di Giorgia Del Don

La nuova serie Netflix del geniale regista danese Nicolas Winding Refn (alias NWR), Copenhagen Cowboy (nella foto un’immagine del trailer), ci invita al confronto con la parte oscura che sonnecchia in ognuno di noi. Esploratore della violenza fino al puro estetismo, Refn non ha paura di mostrarla in…


di Giorgio Thoeni

Quando approdano spettacoli di un certo tipo, ogni scuola di teatro che si rispetti dovrebbe avvertire una sorta di urgenza propedeutica nel suggerirne la visione ai propri allievi. La considerazione ci è scaturita con la visione di Arlecchino muto per spavento visto recentemente al Teatro di…


di Mario Fabio

Come annunciato sul nostro giornale qualche settimana fa (nel numero 05), il Festival zurighese m4music del Percento culturale Migros nato alla fine degli anni Novanta, per la prima volta è arrivato in Ticino. Un evento unico teso a rafforzare lo spirito e l’intento originario del Festival (che…


di Giorgio Thoeni

Klimt, Mahler, Gropius, Kokoschka… non si può certo dire che le siano mancate esperienze: la più bella di Vienna o vedova delle quattro arti, così veniva chiamata la compositrice Alma Mahler, femme fatale al tempo in cui Oskar Kokoschka si innamora di lei. Una passione fulminea, ossessiva,…


di Nicola Mazzi

Un’esplosione. Damien Chazelle (il regista di La La Land, Whiplash, First Man) ha realizzato un film unico e irripetibile perché esagerato, volgare, divertente, drammatico, intimo, diseguale, sontuoso, goliardico e scatologico. Un’opera che per la sua ampiezza, per l’uso di migliaia di comparse e…


di Marco Züblin

Non c’era bisogno delle esternazioni surreali dei politici italiani (Pompei, guerra di Crimea, Dante Alighieri; poi Gramsci e Che Guevara) per capire non tanto lo stato della cultura in Italia ma anche il sovrano disinteresse con cui a tale stato guardano coloro che potrebbero fare qualcosa per…


di Giorgio Thoeni

Jean-Pierre Changeux, uno dei padri della moderna neurobiologia e delle neuroscienze (Premio Balzan 2001), attento indagatore sull’origine cerebrale della creazione artistica, fra le sue innumerevoli e acute osservazioni aveva anche notato che il processo della memoria nell’uomo fa intervenire non…


di Giorgio Thoeni

Milo Rau è tutto tranne che un visionario. La sua idea di teatro, così concreta e tangibile, non è da confondersi con una lucida visione ma è una meditato esercizio per rivivere la Storia attraverso il teatro facendocela sentire parte di un’esperienza attuale. L’inconfondibile traccia dei suoi…