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Viale dei ciliegi
Letizia Bolzani
Claudia Fachinetti, Lasciami andare, Piemme Il Battello a Vapore (Da 11 anni)
Il titolo dice già molto sul tema cardine di questo romanzo, che racconta l’importanza (e la fatica) di accettare la perdita, o in senso più lato le difficoltà della vita. Racconta l’importanza di lasciare andare ciò che non può essere trattenuto, affidandosi alla propria forza interiore, e andare avanti, in mare aperto, seguendo la propria rotta o i propri sogni, come accade alle orche avvistate a Genova, e come accade ad Alaska, la ragazza che dal porto ne segue con trepidazione le mosse. Un gioco di specchi tra le orche e la ragazza, protagoniste entrambe, animali umani e non umani, di questa storia che s’impernia su una vicenda vera: la presenza inusuale di un gruppo di orche, nel dicembre del 2019, in prossimità del porto di Genova.
L’orca non è tra le specie di cetacei regolarmente presenti nel Mediterraneo, per cui questo avvistamento creò scalpore tra la gente, e preoccupazione tra i ricercatori, in quanto questa permanenza di cinque individui (un grande maschio adulto, una femmina con un piccolo e due altri esemplari giovani) in un’area di grande traffico navale sembrava dovuta al fatto che gli animali fossero in difficoltà. In effetti poi si evinse che il cucciolo, già sofferente, era morto, ma la madre lo teneva sopra di sé, senza abbandonarlo alle onde.
Questo colpisce intensamente Alaska, che da Milano era arrivata a Genova, dalla nonna, proprio per vedere da vicino le orche, sua grande passione, e anche per trovare una tregua dal dolore che con il papà viveva a Milano: la mamma da tempo in coma forse irreversibile, una mamma amatissima, fonte di forza e ispirazione, anche in quanto studiosa proprio dei mammiferi marini. Il viaggio a Genova sarà per Alaska un profondo viaggio di formazione, nel quale, grazie a incontri importanti, ma soprattutto grazie all’insegnamento delle orche e alle sue risorse interiori, riuscirà a lasciare andare il dolore e ad avere fiducia nella vita, trovando anche lei, come i cetacei, la propria rotta.
Claudia Fachinetti è biologa marina e giornalista scientifica, si occupa di divulgazione e di narrativa, e in questo libro compone armonicamente le sue passioni: una storia vera su cui innesta una vicenda romanzata, intervallata da capitoli di approfondimento scientifico sui cetacei e sulla vita marina.
Einat Tsarfati, Il castello di sabbia, Il Castoro (Da 4 anni)
«Castello di sabbia» è una locuzione che immediatamente ci porta a ricordi d’estate, d’infanzia, di luminosa precarietà. Come se con la sabbia si potessero fare prevalentemente castelli. Eppure è così, chi non ha fatto, o aiutato a fare, castelli fatti con secchielli rovesciati e guglie impastate con acqua e fatte colare sui torrioni, o con conchiglie a decorare il tutto? Poi arriva l’onda, o il piede di un passante distratto, e il castello è distrutto, ma se ne farà un altro, e un altro ancora, meravigliosa metafora di fragilità.
Ma vi siete mai chiesti cosa c’è dentro un castello di sabbia? Avrà pure, come ogni castello, sale e saloni, scale e scaloni, cortili e giardini. La bimba protagonista di questo albo se lo chiede, se lo immagina, e nel suo gioco di costruire un castello di sabbia in riva al mare lo fa immaginare anche a noi. Ecco allora, grazie alle vivide illustrazioni brulicanti di dettagli di Einat Tsarfati, artista israeliana (di cui già avevamo apprezzato l’albo I miei vicini, che condivide con questo alcuni personaggi), gli interni fantasmagorici di questo castello, popolato di re, regine e vari mirabolanti personaggi, intenti a ballare, a mangiare, a festeggiare, fino a rendersi conto ahimè che un castello di sabbia è fatto di sabbia, e che può essere disagevole trovare della sabbia nel cibo, nelle armature, negli oggetti! Poco male, il bello dell’effimero sabbiesco è questo: si può aspettare che il mare porti via tutto e rifarne un altro, di castello, con altra sabbia, altra luce del giorno, altri giochi immaginari.