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Viale dei ciliegi

/ 01/04/2024
Letizia Bolzani

Bruce Ingman-Ramona Reihill, Dick Bruna, Edizioni Lupoguido, collana «The Illustrators»

Si rivolge agli adulti la splendida collana «The Illustrators», nata in Inghilterra a cura di Quentin Blake e Claudia Zeff e disponibile in edizione italiana grazie alla sensibilità dell’editore Lupoguido, che ancora una volta dimostra di proporre libri di alta qualità e dalla parte dei bambini, sia quando, come nei vari volumi del loro bel catalogo, a essi direttamente si rivolgano, sia quando, come in questo caso, rendano onore agli artisti che all’infanzia hanno dedicato gran parte della loro carriera, affermando al contempo l’illustrazione come forma d’arte. Troviamo tra i titoli in collana, ad esempio, i nomi di Tove Jansson (autrice degli indimenticabili Mumin), Raymond Briggs (per il quale in copertina abbiamo il celebre Pupazzo di neve), o Judith Kerr (per lei in copertina si affaccia Una tigre all’ora del tè).

È invece la coniglietta Miffy (nijntje in originale), con i suoi occhi come pallini neri e la bocca a «ics», che si stagliano sul muso bianco dallo spesso contorno nero, a portarci nel mondo del suo autore, l’artista olandese Dick Bruna. Ce ne raccontano la vita Bruce Ingman e Ramona Reihill, trasportandoci con calore e cognizione nell’Olanda (e nell’Europa) del Ventesimo secolo, attraverso le vicende storiche e storico-artistiche che più influenzarono l’artista, nato a Utrecht nel 1927 da una famosa famiglia di editori olandesi. Il suo temperamento creativo si manifestò sin da subito, poi nutrendosi alla fonte di pittori europei, prevalentemente francesi (cultura da lui prediletta, anche in ambito musicale), Matisse e Léger su tutti, che lo influenzarono molto nelle sue opere. Opere che in questo volume possiamo ammirare in tutta la loro bellezza e varietà: disegni, dipinti, manifesti pubblicitari, programmi di concerti, murales, copertine per le celebri collane della casa editrice di famiglia, le quali gli valsero spesso gli elogi degli stessi autori dei libri: Georges Simenon ad esempio gli scrisse «la copertina che hai realizzato per il mio nuovo libro è persino più essenziale della precedente. Cerchi di raggiungere nel disegno quello che io cerco di ottenere nella scrittura». L’essenzialità, in effetti, come ben si vede nell’iconica Miffy, nata nel 1955 e proseguita nelle sue avventure per quasi sessant’anni (diventando anche marchio di merchandising, serie di francobolli, cartoline, e molto altro) è il tratto tipico di Bruna: colori pieni e vivaci ma non troppi, pagine ariose, libere, con i personaggi ben evidenziati dai contorni neri, pochi tratti a esprimere azioni e stati d’animo, testi sobri in sans serif, senza maiuscole: grande energia comunicativa nella semplicità. Come quel suono di «gong» con cui il suo amato Matisse voleva che i colori della sua cappella di Vence colpissero il visitatore, così Dick Bruna, con la sua coniglietta, ha lasciato un segno tenero, ma fortemente risuonante, nell’immaginario dei suoi piccoli lettori.

John Yeoman & Quentin Blake, Piume in libertà, Piume in libertà (Da 7 anni)

Torna in libreria una gran bella storia. Uscita in originale nel 1993, e pubblicata una prima volta in italiano da Mondadori nel 2000, col titolo Cervelli di gallina, viene ora riproposta dall’editore Camelozampa, con un nuovo titolo, una nuova traduzione e con il nome dell’illustratore opportunamente in copertina accanto a quello dell’autore, giacché i due artisti inglesi hanno pubblicato insieme molti libri di successo, in cui il talento narrativo dell’uno si integra perfettamente a quello pittorico dell’altro. Questa storia, a più di trent’anni di distanza, non ha perso nulla della freschezza e del trasognato humour che la pervadono, anzi in quanto a tematica è ancora più attuale, perché evidenzia (con la delicatezza che solo due grandi artisti come loro riescono ad esprimere) la drammatica, folle realtà degli allevamenti intensivi. «Flossi e Bessi abitavano alla “Radura Felice”. O almeno questo era il nome stampato sulle scatole delle uova. In realtà si trattava di un capannone molto lungo, con un corridoio al centro e gabbie per pollame impilate su entrambi i lati…». Alle nostre due galline si aprirà però, inaspettatamente, una via di fuga, che loro tuttavia faticheranno a intraprendere, ignare come sono che esista altro oltre alla misera realtà artificiale con cui hanno vissuto ogni giorno. Ma l’avventura avrà inizio. E sarà un’avventura di vita vera e libera.