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«Scrivere insieme» per un felice Natale per tutti
Per dimostrare a una persona che è nei nostri pensieri e che ci siamo per lei quale modo migliore se non scriverle una lettera o una cartolina? Con l’iniziativa «Cartoline natalizie Migros» in collaborazione con Spitex Svizzera è possibile redigere in forma digitale una cartolina postale che sarà poi consegnata dal personale Spitex. L’invito è quello di scrivere alcune frasi gentili su migros.ch/posta-di-natale, creare un motivo personalizzato per la cartolina e regalare così un sorriso a qualcuno perché sia davvero un felice Natale per tutti.
Una Tavolata per tutti
Impegno Migros - Il Percento culturale Migros sostiene progetti che favoriscono le relazioni sociali come Tavolata. Si creano così opportunità di contatti personali particolarmente preziose nel periodo natalizio
Barbara Manzoni
Le festività sono un periodo di gioia se condiviso con persone che amiamo e alle quali teniamo. È proprio in un periodo dell’anno come questo che precede il Natale che ci rendiamo conto di quanto i nostri rapporti familiari e affettivi siano importanti. Festeggiare con parenti e amici, cosa c’è di più bello? Non per tutti però le festività sono così spensierate, non per tutti l’atmosfera è calorosa e coinvolgente. Ci sono persone che non hanno famiglia né amici con i quali condividere il Natale. La solitudine o la mancanza di rapporti sociali non è però un problema circoscritto a periodi particolari come quello natalizio, ma investe la vita quotidiana di molte persone in Svizzera. Da questa consapevolezza Impegno Migros tramite il Percento culturale Migros ha dato vita a progetti volti proprio a favorire le interazioni sociali e i contatti tra persone, rafforzando la coesione sociale. Tra questi citiamo i «Caffè narrativi» durante i quali un gruppo di persone che non si conoscono si incontrano e si raccontano aneddoti ed esperienze della loro vita, accompagnate da un moderatore. Alla base del progetto «Tavolata» c’è, invece, un’idea ancora più semplice: organizzare un pranzo, riunirsi attorno a un tavolo, mangiare e ridere insieme, condividere ricette, passioni e interessi personali. Il progetto annovera già oltre 500 gruppi in tutta la Svizzera, gruppi eterogenei che si incontrano a scadenze regolari. Anche in Ticino esistono alcune «Tavolate», ognuna con le sue peculiarità, ma chiunque può creare una propria piccola comunità e iscriverla sulla piattaforma online www.tavolata.ch attraverso la quale può essere contattato da chi desidera prendere parte agli incontri.
Con una certa dose di curiosità ho partecipato a una tavolata organizzata nella sua casa ad Arcegno da Maria Theresia (Therry) Bitterli. Therry mi spiega come tutto sia nato un po’ per caso e un po’ per una voglia che è diventata quasi una necessità, quella cioè di avere una nuova e solida rete di contatti sociali. «Io e mio marito ci eravamo trasferiti a Lugano – mi racconta – dove avevamo già vissuto in passato, ma ci siamo ritrovati un po’ soli, le amicizie di un tempo stentavano a riallacciarsi, cominciavamo a soffrirne. Nel frattempo mi ero iscritta a un corso per adulti, dove ho fatto conoscenza con altre due partecipanti, abbiamo scoperto di abitare tutte e tre vicine, prendevamo il bus insieme, poi abbiamo iniziato ad incontrarci per cena e così in modo naturale è nata un’amicizia». Una di loro, Piera, conosceva il progetto Tavolata del Percento culturale Migros e ne ha parlato alle altre. «L’idea mi è piaciuta subito – racconta Therry – ho pensato: dobbiamo farlo!».
È nato così il gruppo che quasi subito però ha dovuto affrontare le grandi limitazioni dovute alla pandemia. «Abbiamo continuato a incontrarci perché il periodo del lockdown è stato veramente terribile. Ci trovavamo all’aperto, per fortuna a Lugano ci sono molti parchi bellissimi dai quali godere suggestivi scorci di lago, è nato così il nome “Aperitivi panoramici”. Paradossalmente è proprio durante questo periodo che il gruppo si è allargato, le persone avevano e hanno molto bisogno di contatti sociali, in quei mesi pur di trascorrere qualche ora di spensieratezza ci portavamo anche le racchette per giocare a volano!». Quattro mesi fa Therry e il marito Davio si sono trasferiti ad Arcegno, nel Locarnese avevano già vissuto e ne sentivano la mancanza, ma di abbandonare il gruppo delle tavolate non ci pensano proprio. Così in effetti a soli tre mesi dal trasloco eccoci sul loro soleggiatissimo terrazzo ad aspettare gli altri, ognuno porta qualcosa da mangiare e da condividere, Therry sforna una pizza vegana, arrivano alla spicciolata Donatella, Patrizia, Piera, Conny, Liliane, Tiziano e Alex. Si mangia, si chiacchiera, ci si conosce, si scambiano idee e ci si racconta esperienze. Therry ha il dono di far sentire a proprio agio chiunque e la sua energia positiva è decisamente contagiosa, non stupisce che il gruppo sia così allargato e intergenerazionale. Conny mi confida che anche lei ha da poco fondato una tavolata, l’ha chiamata «Noialtre» e il suo obiettivo è quello di creare un piccolo gruppo di donne, al massimo 5 o 6 persone, che metta al centro dell’attenzione l’ascolto e la comprensione, per riuscire a creare relazioni solide e durature. Questo è il bello del progetto, ognuno può scegliere la Tavolata che più corrisponde alla propria personalità e ai propri desideri, basta un piccolo passo e un po’ di coraggio.