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La costante ricerca di un bel «trick»

L’evoluzione degli Skate Park in Ticino, amatissimi dagli appassionati di una disciplina che nel frattempo è diventata sport olimpionico. Il prossimo dovrebbe sorgere a Mendrisio dove la popolazione è chiamata ad esprimersi sul progetto
/ 21/08/2023
Guido Grilli

Danzano sulla tavola, un piede spinge incessantemente e poi la discesa, una rampa, ora un salto e subito dopo un’acrobazia da lasciarti stupefatto. Le braccia che roteano in espressioni di libertà. «Benvenuti nel mondo degli skate», sembra dire Samuele, 19 anni, che ci fa strada in un pomeriggio plumbeo nel suo regno e a un tempo il più vecchio, grande e frequentato Skate Park del Ticino, quello di Lugano Cornaredo.

«Dalla strada, oltre la rete, potrai vedere questi giovani duri e imbronciati, ma è solo apparenza, perché noi siamo forse le persone più pacifiche al mondo, c’è molta solidarietà. Frequento questo luogo da più o meno tre anni, ho iniziato da autodidatta con il “longboard”, una tavola più lunga per poi passare a quella classica. Pratico principalmente “street”, in quest’area della struttura» – indica allargando il palmo della mano. «Evito invece la “bowl” dall’altra parte, perché spesso non si riescono a vedere i bambini dietro le rampe che girano con il monopattino».

Il nostro interlocutore – accanto la sua ragazza, Leila, stessa età che, tavola riposta nello zaino, chiarisce subito, «sono alle prime armi, è lui che da poco mi ha convinta» – amplia l’argomento: «In Ticino esistono diversi gruppi, anche se io non ne faccio parte. Due di questi vanno forte, i Warriors The Family e i Poorskateboarding. Li conosco e sono davvero formidabili, hanno cambiato il modo di concepire lo skate in Ticino, avvicinando molti giovani, io stesso ho iniziato grazie ad alcuni di loro e mi sono ritrovato qui al Park in un bell’ambiente, dove sono ormai di casa, ci vengo spessissimo appena ho un po’ di tempo libero. S’impara sempre e i più grandi, attorno ai trenta, spingono per migliorarti». Riprende Samuele: «La qualità delle rampe è buona, a parte una crepa là in alto. E la superficie è ottima, oltretutto con la pioggia si asciuga subito».

Ma anche in periferia la passione per la tavola appare intramontabile. A Capriasca da oltre un decennio c’è lo Skate Park di Tesserete, in via alle Pezze, all’Arena Sportiva – «è più piccolo di quello di Lugano – assicurano i frequentatori – ma adatto per chi intende imparare a “skateare”». Dispone di rampe e elementi distribuiti su una superficie di 320 metri quadri. È accessibile tutti i giorni dalle 14 alle 19. Ma la strada… politica affinché gli skater ottenessero il loro parco dei desideri – reclamato sin dagli anni Novanta – non è stata priva di ostacoli. Il tema, approdato in Consiglio comunale una prima volta nel 2009, aveva visto la bocciatura del credito. Anche il rumore e le perizie foniche sono state un passaggio obbligato prima di conquistare i favori del Legislativo. A sud del Cantone, come noto, i giovani di Mendrisio si ritrovano tutt’oggi a rivendicare a viva voce uno spazio. Un traguardo lo hanno ottenuto lo scorso 12 giugno, quando a larga maggioranza il Consiglio comunale ha dato luce verde alla realizzazione di uno Skate Park alla rotonda all’ex macello. Ma si dovrà ancora attendere il voto popolare dal momento che la raccolta firme del comitato referendario ha avuto successo.

