Sport in Azione


di Giancarlo Dionisio

…un contadino? …un bianconero? Se anche fosse, non ci sarebbe nulla di cui vergognarsi. Anzi, sarebbe un vanto. Senza il settore primario, mangeremmo solo cibi sintetici e la nostra salute pagherebbe dazio. Quanto al bianconero, è da sempre sinonimo di eleganza grintosa. Negli anni…

Editoriale


di Carlo Silini

Quando ero piccolo e andavo in vacanza dai miei nonni materni, ricordo che il terreno attorno alla loro casa era disseminato di secchi e catini. Erano contadini e vivevano nel villaggio di Visciano, in una zona dello Stivale soggetta a furiose ondate di calore estivo e a sistematiche…

In fin della fiera


di Bruno Gambarotta

In Una cosa divertente che non farò mai più David Foster Wallace racconta di una signora che al secondo giorno di navigazione domanda: «L’equipaggio dorme a bordo?». Ha ragione di stupirsi, il piacere della crociera non deve essere guastato dalla vista dei marittimi che sgobbano notte…

Approdi e derive


di Lina Bertola

La catastrofe umanitaria, l’immane tragedia che ha colpito la Turchia e la Siria ci ha lasciati tutti sgomenti. A distanza di qualche settimana, sentimenti e pensieri resi silenziosi, ammutoliti di fronte a tanta sofferenza e distruzione, cominciano a riaffiorare come un invito a…

Un mondo storto


di Ermanno Cavazzoni

Che cosa non approvo di questo universo in cui sono capitato? Tante cose non mi vanno giù, ad esempio le distanze interplanetarie, esagerate. Però una cosa che trovo giustissima è che si muoia, non solo noi, ma che tutto abbia una data di scadenza. Il sole ad esempio fra 5 miliardi…

Terre rare


di Alessandro Zanoli

«La televisiun la g’ha na forza da leun», ironizzava Jannacci nel secolo scorso. Osservando il colossale successo riportato dall’ultima edizione del festival di Sanremo in molti si sono stupiti e hanno gridato al miracolo. Finalmente la televisione può tornare a ricoprire un ruolo…

Xenia


di Melania Mazzucco

Nel 1827 Waiblinger si insediò a Roma, nell’appartamento di un palazzetto tutto vetri e finestre, con l’intonaco ocra appena sbiadito, a via del Mascherone 62. Esiste ancora. Il Tevere – a quel tempo privo di argini e indomabile – scorreva poco lontano, ma non so se potesse vederlo…

Quaderno a quadretti


di Lidia Ravera

Betta sedette sull’orlo della vasca. Si accorse che stava tremando, per lo sforzo di non aggredire Tom, a pugni, a calci, a schiaffi. Si coprì il viso con le mani e rimase così. L’istinto l’avrebbe portata a ribattere: e tu? Che cosa hai guadagnato tu? Ti sei fatto prestare dei…