Un mare di verde
di Nadia Fusini
Il Coronavirus – con relativo nefasto divieto della giusta varietà della vita individuale, obbligo generale di obbedienza al lugubre comando della segregazione volontaria, e imposizione forzata di una specie di «Chinese way of life», con tanto di mascherina e guantini (come in effetti vedevo girare…
Poetry Slam: in gara con le parole
di Laila Meroni Petrantoni
È curioso. Se ci penso, l’immagine che mi si presenta nella mente non è quella di un palcoscenico, bensì di quell’angolo di Hyde Park, nel cuore di Londra, da tempo concesso agli oratori di ogni sorta in totale libertà: per tutti – non solo per gli anglofoni – è lo Speaker’s Corner. C’azzecca poco…
E chi non ha il sonno dei giusti?
di Veronica Raimo
Poco prima che scattasse il lockdown – un termine che ormai ci suona sinistramente familiare e che non avremmo mai immaginato di usare con tanta disinvoltura come in un brutto blockbuster apocalittico – sarei dovuta partire per Berlino. Per una abituata a non programmare mai niente nella vita, avevo…
Un piccolo pezzo di muro giallo
di Philippe Forest
«Un piccolo pezzo di muro giallo» lucido nell’oscurità, è ciò che vedo dalla finestra se mi appoggio al balcone, fumando il sigaro mentre la notte cala su Nantes. Ma non assomiglia a quello celebre dipinto da Vermeer nella sua Vue de Delft e di cui parla Proust nella Ricerca del tempo perduto. Un…
Dalla finestra
di Vinicio Capossela
Sto all’angolo, su un incrocio vicino alla stazione centrale. Il pavé è solcato dai binari del tram, linea numero uno. Corre da sempre da un capo all’altro dell’oscurità. Corre nel buio come lanciato verso lo strike. La strada ora è libera. Solo le corse del numero uno la solcano a intermittenza.
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Scendere a patti con il tempo
di Angelo Ferracuti
Prima della clausura, quando uscivo da casa, vedevo soprattutto persone e automobili e andavo di fretta, i rumori erano i rombi dei motori, lo stridio dei freni, il suono dei clacson, quei rumori di sottofondo che m’impedivano di ascoltare il canto soave degli uccelli, la musica o le voci dai…
Le nostre finestre sono diventate tappeti volanti
di Francesca Mannocchi
Mi sono chiesta spesso in queste settimane cosa avrebbe scritto Pierluigi Cappello di quello che stiamo vivendo.
Friuliano, poeta, mancato nel 2017 a cinquant’anni. Un incidente stradale da giovane gli causò la recisione del midollo spinale e nessuna delle operazioni cui si sottopose riuscì a…
Oltre la siepe, la vita e l’Unheimliche
di Sandro Veronesi
Fuori dalla mia finestra c’è una siepe. Niente di eccezionale, anche se una siepe, dopo l’Infinito di Leopardi, è una grande ricchezza per lo sguardo: uno specchio, un telescopio, una sfera di cristallo. Perciò guardo la siepe dalla mia finestra e non ho nemmeno la più pallida sensazione che quella…