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Una falsa domestica, anche pericolosa

Mondoanimale - Le lumache giganti africane che è sempre più di moda ospitare in casa sono una seria minaccia per l’uomo e per la natura
/ 25/12/2023
Maria Grazia Buletti

Lumache giganti, lumachegiganti, lumache giganti plus: così è presente sul social Instagram la Lissachatina fulica, un’enorme lumaca proveniente dall’Africa che spopola pure su Facebook con il «Gruppo pubblico lumache giganti africane» e che conta la bellezza di 953 membri.

È venduta come animale domestico «carino» ed è resa popolare da persone che l’hanno scelta per compagnia (ci sarebbe di che riflettere sul concetto di compagnia di un animale domestico). D’altronde, su Instagram l’hashtag #giantafricanlandsnail appare in più di 56mila pubblicazioni e ciò fa presupporre che le tante persone che ne possiedono una non siano consapevoli dei rischi per la salute a cui espongono sé stesse e la propria famiglia, dato che si tratta di una specie di lumaca di terra che distrugge piante, terreni e costruzioni in cemento. Ma soprattutto non è esente da rischi per la salute dell’essere umano!

Quest’ultimo allarmante aspetto ha spinto Cleo Bertelsmeier, professoressa associata presso il Dipartimento di ecologia ed evoluzione della Facoltà di biologia e medicina dell’università di Losanna (UNIL), a prendere posizione con un comunicato stampa divulgato a metà ottobre: «I social network sono pieni di foto di persone che mettono questo animale a contatto con la pelle o addirittura con la bocca. Esse sostengono che la sua bava dovrebbe essere benefica per l’epidermide, mentre in realtà è un vettore di malattie come il verme polmonare del ratto (Angiostrongylus cantonensis) che può causare una forma di meningite nell’uomo».

Sempre a ottobre, la dottoressa Bertelsmeier ha pubblicato sulla rivista «Parasites & Vectors» i risultati dello studio sulle lumache giganti condotto col suo gruppo di ricerca dell’UNIL, sconsigliandone pure fortemente il consumo. Stiamo parlando di una gigante lumaca di terra, originaria dell’Africa orientale della lunghezza di oltre 20 centimetri. È vorace invasiva e particolarmente problematica.

Gli esperti spiegano che si riproduce molto velocemente: «Ogni lumaca contiene organi riproduttivi sia femminili che maschili; dopo un singolo accoppiamento, ognuna può produrre da cento a cinquecento uova. Difficile da sradicare perché non ha predatori naturali, può vivere fino a nove anni e può riprodursi senza accoppiarsi di nuovo, generando covate di uova ogni due o tre mesi».

Eppure l’allarme lanciato quest’anno dalla professoressa Bertelsmeier non è cosa nuova neppure in Svizzera, dove già nel 2022 era stata segnalata la presenza di sette esemplari di Lissachatina fulica in un frutteto a Saxon, in Vallese. Già allora, la biologa del Servizio forestale, natura e paesaggio del canton Vallese Camille Pitteloud aveva lanciato l’allarme: «Per quanto ne sappiamo, si tratta di una prima volta in Svizzera, ma possono essere una minaccia per natura e agricoltura, poiché divorano tutti i tipi di piante».

A suo tempo, in Vallese la situazione non è stata giudicata allarmante, perché «localizzata in un’area ben delimitata e la zona è controllata ogni settimana». Sul come sono giunte nel frutteto, la biologa è stata esaustiva: «Presumiamo che alcuni privati le abbiano acquistate come animali domestici o da compagnia, per poi rilasciarle in natura, anche se ciò è vietato».

Dunque, a causa dell’espandersi del fenomeno, oggi si torna a parlare di un gasteropode tutt’altro che innocuo, malgrado il suo aspetto «amichevole» e non bisogna nemmeno lasciarsi ingannare dal fatto che esistono alcuni prodotti per la pelle e alcuni sciroppi a base di bava di lumaca: non si tratta della stessa specie, come spiega Leila Fedulov della Farmacia Bernasconi di Bironico da noi interpellata per fare chiarezza su questi prodotti: «La principale caratteristica del siero di bava di lumaca è la sua elevatissima capacità rigenerativa che viene poi sviluppata in dermocosmesi e usata come potente anti-rughe e anti-macchie per via dei molti principi attivi contenuti nella bava di lumaca che da decenni sono sfruttati per la cura della pelle, come collagene, elastina e altri ancora». La nostra interlocutrice parla anche di uno sciroppo utilizzato per la tosse grassa. «A dicembre del 2019 alcune persone sono riuscite ad alleviare una tosse persistente con l’aiuto dello sciroppo a base di bava di lumaca, assunto naturalmente da chi non aveva ribrezzo al pensiero del contenuto, e sempre a complemento delle tradizionali terapie», tiene a precisare Fedulov che conferma come questo prodotto naturale sia in voga già da una quindicina d’anni e non abbia nulla a che vedere con la specie di lumaca gigante dalla quale ci stanno mettendo in guardia perché davvero pericolosissima per la nostra salute. Un altro appunto importante da parte sua: «Non dobbiamo dimenticare che, al di là delle proprietà rigeneranti, idratanti e cicatrizzanti della bava di lumaca, come tutti i prodotti naturali anche questo potrebbe presentare un’intolleranza dovuta a qualche eccipiente a cui qualcuno potrebbe risultare più reattivo».

Tornando alla pericolosità della lumaca gigante africana, gli esperti spiegano che questa si estende ad altri fattori come il bordo del suo guscio affilato e in grado anche di bucare un copertone di una macchina. Inoltre, pare sia vorace al punto da rappresentare una minaccia per oggetti di plastica e costruzioni di cemento, perché in grado di divorare anche l’intonaco della casa. Naturalmente, questi animali non hanno nessuna colpa, ma sono semplicemente stati spostati dall’uomo in un ambiente nuovo. Impreparati a difendersi, causano squilibri gravi agli ecosistemi in cui sono stati erroneamente e avventatamente immessi loro malgrado.