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Gradito ritorno al Medioevo
Mancano poche settimane alla mitica Festa di Redde, dopo vent’anni di attività giunta alla 12esima edizione
Correva l’anno domini 2004. Il Ticino politico era attraversato da una serie di aggregazioni che avrebbero cambiato l’assetto amministrativo cantonale, pur non modificandone i contenuti. Allo stesso tempo la gente sentiva un forte bisogno di comunità, di attaccamento alle proprie radici, e perché no, alla propria storia. Questo afflato comunitario nel 2004 portò i quattro amici Daniele, Mauro, Moreno e Sandro a proporre la prima di una lunga serie di manifestazioni della regione, il Palio delle Galline. Alla luce del successo riscontrato, si decise di affrontare un progetto più complesso e articolato, partendo dalla valorizzazione dell’appena ristrutturata Torre medievale di Redde.
Quello che è successo nel frattempo, nel corso di due decenni, è ormai storia e, perché no?, quasi tradizione, grazie alla creazione dell’Associazione Reddevive (costituita nel 2007), alla costruzione nel 2019 del Reddebicco (in collaborazione con l’Associazione Alambicco Vaglio), edificio a due piani che ospita i magazzini, alambicco, una sala riunioni e un birrificio, ma soprattutto grazie a un evento capace di calamitare ogni volta migliaia di partecipanti, attratti dall’ottimo cibo, dalla musica e dall’intrattenimento; il tutto in un luogo che non sarebbe azzardato definire «permeato di magia» come il bosco in cui si trova la Torre di Redde.
Per la gioia di molti, quest’anno il doppio appuntamento sarà il 7 e il 14 settembre, come sempre sulla collina di San Clemente, nei boschi tra Vaglio e Lugaggia, proprio là dove, nel XVI secolo d.C. sorgeva il villaggio di Redde, con tutta probabilità abbandonato a causa della peste.
Al fine di garantire un’assoluta full immersion nell’evento medievale, ci spiega Carlo Streit, Presidente dell’Associazione Reddevive, all’ingresso si dovrà convertire la moneta corrente, ossia i franchi svizzeri, con la valuta di Redde; così si avrà modo di godere non solo della vasta offerta culinaria, ma anche degli spettacoli in programma, che vanno dalla musica folk ai teatri per bambini, senza dimenticare gli appuntamenti più a tema medievale, come quello con gli arcieri, i tiratori d’ascia o i combattenti. Il tutto con lo spirito green che contraddistingue la manifestazione sin dagli albori, e che porta gli organizzatori, oltre a lasciare un bosco, come sottolinea Streit, «ancora più pulito di prima di ogni evento», a lavorare solo con materiali riciclabili e sostenibili, ossia il legno (impiegato dai «costruttori di Redde» per le impalcature, i punti ristoro ecc.).
A corollario della manifestazione quest’anno si segnalano due ulteriori appuntamenti. Martedì 10 settembre (ore 20.15, oratorio di Tesserete) Patrizia Perencin terrà la conferenza La caccia alle streghe nella Svizzera italiana: inquisizione, Carlo Borromeo e il Malleus Maleficarum; giovedì 12 settembre (ore 20.30, lavatoio) ci sarà invece il concerto dei Duodecima, che proporranno una libera interpretazione di brani medievali e rinascimentali./Si.Sa.