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Benvenuti nel bosco!

Sensibilizzazione - Un opuscolo con dieci consigli per visitare il bosco nel pieno rispetto della flora e della fauna, ora anche in italiano, e un video, grazie all’impegno della Comunità di lavoro per il bosco
/ 28/06/2021
Elia Stampanoni

La Comunità di lavoro per il bosco ha elaborato dieci consigli per visitare il bosco nel rispetto della flora e della fauna, già nell’autunno del 2018. Ne è scaturito un opuscolo che è ora disponibile anche in italiano e che è stato presentato dallo stesso gruppo di lavoro in collaborazione con Bosco Ticino, l’associazione dei proprietari di bosco. 

Il piccolo pieghevole s’intitola Benvenuti nel bosco e presenta, grazie a dieci brevi frasi e alle altrettante illustrazioni di Max Spring, semplici consigli di comportamento per chi s’appresta a «entrare» in un bosco. 

Uno spazio di vita che è sempre più apprezzato e ricercato, come viene spiegato nella presentazione del progetto: «Sempre più persone si rilassano nel bosco e l’emergenza sanitaria ha accentuato il fenomeno. In questi momenti di svago possono però crearsi delle situazioni di conflitto fra i visitatori del bosco e l’ecosistema, oppure fra gli ospiti e i proprietari del bosco». 

La Comunità di lavoro per il bosco ha voluto elaborare i dieci consigli di comportamento allo scopo di prevenire eventuali scontri e per sensibilizzare la popolazione sulle esigenze della foresta, che è pur sempre l’habitat di molte specie animali e vegetali. Essendo il bosco in generale di libero accesso, ad eccezione di poche limitazioni, non deve divenire il luogo dove si può fare tutto ciò che si vuole. La piccola guida per comportarsi bene nel bosco si prefigge infatti di fornire un semplice contributo affinché tutti possano usufruirne senza attriti.

La prima regola da tener presente è che il bosco è la casa di piante e animali. I primi consigli ricordano infatti alcune regole generali, come il divieto di circolazione per i veicoli a motore oppure le disposizioni per la protezione della natura o il pericolo d’incendio a cui ci si deve attenere. Ai visitatori si indica in seguito di rimanere sui sentieri per non disturbare inutilmente la flora e la fauna, rimandando anche a uno degli slogan della pubblicazione: Rispettiamo le piante e gli animali perché il bosco è la loro casa

I suggerimenti successivi, sempre presentati in calce alle simpatiche illustrazioni, precisano cosa fare con i rifiuti, come comportarsi riguardo al lavoro forestale, ai pericoli del bosco, ai cani che si portano a passeggio e come regolarsi quando si vogliono raccogliere piante, funghi o bacche non protette, ma anche rami o pigne, invitando qui a informarsi sulle prescrizioni locali e comunque a voler agire con moderazione. L’opuscolo ricorda anche che, di regola, nei boschi non si può e non si deve costruire nulla senza un permesso (come capanne o trampolini per esempio), «perché ogni bosco ha un proprietario o una proprietaria».

Il pieghevole conclude rilevando un punto di cui forse non tutti sono consapevoli: all’imbrunire e durante la notte sono i momenti in cui molti animali del bosco hanno bisogno di uno spazio vitale indisturbato, quindi «rimaniamo sui sentieri ed evitiamo rumori e luci fastidiosi».

L’opuscolo, utilizzato in occasione di giornate e attività didattiche nel bosco, escursioni o esposizioni, è stato distribuito in oltre 120mila esemplari nella sua versione in tedesco e in francese. La versione italiana è disponibile sia come volantino sia come manifesto e si può visualizzare, scaricare oppure ordinare visitando il sito della Comunità di lavoro o di BoscoTicino.

