Editoriale


di Carlo Silini

Rilassarsi? Magari! A dispetto dei continui appelli a trovare calma interiore ed equilibrio mentale da parte di psicologi, guru di varia ispirazione e infiniti coach dell’anima e del corpo, basta accedere ai media in qualsiasi momento della giornata per finire sommersi da una…

In&Outlet


di Aldo Cazzullo

In Italia si sostiene che il Festival di Sanremo sia lo specchio del Paese. È abbastanza vero. Sanremo nasce prima della Tv ed ebbe fin dall’inizio un ruolo importante nell’unificazione linguistica e culturale nazionale (qualcuno dice nell’omologazione). Le prime due edizioni sono…

Il Mercato e la Piazza


di Angelo Rossi

L’estate scorsa, quando l’evoluzione dell’inflazione ancora non era chiara, i nostri media avevano iniziato a parlare, in relazione alle trattative salariali, di un «autunno caldo». A dire il vero l’aumento dei prezzi, anche se modesto, rispetto ad altre realtà nazionali, fuori e…

Il presente come storia


di Orazio Martinetti

È un classico da quando si vota: l’approssimarsi delle elezioni accelera il moto dello sciame partitico-politico. Congressi, assemblee, santini, aperitivi, nuove formazioni che si vogliono di protesta, partiti anti-partito né di destra né di sinistra. Il Ticino politico, pur non…

Le parole dei figli


di Simona Ravizza

«POV: Prof: “Come definiresti la tua vita?”. Io: “Fa un po’ schifo”». È la scritta che appare sopra uno dei 100 mila video che Clotilde sta guardando su TikTok, in cui una sua coetanea maneggia un topo, lì a rappresentare il concetto che sta esprimendo. E, uno dopo l’altro, la maggior…

Editoriale


di Carlo Silini

Quando si avvicina un appuntamento elettorale mi tornano in mente le «correlazioni spurie», un’espressione utilizzata per indicare due fenomeni statisticamente correlati tra loro, pur non essendo legati da un rapporto causa-effetto. Qualche esempio chiarisce perfettamente il concetto.…

In fin della fiera


di Bruno Gambarotta

Felice non riuscì mai a darsi una spiegazione del suo gesto. Aveva alzato la mano e gridato : «Io!». Come è possibile che una persona calma, riflessiva, con una posizione invidiabile – responsabile degli approvvigionamenti di una fabbrica di coppe e diplomi – perda il controllo di sé…

Xenia


di Melania Mazzucco

Gli italiani lo chiamavano don Guglielmo, ma il suo nome era Wilhelm Friedrich Waiblinger. Aveva deciso di stabilirsi a Roma. Era malato e più la sua salute declinante lo strappava alla vita – che amava furiosamente –, più riaffiorava, potentissimo, il ricordo dell’incontro che aveva…