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Il coniglio «d’acqua»

Mondoanimale - Fra biologia e superstizione, il 2023 del calendario cinese associa al coniglio un periodo di pace
/ 20/02/2023
Maria Grazia Buletti

«Neve è la mascotte dei miei bambini che se ne occupano personalmente da quando l’anno scorso è entrato a far parte della nostra famiglia». Diana abita a Vira Gambarogno, dove ci riceve insieme ai suoi due bambini di sette e dieci anni, e a un coniglietto: il loro animaletto domestico, «invece che un cane, un gatto o un canarino». Neve, per l’appunto, che deve il nome al suo manto completamente… nero! «Lo abbiamo chiamato così perché sarebbe stato così banale chiamarlo Nerino, e perché ci siamo resi conto che è d’animo gentile, calmo e paziente: candido, bianco».

Diana spiega che, con l’arrivo di Neve, lei ha insegnato ai suoi bambini a conoscere questo animaletto comunemente classificato a torto come roditore: «Nell’imparare insieme chi fosse il nostro coniglietto, come accudirlo e come rispettarlo, abbiamo scoperto che in realtà il coniglio non è un roditore ma fa parte di una famiglia completamente diversa: quella dei lagomorfi». Diana ha anche insegnato ai ragazzi (come si dovrebbe sempre fare quando si accoglie a casa un animale), che avrebbero dovuto impegnarsi a pulire la grande gabbia nella quale Neve può rifugiarsi quando ha bisogno di calma e tranquillità, spiegando loro che pur essendo un ottimo animale da compagnia, forse un po’ inusuale, bisogna assolutamente imparare a rispettare il suo carattere riservato: «Insieme abbiamo scoperto che, per esempio, Neve non ama essere portato in giro e non ama essere coccolato come fosse un gatto, perché se lo tocchiamo troppo può rimanere paralizzato dalla paura o, come è successo alla mia figlia più piccola che lo toccava di continuo, può provare a graffiare non perché sia aggressivo, ma semplicemente per difendersi».

I ragazzi hanno imparato a rispettarlo per quello che è: un coniglio con cui giocare a nascondino finché lui non batte in ritirata nella sua gabbietta. «Sappiamo che i conigli sono animali sociali, devono vivere in contatto con i propri simili, e per questo tra qualche mese ne arriverà pure un secondo a fargli compagnia». Una vita consona per Neve, del quale i bambini si divertono a osservare il comportamento senza essere invadenti, anche grazie agli insegnamenti della loro mamma.

Pure in Giappone i conigli sono molto apprezzati come animali da compagnia; ce lo rivela Alessandra Arrigoni che ha vissuto qualche anno proprio a Tokyo: «Secondo le regioni, troviamo diverse razze di conigli più o meno pregiate che possono arrivare a costare anche parecchio». Narra di una leggenda giapponese che risale, dice, al Kojiki: «È il tempo precedente i samurai, dunque è antichissima, e parla di una lepre (equiparata al coniglio): la Lepre di Inaba».

Racconta che negli ultimi anni in Giappone è ritornato molto in voga parlare di questa lepre selvatica per il fatto che oggi si tratta di un animale in via di estinzione: «In natura hanno bisogno di muoversi in spazi molto ampi che però scarseggiano e per questo si stavano estinguendo a poco a poco. Per evitare ciò, i giapponesi hanno creato parchi protetti in cui lasciarle libere senza il pericolo che vengano cacciate».

Con Alessandra torniamo però a parlare proprio del coniglio, dato che l’oroscopo cinese nel 2023 entra proprio nell’anno del «coniglio d’acqua», un animale che subito stuzzica la nostra fantasia, pensando che viva nell’acqua o qualcosa di simile. «Per prima cosa, devo subito dire che non esiste il coniglio d’acqua: semplicemente, l’oroscopo cinese è sempre collegato ai quattro elementi acqua, aria, terra e fuoco. La combinazione del 2023 è quella dell’acqua».

Non è l’unica sorpresa che un argomento così apparentemente «leggero» come l’oroscopo cinese ci riserva, perché oltre a scoprire che il coniglio d’acqua è pura fantasia, ci viene detto che quest’anno in Vietnam è chiamato l’anno del gatto. Coniglio, coniglio d’acqua e ora addirittura gatto: «Nelle due lingue, vietnamita e mandarino, i termini gatto e coniglio si pronunciano in modo del tutto simile: in Vietnam lo si pronuncia con un suono onomatopeico molto simile al miagolio di un gatto, dunque: anno del coniglio che può essere declinato anno del gatto».

A ogni modo, per scaramanzia e per uscire da quella che pare diventare una confusione di identità animale, chiediamo quali siano le caratteristiche che il coniglio regala a quest’anno da esso simboleggiato: «È appena terminato l’anno della Tigre che ha rappresentato la forza, l’azione, l’energia. Ora, il coniglio ci porta gentilezza, pazienza, calma». E pure questo è legato a una leggenda, stavolta cinese: «La dea della luna (Chang’e) ha un coniglio come animale da compagnia. Per questo, alcuni affermano che il coniglio è la sua incarnazione e lo vedono come simbolo di purezza e buon auspicio, gentile, paziente ed empatico come lei».

Un mondo fantasioso e magico che non si fa mancare qualche cliché: «Queste sono tutte qualità appartenenti a stereotipi femminili della tradizione: perciò, l’anno del coniglio d’acqua è considerato un anno fortunato se nascono delle bambine, mentre meno ideale se nascono dei maschietti, sulla scia del luogo comune che vuole l’uomo con qualità femminili troppo marcate come uomo non ideale». Superstizione o meno, occidentale o asiatica che sia, secondo l’oroscopo cinese questo anno del coniglio d’acqua dovrebbe portarci mesi tranquilli, privi di stress e di conflitti: «Ideale per rimettersi in forze, ma è sempre bene ricordarsi di essere responsabili delle proprie azioni: se dài gentilezza, gentilezza sarà!».