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Soddisfazione e impegno in azienda

Management - Sono stati resi noti i risultati del sondaggio che Migros Ticino ha svolto presso collaboratrici e collaboratori; ne parliamo con Rosy Croce, responsabile del dipartimento Risorse umane
/ 29/01/2024
Redazione

Oggi più che mai l’impegno e la soddisfazione sul posto di lavoro sono un atout che vanno ad aggiungersi a una serie di altri aspetti prioritari quando si parla di impiego. In altre parole, in un mercato difficile e complesso come quello del nostro Cantone, confrontato, soprattutto nel commercio al dettaglio, con una concorrenza spietata, il fatto che collaboratrici e collaboratori di Migros Ticino attribuiscano al proprio datore di lavoro un’ottima valutazione di engagement (impegno/ coinvolgimento/ingaggio dei dipendenti), indica la presenza, oltre che di ottime prestazioni, anche, appunto, di quegli atout di cui sopra.

Migros Ticino, dunque, un’azienda in cui il 90% delle collaboratrici e dei collaboratori risiede nella regione, attraverso il sondaggio collaboratori ancora una volta ha visto premiati i propri sforzi atti a migliorare costantemente le condizioni di lavoro. E questo in un equilibrio spesso sottile poiché – va ricordato – Migros Ticino non è un’azienda a scopo di lucro, e dunque ha margini di guadagno molto ridotti.

Il sondaggio collaboratori del 2023 si è focalizzato in particolare sulla misurazione del coinvolgimento e dell’impegno dei collaboratori (engagement), un indicatore considerato fondamentale per la gestione strategica delle risorse umane, poiché si basa sull’attaccamento emotivo di un/a dipendente a un’azienda. E i risultati in questo senso sono più che positivi, infatti la percentuale di soddisfazione arriva a ben 87 punti percentuali, situandosi di due punti (2%) al di sopra del benchmark (parametro di riferimento) svizzero (per il quale sono state prese in considerazione 93 aziende per un totale di 57’787 intervistati).

Rosy Croce, responsabile delle risorse umane, nonché esempio di leadership al femminile sul nostro territorio (lo ricordiamo, Migros Ticino, con i suoi 1400 impiegati all’interno di tutte le società a lei correlate, è la più grande azienda privata del Cantone) sottolinea come i risultati del sondaggio confermino la bontà dei presupposti su cui è impostato il lavoro di Migros Ticino. «Tutta l’azienda, dal management alla collaboratrice e al collaboratore, è oggi molto più attenta e sensibile ai temi legati all’engagement lavorativo. Sappiamo che chi si sente coinvolto e sta bene in azienda, si ingaggia più volentieri. È una politica importante da coltivare affinché l’esito di questa strategia si possa concretizzare in risultati tangibili in termini di soddisfazione delle collaboratrici e dei collaboratori, di motivazione e di ottimizzazioni al servizio clienti».

Per mantenere un alto standard di qualità lavorativa è però necessario un contratto di lavoro robusto. «Esatto,» continua Rosy Croce, «il Contratto Collettivo di Lavoro Nazionale Migros (CCLN, in vigore dal 1983 e rinegoziato ogni quattro anni; il vigente CCLN è valido per il periodo 2023-2026) offre alcune delle migliori condizioni lavorative in Svizzera. Questo include un sistema di pensionamento altamente favorevole per i dipendenti, e i cui premi vengono finanziati per due terzi dall’azienda. Inoltre, il CCLN promuove un equilibrio tra lavoro e vita personale, sostenendo modelli di lavoro flessibili fornendo un maggior numero di opzioni per le vacanze (da 5 a 7 settimane) nonché un congedo maternità di 18 settimane, pagate al 100%, un congedo paternità di 4 settimane pagate e ulteriori 4 settimane su richiesta. Entrambi i congedi sono fruibili in modo flessibile. Infine, il contratto promuove anche lo sviluppo professionale e la formazione continua, fornendo un supporto supplementare per i giorni di vacanza extra utilizzati a tale scopo».

Dal sondaggio è emerso che i dipendenti di Migros Ticino sono favorevoli alla Strategia e alla Leadership dell’azienda, al suo impegno sostenibile, all’orientamento al cliente e alla diversità e inclusione. A questo proposito, ribadisce ancora Rosy Croce, «nella gestione delle risorse umane, dal 2007 Migros Ticino applica la metodologia M-FEE, una sistematica a sostegno della conduzione, dello sviluppo e della retribuzione di collaboratrici e collaboratori basata sulla conduzione partecipativa e l’equità di trattamento, che permette di motivare e coinvolgere i collaboratori». Ed è grazie a questo impegno che la Cooperativa può fregiarsi del prestigioso Label «Friendly Work Space», un riconoscimento di Promozione Salute Svizzera alle aziende che dimostrano di avere introdotto una gestione sistematica della salute in azienda. Ottenuto nel 2015 e riconfermato ogni 3 anni, il prossimo assessment avrà luogo nel corso del 2024.