di Mario Messina

Cinque opere d’arte dell’artista svizzera Silvia Bächli sono poste su una parete. Negli altri tre lati della stanza sono posizionate le nature morte create da Giorgio Morandi, il noto pittore e incisore italiano morto nel 1964. Le opere d’arte dell’una e dell’altro non si limitano a condividere una…


di Alessia Brughera

«Con la fede in una evoluzione, in una nuova generazione di creatori e di fruitori d’arte, chiamiamo a raccolta tutta la gioventù e, come gioventù che reca in sé il futuro, vogliamo conquistarci libertà di azione e di vita, contro le vecchie forze tanto profondamente radicate»: così recita il…


di Alessia Brughera

Cinquant’anni or sono, a San Gallo, nasceva la Galleria Buchmann. A fondarla Elena e Felix, marito e moglie, entrambi grandi appassionati d’arte. Forse nemmeno loro immaginavano che quello spazio espositivo affittato al piano terra dell’edificio in cui Felix aveva la sua agenzia pubblicitaria…


di Daniele Bernardi

Il termine Art Brut appare per la prima volta nel giugno del 1945, quando Jean Dubuffet, durante un viaggio in Svizzera in compagnia di Jean Paulhan, sostiene di essere alla ricerca di «un’arte immediata, senza fronzoli – di un’arte grezza». Guidato da questa spinta, il pittore francese inizia…


di Alessia Brughera

A metà Ottocento il pittore ticinese Carlo Bossoli era uno degli artisti più richiesti e stimati d’Europa: sovrani, nobili, politici, governatori, imprenditori e ricchi borghesi facevano a gara per acquistare i suoi dipinti a tempera. Per avere un’idea di quanto fosse apprezzato basti pensare che…


di Emanuela Burgazzoli

«Le due fonti della sua maestria erano una forte, ostinata fantasia – nutrita da profonde fondamenta dell’anima e da un’antica volontà di forma»: sono parole di Hermann Hesse, amico di Albert Welti che negli anni è diventato il Sonderfall, il caso unico nella storia dell’arte svizzera di un artista…


di Elio Schenini

Caratteristica essenziale della performance, forma d’arte che assieme all’happening, costituisce uno dei lasciti più significativi delle avanguardie della seconda metà del Novecento, è quella di sovrapporre realtà e rappresentazione rendendo labile e incerto il confine che le separa. Non è del resto…