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Un sostegno alla transizione

La ticinese Nadia Bregoli sarà per altri quattro anni nell’ufficio della Federazione delle cooperative Migros (FCM)
/ 30/09/2024
Redazione

Recentemente la ticinese Nadia Bregoli è stata rieletta per un altro quadriennio nell’ufficio FCM (Federazione cooperative Migros), che è responsabile della preparazione dei temi da portare in discussione e decisione all’Assemblea dei delegati (AD). Esso rappresenta l’AD nelle relazioni con il CdA della FCM e svolge i compiti a esso assegnati nell’ambito del regolamento organizzativo. È anche un luogo di mediazione e di coesione, in cui vengono raccolte e riunite le opinioni dei delegati e dove si incoraggia la creazione di sinergie. Come afferma Nadia Bregoli, «L’unità nella diversità è la nostra forza, e questo l’ho sperimentato più volte, soprattutto nel dialogo con i presidenti dei CdA delle cooperative regionali».

Fra gli obiettivi di Bregoli per il nuovo mandato vi è, come lei stessa afferma, «l’interesse a dare un contributo nel sostegno all’attuale e delicata fase di transizioni che Migros sta attraversando. Si tratta di cambiamenti molto importanti, influenzati da diverse variabili ambientali e attorno ai quali si è sviluppato un costruttivo dibattito all’interno dell’AD che ha favorito un confronto democratico e ha permesso di rafforzare ulteriormente il senso di comunità e di appartenenza a Migros. In questa situazione è importante poter garantire un solido sostegno al riposizionamento della leadership di Migros nel mercato e nel Paese, per migliorare costantemente tutti insieme».

Il fatto di essere ticinese sembra rappresentare un atout piuttosto che uno svantaggio, infatti, spiega ancora Nadia Bregoli, il fatto di vivere alcuni grandi cambiamenti in anticipo sulle altre regioni della Svizzera, «ci ha permesso di acquisire una grande capacità di resilienza, unitamente a quella di cercare sempre il dialogo e di sapere ripartire quando qualcosa non funziona come prospettato. Potremmo definire il Ticino un laboratorio aperto dove intercettare le onde lunghe del cambiamento, le nuove aspirazioni e i bisogni per provare a cercare soluzioni innovative e concrete. La prossimità e le nostre dimensioni favoriscono questa capacità di generare un’intelligenza collettiva. Desidero quindi, applicando questa prospettiva tutta ticinese nel cogliere le sfide per trovare sempre adeguate soluzioni, portare nuovi stimoli e idee nel processo di ricerca del consenso in cui l’ufficio è coinvolto nello svolgimento della sua attività».

Impossibile pensare la Migros scorporata da quelli che sono stati i suoi valori sin dall’inizio. Per concludere abbiamo chiesto a Nadia Bregoli come vi si riconosce: «Migros è simile alla Svizzera: rappresenta le quattro regioni linguistiche e culturali del nostro Paese, è organizzata democraticamente dal basso e si basa su valori solidi con l’obiettivo di essere utile alla collettività. Fra i suoi obiettivi vi è sempre stato quello di coniugare economia e socialità. L’anno prossimo festeggeremo i 100 anni dell’“idea Migros”: lo spirito di Duttweiler è un’eredità che dobbiamo preservare, ma occorrono strategie nuove. La nostalgia non porta da nessuna parte, ma le trasformazioni si possono affrontare con successo solo se si è consapevoli della propria storia. Migros ha gli atout necessari per rinnovare il suo spirito ed essere d’esempio anche nella trasformazione verso un nuovo modello ibrido d’impresa sociale»