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Rimanere attivi migliora la qualità di vita

Pro Senectute: fare movimento, imparare una lingua o conoscere meglio le applicazioni sullo smartphone: tante le attività proposte per offrire stimoli diversi a tutte le persone over 60
/ 07/10/2024
Stefania Hubmann

Trovare un buon equilibrio tra innovazione e tradizione per offrire agli anziani numerose possibilità di continuare a imparare, muoversi e comunicare. È un po’ questo il leitmotiv del Programma corsi 2024/25 offerto da Pro Senectute Ticino e Moesano. Non è mai troppo tardi per apprendere non solo esercizi a favore del benessere fisico, ma pure le lingue e in modo particolare l’uso dello smartphone e delle applicazioni a esso associate. L’interesse per questo dispositivo digitale e le sue possibilità è vivo anche fra la popolazione anziana che ha solo bisogno di essere accompagnata nel suo utilizzo. I continui aggiornamenti – principale problema per l’utenza della terza e della quarta età – sono un ostacolo che può essere superato con il sostegno di un insegnante che accoglie i singoli bisogni all’interno di un piccolo gruppo. I corsi, sempre più incentrati su temi specifici, sono proposti tenendo in considerazione le aspettative dei destinatari in sintonia con l’evoluzione della società. In generale si punta a favorire, oltre all’apprendimento, lo scambio delle conoscenze e lo sviluppo delle relazioni. Pro Senectute mette a disposizione il corposo Programma corsi anche in formato digitale, senza comunque rinunciare alla versione cartacea e al contatto telefonico.

Qualità di vita e autonomia sono due componenti essenziali di un invecchiamento attivo al quale Pro Senectute contribuisce da oltre un secolo con molteplici attività. L’appuntamento autunnale con l’inizio dei corsi è uno di quelli sentiti, perché permette di organizzare il tempo secondo i propri interessi. Sibilla Frigerio Zocchetti se ne occupa da un ventennio per la Svizzera italiana, per cui conosce bene il loro sviluppo e le mutate esigenze dei potenziali destinatari, ossia tutte le persone in età AVS.

In primo piano c’è il mondo digitale, che dall’uso del computer (ad esempio per scrivere le lettere) si è spostato sui vantaggi offerti dallo smartphone. Con il motto «Si@mo connessi – spiega la responsabile dei settori Corsi, Formazione e Cultura, Sport e Movimento, Vacanze – affrontiamo la digitalizzazione con l’intento di approfondire i temi utili nella vita quotidiana. Essere in contatto con figli e nipoti, gestire le fotografie, effettuare pagamenti, consultare orari e acquistare biglietti dei trasporti pubblici, prenotare alberghi, acquistare in modo sicuro, sono operazioni che interessano molto alle persone anziane desiderose di rimanere al passo coi tempi». Più che l’età è il desiderio di adattarsi o meno ai cambiamenti che fa la differenza nell’utilizzo del cellulare, ma pure in altri ambiti. «Il principio vale anche per i corsi dedicati al movimento o alle lingue», spiega la nostra interlocutrice, precisando che nel primo caso «la generazione anziana è comunque in generale più consapevole rispetto al passato della necessità di un’attività strutturata per prolungare il benessere fisico al quale si aggiunge sempre l’aspetto sociale di contatto con le altre persone». Per quanto riguarda le lingue, l’ente si è adattato ai nuovi bisogni offrendo corsi che permettono agli anziani di allenare conoscenze già acquisite, evitando quindi di perdere capacità di lettura, ascolto e comunicazione. Nel complesso i corsi proposti sono tutti più brevi e mirati.

