Asperiores, tenetur, blanditiis, quaerat odit ex exercitationem pariatur quibusdam veritatis quisquam laboriosam esse beatae hic perferendis velit deserunt soluta iste repellendus officia in neque veniam debitis placeat quo unde reprehenderit eum facilis vitae. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit. Nihil, reprehenderit!
Contro attacchi e discriminazioni al lavoro
Due associazioni svizzere – Rezalliance e Strukturelle – chiedono alle Nazioni Unite di inserire nel calendario ufficiale il 24 maggio come Giornata internazionale contro le molestie e per l’inclusione nel mondo professionale
Romina Borla
Giovani stagiste o apprendiste invitate dai superiori a cene e aperitivi che di professionale non hanno nulla. Estremamente interessate al posto di lavoro talvolta accettano, confondendo il confine tra ciò che è lecito e quello che non lo è. Impiegate, professioniste che quotidianamente si trovano confrontate con atteggiamenti sessisti di diverso genere. Dai commenti che si credono galanti alle espressioni quali: «Lavori anche di sera/nei giorni festivi? Non dovresti stare coi tuoi figli, accudirli?», «Chi se la sposa una che non è mai a casa?!». Passando attraverso parole e concetti inenarrabili espressi sulle chat tra colleghi/e.
Sono tutte situazioni che si verificano in Ticino, ce lo dice l’Associazione Equi-Lab, in prima linea nella lotta contro le discriminazioni e le molestie sul posto di lavoro (www.equi-lab.ch), che aggiunge: «Sentiamo anche di cameriere ai piani trascinate nelle stanze d’albergo da ospiti che pretendono “servizi” supplementari. Come pure di assistenti di cura a domicilio che subiscono attenzioni indesiderate da parte di utenti. Insomma, quando si parla di tutela in ambito professionale bisogna pensare non solo a situazioni di disagio create da colleghi o superiori, ma anche da clienti. Un tema ancora più delicato da affrontare».
Di certo il contesto lavorativo può essere insidioso ed è necessario agire in maniera più incisiva su molteplici livelli. Ne sono convinte Rezalliance e Strukturelle, due associazioni svizzere che, su impulso di Joëlle Payom (Rezalliance) e in collaborazione con Maya Dougoud (Strukturelle), nel 2022 hanno lanciato la Giornata internazionale contro le molestie e per l’inclusione nel mondo del lavoro (https://24may.org). L’idea è stata portata da Payom, Dougoud, Zita Küng e Maria Bonina (Strukturelle) a New York lo scorso marzo, in occasione della 68esima edizione della Commissione sullo status delle donne (CSW68), il più importante incontro annuale dell’ONU sull’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile. Le attiviste hanno chiesto alle Nazioni Unite di inserire nel calendario ufficiale il 24 maggio. Payom ha raccontato come è nata l’idea della giornata internazionale, la presidente di Strukturelle Dougoud ha presentato tre casi di mobbing che da anni sono oggetto di lunghe cause giudiziarie in Svizzera e Küng ha illustrato il sistema giuridico elvetico e il lungo percorso per il riconoscimento del diritto di voto alle donne.
Durante la CSW68 – ricorda Bonina – l'Associazione delle Nazioni Unite di New York, la Women's Bar Association dello Stato di New York e la Medical Women's International Association hanno presentato un gruppo di esperti che hanno condiviso le loro storie personali e nuove iniziative per rafforzare le istituzioni con una prospettiva di genere ed eliminare le molestie sul posto di lavoro, nonché per fornire culture di inclusione, appartenenza e avanzamento di carriera. «Le molestie nel mondo del lavoro – dice l’ONU – sono un ostacolo primario alla crescita professionale in quanto schiacciano lo spirito e rimangono un affronto evidente ai principi consolidati dei diritti umani, del diritto internazionale e della nostra umanità. Le molestie non affrontate, e non eliminate, riflettono la mancanza di volontà di creare sistemi e infrastrutture che sostengano le vittime e impediscano altri attacchi».
«Discriminazioni e molestie sul posto di lavoro – osserva Bonina – sono un fenomeno grave e diffuso in tutto il mondo, in tutte le categorie professionali, dalle cameriere alle avvocate. E spesso non viene denunciato, per paura di ritorsioni o di perdere il posto. A volte con gravi conseguenze sulla salute, fisica e mentale. Istituire una giornata mondiale in questo senso può aiutare a rendere più consapevoli le vittime ma anche le organizzazioni e le istituzioni, in modo da rendere più efficace la lotta».
Mentre si attende la decisione dell’ONU, la Giornata internazionale contro le molestie e per l’inclusione nel mondo del lavoro è già stata celebrata a Ginevra (2023), quest’anno sono previste iniziative a Bruxelles (23-24 maggio) e nel 2025 a Parigi.
Le molestie nel mondo del lavoro – dice l’ONU – schiacciano lo spirito e rimangono un affronto ai principi consolidati dei diritti umani. (Unsplash)