Una nostalgia ben riposta
di Benedicta Froelich
Nella storia del pop-rock di matrice anglosassone, vi sono album che hanno segnato indelebilmente l’immaginario della propria generazione d’appartenenza; e sebbene l’effetto nostalgia e il rimpianto per la giovinezza perduta giochino senz’altro un ruolo di rilievo nell’odierna rivalutazione della…
Riempire di musica la clausura
di Alessandro Zanoli
Tornare alle vecchie abitudini: leggere buoni libri (magari quelli parcheggiati da tempo nella libreria, in attesa di un momento indefinito del futuro), ascoltare buona musica. Specialmente gli appassionati di jazz, di questi tempi, in mancanza di concerti e di esibizioni dal vivo potrebbero essere…
Con gli amici si gioca
di Enrico Parola
In queste settimane di teatri chiusi e stagioni concertistiche sospese, tanti orfani della classica si rifugiano nel web per ascoltare i grandi capolavori e gli interpreti prediletti, o per scoprire pagine rare e nuovi talenti. Come ad esempio Christian Li, fenomenale violinista che ad appena 12…
The Beautiful South e la comfort zone
di Benedicta Froelich
C’era una volta una pop band più unica che rara, per quanto forse poco conosciuta al grande pubblico: una band inglese, di quelle che, anzi, fanno della loro natura e sound estremamente «British» un vero marchio di fabbrica – insieme, in questo caso, al raro dono dell’ironia, merce pressoché…
Mariss, fulgida stella
di Giovanni Gavazzeni
Un famoso direttore d’orchestra italiano, Tullio Serafin, diceva che nella Bohème di Puccini il direttore d’orchestra doveva stare in stato di pre-infarto fino all’ingresso di Mimì nel primo e nel quarto atto. Serafin si riferiva alla densità degli avvenimenti che richiede estrema attenzione ed…
13 sfumature di Gotthard
di Fabrizio Coli
Sicuramente è molto Gotthard. Sicuramente è molto «classic rock», che qui vuol dire rock come lo si faceva negli anni 80 o giù di lì. Ma #13, il nuovo album della più celebre rockband elvetica appena uscito per Sony Music Switzerland, riserva parecchie sorprese e rivela tante differenti sfumature.…
Bryan il dandy
di Benedicta Froelich
A volte, in tempi convulsi come quelli attuali, in cui l’eleganza formale degli interpreti musicali di spicco potrebbe sembrare un semplice ricordo del passato, appare legittimo e benefico rivisitare un artista quale il britannico Bryan Ferry, irrimediabilmente legato a doppio filo a quell’immagine…
Sette ottoni per un progetto fantasma
di Alessandro Zanoli
Il pezzo era già pronto e chi scrive ne era già moderatamente fiero. Capita raramente di poter partecipare in prima persona alla messa in opera di un progetto musicale tra un grande sassofonista e un nucleo di strumentisti di casa nostra. Al Festival Jazz di Chiasso, che quest’anno aveva come filo…