Questa scelta, tornando alla digitalizzazione, permette di rispondere a richieste puntuali (l’uso delle app) oppure, come lo suggerisce il titolo Da zero a…, di iniziare dal punto di partenza ossia dall’accensione del cellulare. Attraverso poche lezioni si può entrare nel mondo dello smartphone e, a un livello superiore, esercitarsi con le applicazioni, superando la paura di sbagliare, cancellare, rovinare. «Questi timori – spiega Antonio Armeni, insegnante nell’ambito dell’atelier digitale di Pro Senectute Ticino e Moesano – sono ricorrenti. Possono però essere superati da un lato con spiegazioni strutturate e risposte personalizzate fornite con la dovuta calma e dall’altro valorizzando il confronto fra pari nell’ottica di un aiuto reciproco. Sovente però la difficoltà segnalata da un o una partecipante è tale anche per gli altri iscritti. I corsi sono frequentati soprattutto da donne, la cui età varia fra i 65 e gli 80 anni con diversi casi che vanno oltre questa età. L’obiettivo di lavorare con un gruppo di 6-7 persone non è quindi quello di completare un programma, bensì di rendere i presenti sicuri nelle operazioni che desiderano effettuare. Inserire un nuovo contatto nella rubrica, far parte di un gruppo WhatsApp, archiviare le fotografie ricevute, sono alcuni esempi di queste prime azioni». Non va inoltre dimenticato l’aspetto fisico dello smartphone con pulsanti laterali e schermo touch le cui funzioni possono variare a dipendenza della pressione esercitata e della durata del contatto. «Queste caratteristiche – prosegue il formatore – sono oggettivamente spiazzanti per gli anziani, sia per la sensibilità dei loro polpastrelli, sia per la radicata abitudine a schiacciare pulsanti più resistenti. Lo smartphone, come gli altri dispositivi digitali, è uno strumento di grande potenza, che ognuno deve poter utilizzare secondo le proprie esigenze».

I partecipanti lamentano non di rado la limitata pazienza dei figli ai quali di solito si rivolgono per primi. Il corso mirato, animato da un o una insegnante accogliente che permette di provare e riprovare un’operazione fino a interiorizzarla, risponde quindi meglio ai loro bisogni. Il senso di frustrazione può così lasciar posto alla fierezza di nuove capacità acquisite. Per le questioni più semplici, ad esempio quando si cambia modello di smartphone, anche gli operatori dei centri diurni forniscono agli utenti aiuti puntuali. I corsi, come evidenziato, tendono invece ad approfondire utilizzi specifici. Sempre molto richiesto è quello riguardante la app Mobile FFS organizzato con il supporto delle FFS i cui funzionari in pensione diventano formatori motivati nello spiegare il suo funzionamento. Questa applicazione è importante a livello di mobilità e quindi di autonomia delle persone anziane. «La decisione di utilizzare maggiormente i trasporti pubblici – spiega la responsabile dei corsi – va di pari passo con la necessità di saper gestire questa applicazione. Ai cambiamenti che intervengono nella vita personale o nella società devono potersi adeguare tutte le fasce di età compresa quella delle persone più in là con gli anni».

Da rilevare, ancora, il ruolo fondamentale svolto dagli insegnanti. Alla motivazione dei partecipanti, desiderosi di raggiungere il loro obiettivo perché consapevoli dei vantaggi che comporta, si affianca quella dei formatori, da Antonio Armeni ai pensionati FFS, agli insegnanti dei corsi di movimento e di lingue. L’incontro intergenerazionale è arricchente per entrambe le parti, poiché da un lato vi sono le conoscenze professionali e dall’altro l’esperienza di vita che in particolare nei corsi di lingue permette di modulare la lezione intrecciando i due aspetti. Non va infine dimenticata la preparazione dei monitori e delle monitrici formati nello sport degli adulti che assicura l’offerta dei corsi in palestra in modo capillare sul territorio.

La varietà delle proposte contenute nel Programma corsi di Pro Senectute Ticino e Moesano è ampia e copre appunto tutto il territorio della Svizzera italiana. Online (sul sito di Pro Senectute Svizzera, www.prosenectute.ch), oltre al Programma, è possibile effettuare ricerche mirate per tema o per località. La società cambia, l’età pure, ma con l’accompagnamento adeguato ogni individuo può continuare a essere partecipe di ciò che accade attorno a lui senza sentirsi inadeguato vuoi perché l’agilità non è più la stessa, vuoi perché l’innovazione tecnologica per alcune generazioni è una vera e propria rivoluzione. Pro Senectute offre più livelli di partecipazione e formazione in modo da assecondare le diverse necessità personali, con il fine ultimo di fungere da stimolo per le capacità fisiche, cognitive e sociali.