di Alessandro Zanoli

Un istituto ad alto tasso di interculturalità: il Romanisches Seminar dell’Università di Zurigo può sicuramente segnare un primato. Le sue studentesse e studenti sono confrontati con compagni di corso che approfondiscono la conoscenza di ben cinque lingue romanze, senza contare l’ormai inevitabile…


di Orio Galli

Anche se il direttore del Politecnico di Zurigo ha annunciato la prossima morte delle biblioteche, da parte mia ritengo più probabile l’ipotesi formulata da Umberto Eco: quella che il libro – come oggetto/strumento – per la sua essenzialità e funzionalità (come il martello, la forbice, il…


di Alessandro Zanoli

Negli anni 50 e 60 si poteva incontrare frequentemente per le vie di Ascona un uomo con un libro in mano. Lo si riconosceva bene, per la sua folta capigliatura bianca. Spesso le sue mete erano Casa Serodine (dove con l’antiquario discuteva dei nuovi arrivi all’omonima Galleria d’arte) oppure la…


di Laura Marzi

Una rivista di satira femminista che nasce a Milano nel 1987 e che viene chiamata «Aspirina», perché la sua redattrice di allora, la scrittrice Bibi Tomasi, prendeva la famosa pillolina effervescente per curarsi dai dolori cervicali causati dalle ore trascorse sulla macchina da scrivere. Il mese…


di Orazio Martinetti

Mancano ancora alcuni mesi al giorno esatto in cui Plinio Martini morì dopo una vita segnata da tribolazioni e da vari ricoveri ospedalieri. Accadde il 6 agosto del 1979, un addio prematuro, a 56 anni. Era nato nel 1923 a Cavergno, paesino di poche centinaia di anime all’imbocco della val Bavona,…


di Natascha Fioretti

«Un ricordo non si conserva. Un ricordo va ricostruito sempre insieme ad altri» ripete come un mantra la Baronessa Lucrezia De Domizio Durini nella sua opera Harald Szeemann. Il Pensatore Selvaggio, edita per la prima volta nel 2005 e ora ristampata per l’editore Lindau di Torino. Una ristampa che è…


di Ada Cattaneo

Un lettore lo sa. Non c’è un posto giusto per leggere, ma ci sono solo buoni libri, che si fanno leggere ovunque ci troviamo. Potrebbe essere il vagone di un treno o la panchina del parco, durante una rapida pausa pranzo. A volte va bene anche una sedia in corridoio, mentre si aspetta che i bambini…


di Jonas Marti

Siamo tutti barbari! I barbari sono i nostri antenati. Burgundi, Alemanni, Longobardi o Franchi: tutti noi svizzeri ne siamo in qualche modo discendenti. Per i contemporanei le invasioni barbariche sono state un evento traumatico, certo. Ma con il famoso senno di poi possiamo dire fondamentale: ci…