Anno nuovo vita nuova. Un proverbio nato dalla saggezza popolare che spiega in quattro parole che l’inizio di un nuovo anno spesso porta la voglia e la determinazione per cambiare le cose che non vanno. Ecco allora che, applicando questo proverbio al mondo della mobilità, per alcuni il 2024 potrebbe essere davvero l’anno della svolta. Ma per altri lo è già stato il 2023. Specialmente se si sono messi di recente in garage una vettura elettrica. In questo caso non si tratta di aver comprato semplicemente una nuova quattro ruote ma significa essere entrati da protagonisti nel «nuovo» mondo della mobilità fatto di programmazioni differenti.

Tempi di ricarica dettati da algoritmi tra kilowatt ora potenziali ed effettivi. Soste alle colonnine con caffè al seguito e preventivi per pannelli fotovoltaici da posizionare sul tetto in modo da caricare gratis, almeno a casa. Di certo chi ha comprato oggi un mezzo elettrico non si può definire un pioniere della mobilità a zero emissione che ormai esiste da oltre un ventennio. Chi l’acquista oggi è un consumatore che sceglie un prodotto ormai maturo. Utilizzabile senza troppa difficoltà sia nella quotidianità sia nei viaggi. Ma scegliere cosa comprare in modo consapevole non è così scontato. Stiamo vivendo un periodo di transizione in cui è necessario valutare bene le scelte da farsi. Il cambiamento tecnologico è davvero rapido, talmente veloce che è difficile stargli dietro anche per gli addetti ai lavori.

Facciamo un esempio. Cosa ci ricorderemo di aver guidato nel 2023? Senz’altro la brillante Mini Cooper S elettrica del 2023 che ha «solo» 200 chilometri di autonomia contro gli oltre 400 del nuovo modello che la sostituisce nel 2024. Pensate che «errore» comprare nel 2023 la «vecchia». Una grande differenza. Le autonomie crescono e i tempi di ricarica diminuiscono in modo proporzionale. Per capire la velocità dell’evoluzione tecnologica che ci aspetta basti pensare al televisore in bianco e nero senza telecomando che molti di noi hanno utilizzato o alla vita senza internet. Sulle auto elettriche moderne i dati da considerare sono: capacità del pacco batterie, consumo di energia per 100 km, capacità di ricarica e peso. Queste le sole cose che contano per capire cosa si sta comprando.

I mezzi non «nativi elettrici», ovvero non studiati sin dall’inizio per essere a zero emissioni, difficilmente oltrepassano i 300 chilometri con una carica. Invece le auto che abbiamo testato alla fine del 2023 vanno da oltre 400 chilometri sino a fino a 700 come l’ultima Peugeot 3008. La sostenibilità a 360° è data da auto che hanno oltre 600 chilometri di autonomia in ciclo wlpt e che possono caricare anche alle colonnine fast-charge oltre 100 kilowattora.

Le automobili che avranno queste caratteristiche saranno sempre di più. E nel frattempo i prezzi scenderanno grazie a Tesla, ma soprattutto grazie ai costruttori cinesi che stanno sbarcando in Europa velocemente uno dopo l’altro. Ci ricorderemo il 2023 per la presa di coscienza che la via tracciata verso la mobilità a zero emissioni è strada senza di ritorno. Se così non dovesse essere falliranno molti costruttori che ormai troppo hanno investito solo ed esclusivamente in questa direzione. Ecco perché tra le auto provate a fine 2023 e in vendita dal 2024 ci ricorderemo senz’altro la nuova Opel Corsa elettrica. Dalla sua presentazione nel 1982 ne sono state vendute nel mondo circa 15 milioni. In moltissimi ci sono saliti almeno una volta, tanti hanno guidato magari quella di un amico o di un parente e altrettanti l’hanno comprata. Ecco perché quella presentata oggi riveste un’importanza particolare, per non dire epocale. Si tratta di un prodotto maturo dotato di una grande autonomia. Facile da ricaricare. Istintivo da usare e con un prezzo corretto. Da 32’790 CHF ma soprattutto da 299 CHF al mese. Con 136 cavalli che diventano 156 con tremila franchi in più. Fino a 405 chilometri di autonomia con tempi di ricarica di soli 30 minuiti per passare dal 20 all’80%. «Piccolo formato ma grande tecnologia» dicono gli uomini Opel. Come dargli torto, stiamo parlando di un mezzo che darà un aiuto sostanziale per la «democratizzazione» della mobilità a zero emissioni. Ne siamo convinti e per questo ce la ricorderemo.