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Contro attacchi e discriminazioni al lavoro

Due associazioni svizzere – Rezalliance e Strukturelle – chiedono alle Nazioni Unite di inserire nel calendario ufficiale il 24 maggio come Giornata internazionale contro le molestie e per l’inclusione nel mondo professionale
/ 20/05/2024
Romina Borla

Giovani stagiste o apprendiste invitate dai superiori a cene e aperitivi che di professionale non hanno nulla. Estremamente interessate al posto di lavoro talvolta accettano, confondendo il confine tra ciò che è lecito e quello che non lo è. Impiegate, professioniste che quotidianamente si trovano confrontate con atteggiamenti sessisti di diverso genere. Dai commenti che si credono galanti alle espressioni quali: «Lavori anche di sera/nei giorni festivi? Non dovresti stare coi tuoi figli, accudirli?», «Chi se la sposa una che non è mai a casa?!». Passando attraverso parole e concetti inenarrabili espressi sulle chat tra colleghi/e.

Sono tutte situazioni che si verificano in Ticino, ce lo dice l’Associazione Equi-Lab, in prima linea nella lotta contro le discriminazioni e le molestie sul posto di lavoro (www.equi-lab.ch), che aggiunge: «Sentiamo anche di cameriere ai piani trascinate nelle stanze d’albergo da ospiti che pretendono “servizi” supplementari. Come pure di assistenti di cura a domicilio che subiscono attenzioni indesiderate da parte di utenti. Insomma, quando si parla di tutela in ambito professionale bisogna pensare non solo a situazioni di disagio create da colleghi o superiori, ma anche da clienti. Un tema ancora più delicato da affrontare».

Di certo il contesto lavorativo può essere insidioso ed è necessario agire in maniera più incisiva su molteplici livelli. Ne sono convinte Rezalliance e Strukturelle, due associazioni svizzere che, su impulso di Joëlle Payom (Rezalliance) e in collaborazione con Maya Dougoud (Strukturelle), nel 2022 hanno lanciato la Giornata internazionale contro le molestie e per l’inclusione nel mondo del lavoro (https://24may.org). L’idea è stata portata da Payom, Dougoud, Zita Küng e Maria Bonina (Strukturelle) a New York lo scorso marzo, in occasione della 68esima edizione della Commissione sullo status delle donne (CSW68), il più importante incontro annuale dell’ONU sull’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile. Le attiviste hanno chiesto alle Nazioni Unite di inserire nel calendario ufficiale il 24 maggio. Payom ha raccontato come è nata l’idea della giornata internazionale, la presidente di Strukturelle Dougoud ha presentato tre casi di mobbing che da anni sono oggetto di lunghe cause giudiziarie in Svizzera e Küng ha illustrato il sistema giuridico elvetico e il lungo percorso per il riconoscimento del diritto di voto alle donne.

Durante la CSW68 – ricorda Bonina – l'Associazione delle Nazioni Unite di New York, la Women's Bar Association dello Stato di New York e la Medical Women's International Association hanno presentato un gruppo di esperti che hanno condiviso le loro storie personali e nuove iniziative per rafforzare le istituzioni con una prospettiva di genere ed eliminare le molestie sul posto di lavoro, nonché per fornire culture di inclusione, appartenenza e avanzamento di carriera. «Le molestie nel mondo del lavoro – dice l’ONU – sono un ostacolo primario alla crescita professionale in quanto schiacciano lo spirito e rimangono un affronto evidente ai principi consolidati dei diritti umani, del diritto internazionale e della nostra umanità. Le molestie non affrontate, e non eliminate, riflettono la mancanza di volontà di creare sistemi e infrastrutture che sostengano le vittime e impediscano altri attacchi».

«Discriminazioni e molestie sul posto di lavoro – osserva Bonina – sono un fenomeno grave e diffuso in tutto il mondo, in tutte le categorie professionali, dalle cameriere alle avvocate. E spesso non viene denunciato, per paura di ritorsioni o di perdere il posto. A volte con gravi conseguenze sulla salute, fisica e mentale. Istituire una giornata mondiale in questo senso può aiutare a rendere più consapevoli le vittime ma anche le organizzazioni e le istituzioni, in modo da rendere più efficace la lotta».

Mentre si attende la decisione dell’ONU, la Giornata internazionale contro le molestie e per l’inclusione nel mondo del lavoro è già stata celebrata a Ginevra (2023), quest’anno sono previste iniziative a Bruxelles (23-24 maggio) e nel 2025 a Parigi.

Le molestie nel mondo del lavoro – dice l’ONU – schiacciano lo spirito e rimangono un affronto ai principi consolidati dei diritti umani. (Unsplash)