di Natascha Fioretti

Martha Tausz-Seckl, classe 1920, ebrea austriaca sopravvissuta all’Olocausto, prese l’ultimo treno da Vienna prima della Notte dei cristalli del 9 novembre 1938. Né lei, né i suoi genitori quella notte potevano immaginare che non si sarebbero mai più rivisti. Una storia che a Simone Müller, che ha…


di Loris Fedele

L’Università della Svizzera italiana (USI), con la sua Accademia di architettura, e la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), con il suo Dipartimento ambiente costruzioni e design, hanno contribuito a valorizzare e restituire nella sua interezza alla visione degli…


di Paolo Di Stefano

C’è aria di bilanci nell’editoria italiana. Voglia di storicizzare quel che fino a qualche anno fa era vita (culturale) vissuta. Non sarà una coincidenza se nelle ultime settimane sono usciti numerosi libri che rievocano, ciascuno a suo modo, gli attori del lavoro editoriale del dopoguerra. E in…


di Sarah Parenzo

Lea Goldberg (1911-1970) nacque a Königsberg nella Prussia orientale (ora Kaliningrad, Russia) e iniziò a scrivere poesie in ebraico quando era una studentessa a Kovno. Ottenne un dottorato in lingue semitiche all’Università di Bonn e nel 1935 immigrò in Palestina, allora sotto mandato britannico.…


di Benedicta Froelich

A volte, imprevedibili esperienze di vita conducono una persona a intraprendere un percorso completamente diverso da quello seguito fino a quel momento. Succede, allora, che mutando la traiettoria della propria esistenza, di riflesso, nell’arco del percorso terreno, cambi anche il modo in cui una…


di Daniele Bernardi

Se dopo «un secolo di incontrastato regno della ballerina» grazie a Vaclav F. Nižinskij nel '900 si vide apparire «un modello di maschio assolutamente inedito nei teatri di danza», possiamo dire che con Rudolf Nureev (Lago Baikal-Irkutsk, 1938 – Parigi, 1993) – la cui carriera fu ben più lunga di…


di Natascha Fioretti

Quella tra Alberto Asor Rosa e Massimo Cacciari è stata un’amicizia lunga più di un secolo, «un’amicizia della quale mi è impossibile dire» ha scritto il filosofo commosso sulle pagine di «Repubblica» ricordando l’intellettuale, storico, critico letterario, saggista e politico italiano scomparso…


di Natascha Fioretti

«Il Natale era rimasto nascosto nelle strade per tutto il tempo. I piccoli Dickens marciavano dietro il padre in ubbidiente fila indiana, ma i loro occhi erano tondi e luccicanti come monete nuove di zecca. I negozianti, in equilibrio precario su alte scalette, decoravano le loro vetrine con rami…