L’ascesa delle registe
di Nicola Mazzi
La Francia ha uno dei tassi più elevati di registe. È emerso durante l’ultimo Festival di Cannes. Siamo attorno al 24%, un quarto del totale. E soprattutto, da qualche anno, la cifra è in continua ascesa. Percentuale più alta se prendiamo in considerazione tutta la filiera cinematografica con un…
L’ombra spaventosa nei saloni di Brightcliffe
di Fabrizio Coli
Si riuniscono a mezzanotte per raccontarsi storie da brivido. Per sapere come vanno a finire occorre vivere ancora un altro giorno, cosa che per i giovani ospiti del Brightcliffe Hospice è tutto fuorché scontata. Ognuno di loro ha una malattia terminale e sa che la fine incombe. Ma c’è un patto che…
Un compleanno da brividi
di Sabrina Faller
Perché inaugurare una stagione teatrale con Il compleanno di Harold Pinter, una pièce tra le più rappresentate dello scrittore inglese premio Nobel per la letteratura? Intanto perché Pinter è Pinter, cioè uno dei maggiori drammaturghi del Novecento, poi perché l’allestimento porta la firma…
Una Fedora glaciale
di Davide Fersini
Sosteneva Gianandrea Gavazzeni che una sola opera, nella gran congerie di partiture prodotte in Italia sul finire dell’Ottocento, possa rappresentare appieno l’ideal-tipo del melodramma naturalista; Fedora di Umberto Giordano. A guardar bene, però, la pièce di Victorien Sardou – ridotta a libretto…
Woody, ci lasci?
di Giovanni Medolago
L’annuncio del suo ritiro dalle scene non ha certo suscitato lo sconcerto provocato dalla decisione di Roger Federer di lasciare i campi da tennis. Anche perché non è stato chiaro e perentorio come quello di King Roger: «Woody Allen non girerà più un film», scrive un quotidiano spagnolo; non è vero,…
Le identità di Tarek Lakhrissi
di Muriel Del Don
L’arte di Tarek Lakhrissi (nella foto) è tutto fuorché liscia e rassicurante. Quello che la caratterizza è piuttosto una volontà rivendicata di trasformare l’invisibile, la marginalizzazione «banalizzata» di una diversità fastidiosa, invisibile. La traduzione di sentimenti repressi attraverso la…
Cliché, ma non banale
di Marco Züblin
Avevo speso (6 giugno) parole di provvisorio apprezzamento per il primo piccolo ciclo di Cliché. Si conferma anche dopo le prime due puntate della nuova serie (Un mondo sexy e La fuga), sia per la scelta e la trattazione un po’ obliqua dei temi, sia per l’architettura della trasmissione.
Buone…
FFDUL torna a scuotere le nostre coscienze
di Nicola Mazzi
Quando esci da una proiezione del Festival Diritti Umani di Lugano spesso e volentieri sei frastornato, scosso, anche arrabbiato. Ogni film in programma è come un pugno allo stomaco e ti fa male per ore, anche per giorni.
Lo sanno bene i programmatori, i quali anche quest’anno si sono soffermati…