Intanto nel Sopraceneri altre strutture, modeste eppure solide e durature, vengono solcate quotidianamente dagli amanti delle tavole a quattro ruote. Ad Ascona, in via Losone 14, lo Skate Park è aperto dodici ore al giorno, dalle 8 alle 20 ed è dotato di tutto quanto un appassionato possa richiedere: street, miniramp, bowl, vertramp e altri elementi. Anche la capitale è della partita, con il suo Skate Plaza Bellinzona, in via Motta. Mentre a Riazzino in via Cantonale 64 si trova lo Skate Park Vanja al coperto, 450 metri quadri di superficie, ma accessibile solo su prenotazione (occorre chiamare un’ora prima allo 078 7555849 per usufruirne). Il più a nord del Ticino, invece, sorge a Rodi-Fiesso vicino al campo da calcio e vanta una tradizione ormai quasi ventennale, è stato infatti inaugurato nel 2006.

Ogni struttura, tutte a ingresso gratuito, possiede un regolamento d’uso e gli immancabili graffiti, una costellazione di colori, disegni, nomi e slogan. Dipinti e salti sulle rampe viaggiano a braccetto in un connubio unico.

«Lo skate è uno stile di vita» – assicura Daniele Stamerra, 46 anni, responsabile della prima Skateboard School presente in Ticino, sorta nel 2014, annessa alla The Joker Shop, di cui è titolare, situato nell’infrastruttura principe della disciplina affermatasi alle nostre latitudini: lo Skate Park di Cornaredo, inaugurato nel 2002 e aperto tutti i giorni dell’anno dalle 9 alle 22.30. «Ho acquistato il negozio e ritirato la scuola nel 2017 da Yari Copt (tra i promotori dell’attività a Lugano, al quale occorre riconoscere il merito di aver gettato le basi per la diffusione di uno degli hobby maggiormente praticati dai giovani, ndr.)».

Ma torniamo al presente. Quanti sono oggi gli allievi della scuola? «Difficile stabilirlo. Intanto la frequentazione è libera, senza vincoli, basta avvisare un giorno prima (telefonando allo 076 6797976). In media settimanalmente partecipano alle lezioni una ventina di bambini, soprattutto della fascia tra i 4 e i 12 anni – ma anche adulti e over 25 che intendono ricevere i primi rudimenti. Disponiamo di una decina di maestri, tra loro prevalentemente studenti che praticano lo skate da parecchi anni ad ognuno dei quali vengono affidati tre o quattro allievi. Un’ora di lezione, inclusa la tavola e il materiale di protezione, costa venti franchi. Ospitiamo pure campus estivi esterni e molti dei nostri corsi si svolgono nei doposcuola presso le sedi scolastiche interessate a promuovere lo skate».

È dura imparare? «Comporta come tutte le attività disciplina, costanza e diligenza: più lo si pratica e più si apprende. Io ho iniziato dopo che i miei due figli, oggi di 15 e 18 anni, si sono lanciati sulla tavola. Lo skate è ormai entrato a far parte degli sport olimpionici, ma in Ticino non viene assolutamente vissuto come una competizione, diversamente da grandi città quali Zurigo, Stoccolma, Copenaghen. È un modo per incontrarsi. Tra i giovani che lo praticano vige molta solidarietà. Se uno riesce a chiudere un bel “trick” gli amici esprimono compiacimento. Dal 2017 al 2022 abbiamo organizzato un contest abbinato a musica e graffiti, il The Joker Cup. Quest’anno non si è tenuto, ma lo riproporremo senz’altro nel giugno 2024». Con l’arrivo del nuovo Polo Sportivo e degli Eventi lo Skate Park è a rischio? «No, ci hanno garantito che lo manterranno» – fa sapere Daniele Stamerra. «Anche se per la costruzione del nuovo stadio hanno tolto i posteggi, un aspetto che ha provocato un certo calo del numero di giovani».

Intanto, il prossimo evento per i cultori della tavola è in agenda nel week end da venerdì 8 a domenica 10 settembre alla Foce di Lugano. Una tre giorni che si preannuncia ricca di eventi per l’universo dello skate. A proporla, i Warriors The Family, il primo e intramontabile gruppo di skater luganesi.