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Dove e quando
Settimane Musicali Ascona fino all’8 ottobre. Lugano Musica al LAC Stagione 2024/25 al via il 12 settembre.
Informazioni
Da Ascona a Lugano a suon di classica
Si inaugurano in questi giorni Le settimane Musicali di Ascona e Lugano Musica; un’anticipazione dei cartelloni
Enrico Parola
La Svizzera non è bagnata dal mare, ma le più grandi orchestre del mondo, quando approdano sul suolo elvetico, lo fanno sempre sbarcando sulle rive di un lago. Senza contare le tante formazioni svizzere la cui attività si specchia nelle acque dolci lacustri. Il crocevia più noto a livello internazionale è Lucerna col suo Festival, ma il rilievo vale perfettamente anche per il Ticino. Grazie alle due rassegne che, a pochi giorni di distanza, si inaugurano l’una sul Lago Maggiore e l’altra sul Ceresio.
Storica, di antichissima e gloriosa tradizione la prima: l’edizione delle Settimane Musicali di Ascona che si aprirà mercoledì è la settantanovesima. Ben più recente è la storia di Lugano Musica, la cui decima stagione verrà inaugurata il 12 settembre; seppur più breve è ormai ugualmente prestigiosa e d’eccellenza assoluta, non solo e non tanto perché nata come prosecuzione naturale dalla Primavera concertistica di Lugano, quanto soprattutto perché lo scopo dichiarato della nuova realtà era quello di «riempire» il nuovo LAC col meglio della classica mondiale. Obiettivo conseguito, come va riconosciuto a Etienne Reymond, che ne è stato direttore artistico dall’inizio fino a pochi giorni fa, e artefice anche del cartellone 2024-25. Da questo mese gli è subentrato Andrea Amarante, negli ultimi otto anni coordinatore artistico e tour manager della Luzerner Simphonieorchester. Un percorso curiosamente parallelo a quello del festival che ha come sue sedi il Collegio Papio di Ascona e la chiesa di San Francesco a Locarno. Francesco Piemontesi, locarnese, ha annunciato il suo addio alla direzione artistica per dedicarsi interamente alla carriera concertistica (già pupillo di Martha Argerich, è acclamato pianista), e dall’autunno 2025 gli succederà Christoph Müller, oggi alla guida del Festival Menuhin di Gstaad. Similitudini, parallelismi, ma anche, per fortuna, complementarietà: seppur involontariamente, i due cartelloni comprendono orchestre diverse tra loro (con un’unica, significativa eccezione), così da offrire ai tanti appassionati l’offerta più ampia e variegata possibile.
Settimane musicali di Ascona
Si parte dunque con le Settimane Musicali: a Locarno, mercoledì, sbarca una delle nobili corazzate britanniche, la londinese Philharmonia Orchestra, diretta da Daniele Rustioni (Best Conductor of the Year nel 2022) nell’Eroica di Beethoven e nel secondo Concerto di Rachmaninov; solista sarà Yulianna Adveeva, assurta a stella di prima grandezza nel firmamento musicale classico quando, era il 2010, vinse il concorso Chopin di Varsavia: quarta donna assoluta a 45 anni dall’ultima ad esservi riuscita, Martha Argerich, e quarta assoluta considerando l’ex aequo del 1949 tra Bella Davidovic e Halina Czerny-Stefanska. Venerdì Francesca Dego, moglie di Rustioni e violinista sempre più lanciata, sarà accompagnata da Jader Bignamini e dall’OSI nel raro Concerto di Busoni, preceduto dall’ouverture del Guglielmo Tell rossiniano. La formazione ticinese chiuderà la rassegna il 4 ottobre, guidata da Markus Poschner nella quarta sinfonia di Mahler, mentre una settimana prima Renaud Capuçon sarà direttore e solista dell’Orchestre de Chambre de Lausanne. Altre due formazioni di prestigio assoluto completano il cartellone sinfonico: la Rundfunk-Sinfonieorchester di Berlino, diretta da Vladimir Jurowski in Brahms e nel Concerto per violino di Mendelssohn (solista Augustin Hadelich) il 13, e il 16 la romana Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che Gianandrea Noseda condurrà nella quinta sinfonia di Beethoven e nel Concerto per due pianoforti di Mozart, solisti Jan Lisiecki e lo stesso Piemontesi, che sulle note degli amici Brahms e Schumann duetterà col violinista Leonidas Kavakos nel ciclo cameristico che annovera anche il Quartetto Gringolts, il pianista Marc-André Hamelin e l’ensemble Mala Punica, impegnato nella musica del Trecento e in particolare nei mottetti del fiammingo Johannes Ciconia.
Lugano Musica
Se concentrate in un mese esatto sono le Settimane Musicali, Lugano Musica ha ormai assunto le dimensioni di una stagione: il gran finale vedrà protagonista, il 16 giugno, proprio la Philharmonia Orchestra che inaugura Locarno; una sorta di «chiusura del cerchio» ideale, col ritorno al punto, qui all’orchestra, da cui tutto ora si inizia. Tra dieci mesi Santtu-Matias Rouvali la dirigerà in Ravel, nei Pini di Roma di Respighi e, ulteriore trait d’union tra le due rassegne, nel terzo Concerto di Rachmaninov, interpretato da Nikolaj Luganskij. L’apertura è illuminata da un’eccellenza elvetica: l’orchestra della Tonhalle di Zurigo sarà diretta da Paavo Järvi nel Titano di Mahler e accompagnerà nel primo concerto per violoncello di Shostakovich il giovane astro Sheku Kanneh-Mason. Tripudio brahmsiano con Iván Fischer e la sua Budapest Festival Orchestra, che accosteranno la prima sinfonia al Concerto per pianoforte in re minore, solista Kirill Gerstein.
Il quarto Concerto di Beethoven vedrà la leggendaria pianista Maria João Pires accompagnata dal Festival Strings Lucerne, mentre al piano e alla direzione si cimenterà Lahav Shani (nella foto), atteso con la Israel Philharmonic nei Quadri di un’esposizione di Musorgskij e nel secondo Concerto di Shostakovich. Protagonista svariate volte dei concerti di Pasqua con l’orchestra Mozart, e atteso come successore di Riccardo Chailly alla Scala, tornerà al LAC Daniele Gatti. In questi anni sta concentrandosi sull’integrale sinfonico beethoveniano e stavolta lo farà (con l’Eroica accostata al concerto per violino, all’archetto Christian Tetzlaff) con l’Orchestre de la Suisse Romande, altra formazione elvetica di levatura internazionale.
In primavera si schiereranno nella sala grande del LAC i giovani e giovanissimi strumentisti della Superar Suisse. Ugualmente sfavillante di stelle è il cartellone cameristico: i pianisti Beatrice Rana e Alexandre Tharaud, i violinisti Leonidas Kavakos col suo sodale Enrico Pace e Janine Jansen accompagnata da Sunwook Kim nelle Sonate di Brahms e nelle Romanze di Clara Schumann.