Asperiores, tenetur, blanditiis, quaerat odit ex exercitationem pariatur quibusdam veritatis quisquam laboriosam esse beatae hic perferendis velit deserunt soluta iste repellendus officia in neque veniam debitis placeat quo unde reprehenderit eum facilis vitae. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit. Nihil, reprehenderit!
Il premio energetico svizzero Watt d’Or
L’Ufficio federale dell’energia (UFE) ha istituito nel 2006 il riconoscimento Watt d’Or per le imprese svizzere che attuano con intraprendenza degli innovativi progetti per i futuri scenari energetici. Il premio viene attribuito a persone, imprese e organizzazioni che sviluppano tecniche energetiche pionieristiche, lanciando sul mercato nuovi prodotti. Si tratta di un sigillo di qualità che viene consegnato annualmente in quattro categorie e lo scorso 7 gennaio sono stati annunciati i cinque vincitori, tra cui anche Romande Energie, insieme a ABB Schweiz, per il progetto del fotovoltaico galleggiante (categoria energie rinnovabili).
Nella categoria «tecnologie energetiche», il Watt d’Or è andato a un progetto per ottimizzare le reti di distribuzione energetiche presentato da Adaptricity AG. Per la categoria «mobilità efficiente», è stato premiato un progetto che intende promuovere in Svizzera un traffico pesante con un impatto climatico pari a zero grazie all’idrogeno (Hydrospider AG, Hyundai Hydrogen Mobility AG, H2 Energy AG, Förderverein H2 Mobilität Schweiz).
Due infine i premiati, in via eccezionale, per la categoria «edifici e territorio»: al complesso edilizio di Männedorf che punta su un’autonomia energetica interconnessa (Umwelt Arena Schweiz e René Schmid Architekten AG) e alla ristrutturazione eseguita da Mettiss AG e Beat Kegel a San Gallo, dove un edificio per uffici degli anni Sessanta è stato trasformato da «divoratore d’energia» in «casa passiva», ossia uno stabile che regola l’aereazione e il riscaldamento interno senza ricorrere a fonti energetiche esterne.
Premiato il fotovoltaico galleggiante
Sostenibilità - L’innovativo sistema è realtà sul lago di Toules in Vallese, un progetto pilota premiato con il Watt d’Or dall’Ufficio federale dell’energia
Elia Stampanoni
La produzione di energia elettrica tramite il fotovoltaico è in continua crescita in Svizzera e, accanto agli impianti tradizionali sugli edifici, nuovi orizzonti s’aprono per strutture non convenzionali, come potrebbero esserlo il fotovoltaico galleggiante, gli impianti installati lungo strade o ferrovie, lungo strutture legate al settore agricolo o all’idroelettrico, (vedi «Azione» del 22 febbraio 2021).
Anche i laghi diventano quindi un potenziale luogo per produrre energia elettrica grazie al sole e in Vallese un progetto dimostrativo sostenuto dall’Ufficio federale dell’energia è stato realizzato nel dicembre 2019 da Romande Energie insieme a ABB Schweiz. Sul lago artificiale «des Toules», ad un’altitudine di 1810 metri, oltre all’energia idroelettrica, viene ora prodotta anche energia solare, grazie a un impianto fotovoltaico galleggiante (detto anche flottante) capace di produrre 800’000 Kwh, l’equivalente del fabbisogno di circa 220 economie domestiche.
Il progetto lo scorso gennaio ha ottenuto il premio energetico svizzero Watt d’Or e ora, dopo un anno di funzionamento, si stanno analizzando i primi incoraggianti risultati per definirne gli sviluppi. È di fatto previsto un ampliamento su una superficie pari a circa un terzo del bacino, con cui si potranno produrre 22 milioni di Kwh, corrispondenti al consumo medio di 6100 famiglie. L’estensione potrebbe essere completata entro il 2022, mentre lo studio di fattibilità per questo progetto, inizialmente di carattere dimostrativo, risale al periodo 2013-2019, con la concessione del permesso di costruzione da parte del Canton vallese del settembre 2017. Da notare che, in Svizzera, per un impianto fotovoltaico al fuori della zona edificabile è sistematicamente necessaria un’autorizzazione (licenza edilizia) oppure un obbligo d’inserimento nel Piano direttore. In Ticino, inoltre, l’attuale Legge cantonale sull’energia vieta espressamente l’uso di qualsiasi tipo di superficie lacustre per la posa di impianti fotovoltaici (articolo 5b).
La costruzione pratica del progetto dimostrativo sul Lac des Toules, nel comune vallesano di Bourg-St-Pierre, lungo la strada del Grand-Saint-Bernard, si è poi svolto tra il mese di marzo e l’autunno del 2019, in modo che a dicembre dello stesso anno l’impianto è entrato in servizio. La superficie dei pannelli è di 2240 mq ed è adagiata su una struttura galleggiante che s’adatta al vento e al livello dell’acqua (o del ghiaccio) del lago, essendo attaccata al fondo con catene e pesi che permettono alle zattere di assecondare i movimenti e il livello della superficie lacustre.
Come indica il sito del progetto, il lago artificiale in questione beneficia delle condizioni ideali per la produzione di energia solare. L’esposizione al sole è ottimale (verso sud) e nei mesi invernali la presenza del ghiaccio e della neve garantiscono un riverbero che ne ottimizza la produttività in un perio-do dove, al contrario, gli impianti in pianura non sono così performanti. La buona efficienza è dovuta, oltre che al maggior riverbero, anche alle temperature medie più basse e allo strato atmosferico più sottile che significano anche un indice UV più alto.
A livello di manutenzione, la neve che può cadere copiosa a queste altitudini non crea particolari problemi, in quanto la parte rivolta verso il lago beneficia del riverbero della luce. I pannelli fotovoltaici, che sono bifacciali, riescono così a generare energia e si scaldano leggermente, provocando così anche lo scioglimento della neve e del ghiaccio dall’altro lato, sulla superficie esposta.
Il bacino vallesano si presta inoltre al meglio per il progetto pilota, in quanto possiede un fondale piano che garantisce la stabilità della struttura anche quando il lago viene svuotato. Inoltre, altrettanto importante, disponeva già di infrastrutture elettriche e vie d’accesso dovute alla presenza della diga, costruita tra il 1969 e il 1964 per la per la produzione di energia idroelettrica. Con lo sbarramento si creò un lago di 20 milioni di metri cubi su una superficie di oltre 60 ettari, che permette la produzione annuale di energia idroelettrica per circa 333 milioni di kWh se si considerano sia quella generata dalla centrale di Pallazuit (che fa turbinare l’acqua del bacino di Toules) sia quella degli impianti di produzione situati a valle della diga.
Informazioni
Progetto Lac des Toules: https://www.solaireflottant-lestoules.ch/
Premio Watt d’Or: https://www.bfe.admin.ch/bfe/it/home/ufficio-federale-dell-energia/watt-d-or.html