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Viale dei ciliegi

/ 15/04/2024
Letizia Bolzani

Kathrin Schärer, Oggi come stai?, Il Castoro (Da 3 anni)

I libri per bambini sulle emozioni sono tanti e attualmente costituiscono un vero e proprio genere di tendenza. In effetti i più piccoli hanno bisogno, come tutti, di riconoscere le proprie emozioni, per riuscire a elaborarle, ma non hanno ancora le parole per identificarle. Tuttavia il linguaggio che a loro è necessario non è tanto quello verbale, razionale, quanto piuttosto quello immediato e folgorante della metafora, del simbolo, dell’immagine espressiva. Immagini certamente folgoranti sono quelle di Kathrin Schärer, tra le principali illustratrici svizzere, che rendono questo albo una proposta di eccellenza nell’affollato panorama di libri sulle emozioni. A dire il vero esso non è neanche, propriamente, un libro sulle emozioni, quanto piuttosto sugli stati d’animo, o meglio ancora sull’«essere», o sull’«esserci»: non a caso il titolo tedesco fa riferimento al da sein, concetto immediato per i bambini – senza scomodare Heidegger – così che la domanda del titolo potrebbe anche essere «oggi come sei?». Le risposte, che si susseguono in ogni doppia pagina, dominata ogni volta da una splendida illustrazione dove campeggiano animali con volti, posture e situazioni che dire espressivi è dir poco, sono brevi e concise, tanto ci sono le immagini a parlare: c’è solo il verbo essere alla prima persona seguito da un aggettivo, qualche volta da un pronome o una locuzione. «Sono imbarazzato», «sono offeso», «sono impaurito», «sono felice», ma anche «sono nei guai» (dice lo scoiattolo che ha rubato qualche ovetto al coniglio di Pasqua), «sono il prossimo» (nella sala d’aspetto del dottore), «sono in un altro mondo» (il leprotto immerso in un libro): le situazioni sono trenta, e per ognuna di loro l’illustrazione è talmente ricca, vivace, narrativa, che ogni volta è un invito a una lettura dialogica, tra adulto e bambino, immaginando il contesto, l’antefatto, il proseguimento. Ogni volta è un invito a raccontare una storia, quella degli animaletti protagonisti e la propria, che in essi si rispecchia. «Oggi sono io», dice, non a caso, il topino che ci saluta nell’ultima pagina.

Polly Horvath, Tutto sopra un waffle, Camelozampa (Da 10 anni)

Torna il romanzo che nel 2001 sancì il successo internazionale dell’autrice canadese (nata negli Stati Uniti) Polly Horvath, e che all’uscita vinse premi prestigiosi come il Newbery Honor Book, l’International White Ravens, il New York Times Bestseller, per citarne solo tre. Era già stato pubblicato in italiano da Mondadori, nel 2003, con il titolo La vita è una crêpe e traduzione di Angela Ragusa. La nuova traduzione di Alice Casarini, proposta da questa nuova edizione Camelozampa, va nella direzione di un minor adattamento, come si tende a fare attualmente, perché oggi i riferimenti alla cultura anglosassone sono diventati più familiari: quindi ad esempio waffle resta tale (riprendendo il titolo originale, Everything on a waffle), la protagonista si chiama Primrose e non Primula, e così via. Vanno anche segnalate le vivaci illustrazioni di Veronica Truttero, e il carattere del testo, con un font di alta leggibilità per tutti.

La protagonista racconta in prima persona, con uno stile diretto, colorato da energiche similitudini: « Mi chiamo Primrose Squarp e ho undici anni. Ho i capelli color carote in salsa di albicocche (segue ricetta), la pelle chiara nei punti in cui non ci sono lentiggini e gli occhi come temporali estivi. In un giorno di giugno, dal mare si alzò un tifone…». Quel giorno di giugno fu l’ultima volta che Primrose vide i suoi genitori, scomparsi in mare. Lei non si rassegna a credere che non torneranno, ma nel frattempo deve affrontare la sua nuova vita. Viene affidata a uno zio abbastanza stravagante, e può contare sull’appoggio di altre persone, in particolare di Miss Bowzer, proprietaria del ristorante locale, dove ogni cosa viene servita sopra un waffle. I sapori quindi possono essere dolci o aspri, come i momenti della vita, ma vale sempre la pena di assaggiarli con gusto. E questo è proprio un romanzo sulla fiducia nella vita, in cui il cibo assume un valore fortemente metaforico, oltre a ricorrere nelle ricette che si alternano alla parte narrativa, alla fine di ogni capitolo. Di Polly Horvath, Camelozampa ha pubblicato anche La casa di Pine Island, romanzo che in Italia ha vinto il Premio Orbil e il Premio Arpino.