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Turismo medico, la nuova frontiera delle vacanze

/ 07/10/2024
Claudio Visentin

Certo spiagge, montagne o città d’arte vengono in mente per prime. In realtà però molte delle novità più interessanti nel campo del turismo crescono nell’ombra, incrociandosi con altri settori all’apparenza molto diversi e distanti.

Il turismo medico è un buon esempio. Sempre più persone si recano all’estero per cure mediche, anche solo per evitare lunghe liste d’attesa. Nella maggior parte dei casi tuttavia la motivazione principale è il costo ridotto delle cure, a fronte spesso di una buona qualità (o comunque accettabile). Ecco perché, per esempio, i Paesi balcanici, in particolare l’Ungheria, offrono cure dentistiche a migliaia di pazienti provenienti dall’Europa occidentale. La Turchia invece è specializzata in trapianti di capelli e chirurgia plastica. La Thailandia infine è la meta perfetta per un check-up annuale, anche grazie alla leggendaria gentilezza del personale. E dopo una settimana di esami in un ospedale più simile a un albergo, restano comunque abbastanza risorse per un’altra settimana di vacanza in un albergo vero.

All’altro estremo della scala sociale, i ricchi ovviamente si concedono le cure migliori senza badare al costo e viaggiano all’estero per farsi visitare dai medici più famosi in strutture all’avanguardia. Ma altrettanto importante è la medicina preventiva. Si parte da un radicale ripensamento del tradizionale modello di vacanza all’insegna dell’eccesso, con troppo cibo poco sano, troppo alcool e poco sonno, tanto che al ritorno ci si sente spesso più stanchi e appesantiti. In questa nuova prospettiva la vacanza diventa invece un tempo nuovo, dove sperimentare comportamenti virtuosi.

Per esempio, la compagnia Storylines pensa a residenze permanenti a bordo di una nave da crociera, senza viaggio di ritorno per così dire. La routine quotidiana comincia da pasti coltivati nella fattoria biologica alimentata a energia solare della nave, ma si va molto oltre. E così durante una crociera nel Mediterraneo i passeggeri potrebbero assumere vitamine e ormoni, utilizzare camere iperbariche (un trattamento medico in cui i pazienti respirano ossigeno puro in un ambiente a pressione atmosferica superiore rispetto a quella normale), sottoporsi a una terapia endovenosa per un trattamento con cellule staminali. A bordo ci sarà anche una grande palestra, nonché spazi per lezioni di yoga, sessioni di meditazione e allenamenti con il personal trainer. Al bar solo frullati, naturalmente (scordatevi i cocktail).

Quello di Storylines è un progetto ambizioso, forse troppo (non a caso il varo della nave dedicata, MV Narrative, è slittato al 2025) ma altre iniziative simili e su scala minore stanno entrando nella fase operativa: hotel, ristoranti, spa, centri di longevità eccetera. Non ospedali, ma luoghi dove imparare stili di vita diversi al fine di vivere più sani e più a lungo.

In questo modo due dei settori economici più importanti dell’economia mondiale, turismo e benessere, si stanno collegando in forme nuove; e all’interno di questi immensi mercati la nicchia della longevità è in rapida espansione. Le risorse non mancano. Numerosi potenziali clienti sono anziani agiati disposti a spendere anche migliaia di franchi al giorno senza fare una piega per un soggiorno confortevole, unito a trattamenti e insegnamenti per prevenire l’invecchiamento. Per 70mila dollari l’imprenditore Peter Diamandis offre loro un «viaggio di cinque giorni a cinque stelle nella longevità», lavorando su qualità del sonno, alimentazione ed esercizio fisico. Inutile sottolineare come la Svizzera in generale, e il nostro cantone in particolare, avrebbero molte potenzialità in questo campo.

Se invece tutto questo un po’ vi spaventa, o comunque non vi attrae, potete sempre consolarvi con diversi studi («Journal of Travel Research») che mostrano come qualunque viaggio abbia effetti positivi sulla salute fisica e mentale, riducendo stress, ansia e depressione, grazie a sempre nuovi orizzonti, incontri, esperienze.

Ovviamente viaggiare con amici, familiari o partner rafforza i legami sociali e migliora la felicità (Cornell University). Funziona anche per la longevità: secondo l’APA (American Psychological Association) viaggiare contribuisce a mantenere il cervello attivo, riducendo il rischio del declino cognitivo. Senza cellule staminali, endovene e camere iperbariche.