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Inviate le vostre domande o riflessioni a Silvia Vegetti Finzi scrivedo a: La stanza del dialogo, Azione, via Pretorio 11, 6900 Lugano oppure a info@azione.ch (oggetto "La stanza del dialogo")


Il tradimento, tra rabbia, tristezza e tanti dubbi

/ 14/04/2025
Silvia Vegetti Finzi

Cara dottoressa Vegetti Finzi,
mi rivolgo a lei perché mi sento smarrita, come se il terreno sotto i miei piedi si fosse improvvisamente sgretolato. Sono sposata da dieci anni con Luca, un professore universitario che ho sempre considerato una persona seria, leale e dedita alla nostra famiglia. Abbiamo due figli piccoli e una vita che, fino a poco tempo fa, mi sembrava solida e felice.
Tutto è cambiato quando, una sera, ho visto un messaggio sul suo cellulare. Era di una sua studentessa, una ragazza giovane e brillante, come lui stesso mi aveva descritto in passato. Le parole erano inequivocabili: un’intimità che non avrebbe dovuto esistere, un’ammissione che mi ha trafitto il cuore. Ho affrontato Luca, e dopo un iniziale tentativo di negare, ha ammesso tutto. Si è innamorato di lei, mi ha detto, senza volerlo, senza cercarlo. Non so come reagire. Da un lato, c’è la rabbia per il tradimento, per la facilità con cui ha messo a rischio la nostra famiglia. Dall’altro, c’è la tristezza di vedere l’uomo che amo confuso, quasi in colpa per ciò che prova. Mi ha giurato che non vuole lasciarmi, che vuole salvare il nostro matrimonio, ma io non riesco più a fidarmi. Mi chiedo: è possibile ricominciare, vale la pena lottare per qualcosa ormai incrinato? Ho paura di perdere tutto: lui, la nostra famiglia, la vita che abbiamo costruito. Ma ho anche paura di rimanere in un rapporto dove la fiducia è stata spezzata. Cosa devo fare? Come posso superare questo dolore e decidere cosa è meglio per me e per i nostri figli? Grazie per il suo ascolto
. / Laura

Cara Laura,
la tua lettera mi ha commossa, perché racconta una storia che tocca il cuore di molte coppie, soprattutto quando il tradimento si intreccia con dinamiche di potere e vulnerabilità, come nel caso di un professore e una studentessa. La scoperta è stata per te un fulmine a ciel sereno, un evento che ha scosso le fondamenta della tua vita e della tua identità. Luca si è trovato coinvolto in una situazione che ha messo alla prova il suo equilibrio emotivo e la sua capacità di mantenere i confini del rapporto coniugale. Tuttavia, il fatto che abbia ammesso il suo errore ed espresso il desiderio di rimediare è un segnale che merita attenzione. La prima cosa che ti suggerisco è di prenderti del tempo per elaborare il dolore che stai provando. Non c’è fretta di prendere decisioni definitive. Solo comprendendo le tue emozioni potrai affrontare la situazione con maggiore chiarezza.

Luca ha ammesso di essersi innamorato di un’altra, ma ha anche espresso il desiderio di salvare il vostro matrimonio. Questo è un punto di partenza, ma non è sufficiente. Per ricostruire la fiducia, è necessario che entrambi vi impegniate in un dialogo sincero e profondo. Chiedigli di spiegare non solo cosa è accaduto, ma anche perché è accaduto. Spesso il tradimento nasce da una mancanza di comunicazione, da un vuoto non riconosciuto. Tuttavia, non dimenticare che il perdono non è un obbligo, ma una scelta. Se decidi di perdonare, devi farlo con consapevolezza, sapendo che il percorso di riconciliazione richiederà tempo e pazienza. Se invece senti che il tradimento ha spezzato qualcosa di irrimediabile, non aver paura di prendere una strada diversa. L’amore per sé stessi è altrettanto importante dell’amore per l’altro.

Infine, ricorda che la crisi può essere un’opportunità per crescere, sia individualmente che come coppia. Come scrivevo in La stanza del dialogo: «Le relazioni sono un viaggio continuo, fatto di alti e bassi, di momenti di luce e di ombre». Ciò che conta è non perdere di vista il rispetto reciproco e la volontà di restare padre e madre dei vostri figli. Con l’augurio che tutto si risolva per il meglio.