di Alberto Caruso

L’ingegnere civile è considerato dal grande pubblico un mestiere molto tecnico, per specialisti che custodiscono conoscenze difficilmente accessibili dagli altri attori della costruzione. In realtà, fino alla fine del XVIII secolo le tre virtù vitruviane (venustas, firmitas e utilitas) che formano…


di Alessia Brughera

«Lo scultore ha come scopo fondamentale e nativo il perseguimento della forma, la quale vaga nella sua mente, ma sfugge talvolta alla sua mano attenta che cerca di afferrarla. Questo è il continuo tormento dello scultore, che, sollecitato dalla realtà oggettiva, si pone di fronte a essa con gesto…


di Ada Cattaneo

Poche sono le notizie certe su Lucrezio. Quasi ignota è la sua biografia, tranne che per qualche dettaglio: visse durante il I secolo a.C. in centro Italia, probabilmente fra Roma e la Campania. Qui si formò seguendo la dottrina epicurea. Molto scrissero i posteri sulla sua pazzia, che pare gli…


di Gianluigi Bellei

Jean-Auguste-Dominique Ingres (1780-1867) ritiene che il disegno sia la tecnica ideale e primaria della pittura. Per questo ama Raffaello con i suoi dipinti puliti e lineari. Vive durante un periodo turbolento anche esteticamente. A lui si contrappone l’impetuosità coloristica di Eugène Delacroix il…


di Alessia Brughera

È un rapporto profondo e di lunga data quello tra Chiasso e Paolo Bellini: l’atelier di via Soldini è stato per un ventennio la culla delle creazioni dello scultore ticinese e fin dagli esordi dell’attività dell’artista, nella seconda metà degli anni Sessanta, la città gli ha dedicato mostre…


di Sebastiano Caroni

Capacità critica, spinta visionaria e perspicacia stanno alla base dell’arte più autentica, l’unica che possa pensare di lasciare il segno. E quando l’arte incrocia, assimila e rivendica lo spirito del femminismo, ecco che allora nascono opere che denunciano e immaginano, criticano e propongono.…


di Daniele Bernardi

Attraverso l’ampia esposizione Art Brut du Japon, un autre regard la Collection de l’Art Brut de Lausanne torna a indagare un territorio esplorato nel 1997 col progetto Art incognito e con la mostra Japon nel 2008; nonostante Jean Dubuffet non abbia mai preso in esame il paese del Sol levante nelle…


di Giovanni Medolago

«La s’è purtada fö!» Così ha esordito Pierre Casè presentando la mostra di Katja Snozzi, attualmente in corso al Canvetto Luganese a cura della Fondazione Diamante. La battuta ben si spiega. Dopo anni (leggi: decenni) dedicati dalla fotografa locarnese a documentare i drammi – della fame, della…