Ma non finisce con l’opuscolo, perché nel frattempo è stato sviluppato anche un nuovo video. Sullo slancio della pubblicazione, oggi è dunque possibile guardare un divertente filmato che ne ricalca i contenuti (https://youtu.be/CGnbgePO1i4). In quattro minuti d’animazione, il clip riprende con umorismo il «problema» e la «soluzione» per ognuna delle regole indicate nell’opuscolo. Le immagini del vignettista Spring sono state animate dalla figlia Anna Lena che vi ha aggiunto alcuni rumori e suoni per ricreare l’atmosfera della foresta. C’è per esempio la scena di un tasso sbigottito davanti all’escursionista che fa razzia di tutte le bacche, la coppietta costretta da un simpatico animale a raccogliere i propri rifiuti, oppure il podista indifferente che scavalca un nastro di divieto rischiando di rimanere schiacciato da un albero.

Tutto questo è stato possibile grazie a un importante gruppo nato per discutere sul bosco. La Comunità di lavoro per il bosco è un’organizzazione attiva a livello nazionale e a cui sono affiliate una trentina d’organizzazioni. Fondata nel 1964 come gruppo di lavoro della Società Forestale Svizzera, si definisce oggi soprattutto come un forum di discussione con interessi a livello ecologico, sociale ed economico legati al bosco svizzero. 

Normalmente vengono organizzati dei momenti d’incontro e discussione su temi d’attualità legati alla selvicoltura, che si tengono solitamente all’aperto, nella foresta o in natura. Uno degli ultimi appuntamenti annullati a causa della pandemia indirizzava per esempio i suoi interessi sulle infrastrutture ecologiche e sulle misure per la riduzione del calore in città, dato che anche la foresta periurbana svolge un ruolo importante. 

Gli obiettivi della Comunità di lavoro per il bosco concernono in generale anche la discussione di conflitti che riguardano la foresta e la conseguente ricerca di soluzione da proporre. Le priorità, come riportato sul loro sito internet, sono la conservazione del bosco e delle sue varie funzioni, tra cui l’essere parte del paesaggio, spazio vitale per molte specie vegetali e animali, area ricreativa a contatto con la natura, fonte della materia prima «legno» e di altri prodotti, ma anche fornitore di «servizi ecosistemici» e di protezione contro i pericoli naturali.

Anche in Ticino si trova una sorta di antenna, vale a dire l’associazione BoscoTicino, per la salvaguardia e lo sviluppo delle funzioni del bosco. È una realtà dal 2016, quando l’allora Associazione Forestale Ticinese, nata nel 1984, decise per un cambiamento degli statuti nell’ottica di un riposizionamento strategico con scopi più in linea con le attuali mansioni del bosco, e per garantire la funzione più importante che rimane comunque quella protettiva in sintonia con l’ambiente e la natura. Parallelamente si scelse pure il nuovo nome e un nuovo logo, in linea con i cambiamenti in atto anche a livello nazionale da parte dell’associazione BoscoSvizzero, che pure si pose nuovi obiettivi con una revisione dei suoi statuti nel 2015. 

Il rinnovo avvenuto a livello svizzero ha coinvolto e raggruppato anche dal lato grafico quasi tutte le altre 23 sezioni cantonali che, con BoscoTicino, sono membri di BoscoSvizzero, il quale è a sua volta affiliato alla Comunità di lavoro per il bosco. 

Come si legge nell’introduzione del sito internet, «BoscoTicino sostiene la formazione del personale forestale, promuove la salvaguardia e lo sviluppo delle funzioni del bosco, dando particolare importanza all’utilizzo di legname ticinese». 

Per ottemperare ai suoi scopi, l’associazione organizza manifestazioni legate al settore bosco-legno, tra cui il noto Pentathlon del Boscaiolo che, giunto alla sua 30a edizione, ha dovuto essere annullato nel 2020. Previsto a Faido, l’evento sarà riproposto sabato 11 settembre 2021, sempre nel borgo leventinese. L’anno scorso BoscoTicino ha pure promosso la conoscenza della foresta attraverso una campagna incentrata sulle sue funzioni, un’iniziativa che si può pure vedere sul sito web dell’associazione.