Asperiores, tenetur, blanditiis, quaerat odit ex exercitationem pariatur quibusdam veritatis quisquam laboriosam esse beatae hic perferendis velit deserunt soluta iste repellendus officia in neque veniam debitis placeat quo unde reprehenderit eum facilis vitae. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit. Nihil, reprehenderit!
Turismo medico, la nuova frontiera delle vacanze
Claudio Visentin
Certo spiagge, montagne o città d’arte vengono in mente per prime. In realtà però molte delle novità più interessanti nel campo del turismo crescono nell’ombra, incrociandosi con altri settori all’apparenza molto diversi e distanti.
Il turismo medico è un buon esempio. Sempre più persone si recano all’estero per cure mediche, anche solo per evitare lunghe liste d’attesa. Nella maggior parte dei casi tuttavia la motivazione principale è il costo ridotto delle cure, a fronte spesso di una buona qualità (o comunque accettabile). Ecco perché, per esempio, i Paesi balcanici, in particolare l’Ungheria, offrono cure dentistiche a migliaia di pazienti provenienti dall’Europa occidentale. La Turchia invece è specializzata in trapianti di capelli e chirurgia plastica. La Thailandia infine è la meta perfetta per un check-up annuale, anche grazie alla leggendaria gentilezza del personale. E dopo una settimana di esami in un ospedale più simile a un albergo, restano comunque abbastanza risorse per un’altra settimana di vacanza in un albergo vero.
All’altro estremo della scala sociale, i ricchi ovviamente si concedono le cure migliori senza badare al costo e viaggiano all’estero per farsi visitare dai medici più famosi in strutture all’avanguardia. Ma altrettanto importante è la medicina preventiva. Si parte da un radicale ripensamento del tradizionale modello di vacanza all’insegna dell’eccesso, con troppo cibo poco sano, troppo alcool e poco sonno, tanto che al ritorno ci si sente spesso più stanchi e appesantiti. In questa nuova prospettiva la vacanza diventa invece un tempo nuovo, dove sperimentare comportamenti virtuosi.
Per esempio, la compagnia Storylines pensa a residenze permanenti a bordo di una nave da crociera, senza viaggio di ritorno per così dire. La routine quotidiana comincia da pasti coltivati nella fattoria biologica alimentata a energia solare della nave, ma si va molto oltre. E così durante una crociera nel Mediterraneo i passeggeri potrebbero assumere vitamine e ormoni, utilizzare camere iperbariche (un trattamento medico in cui i pazienti respirano ossigeno puro in un ambiente a pressione atmosferica superiore rispetto a quella normale), sottoporsi a una terapia endovenosa per un trattamento con cellule staminali. A bordo ci sarà anche una grande palestra, nonché spazi per lezioni di yoga, sessioni di meditazione e allenamenti con il personal trainer. Al bar solo frullati, naturalmente (scordatevi i cocktail).
Quello di Storylines è un progetto ambizioso, forse troppo (non a caso il varo della nave dedicata, MV Narrative, è slittato al 2025) ma altre iniziative simili e su scala minore stanno entrando nella fase operativa: hotel, ristoranti, spa, centri di longevità eccetera. Non ospedali, ma luoghi dove imparare stili di vita diversi al fine di vivere più sani e più a lungo.
In questo modo due dei settori economici più importanti dell’economia mondiale, turismo e benessere, si stanno collegando in forme nuove; e all’interno di questi immensi mercati la nicchia della longevità è in rapida espansione. Le risorse non mancano. Numerosi potenziali clienti sono anziani agiati disposti a spendere anche migliaia di franchi al giorno senza fare una piega per un soggiorno confortevole, unito a trattamenti e insegnamenti per prevenire l’invecchiamento. Per 70mila dollari l’imprenditore Peter Diamandis offre loro un «viaggio di cinque giorni a cinque stelle nella longevità», lavorando su qualità del sonno, alimentazione ed esercizio fisico. Inutile sottolineare come la Svizzera in generale, e il nostro cantone in particolare, avrebbero molte potenzialità in questo campo.
Se invece tutto questo un po’ vi spaventa, o comunque non vi attrae, potete sempre consolarvi con diversi studi («Journal of Travel Research») che mostrano come qualunque viaggio abbia effetti positivi sulla salute fisica e mentale, riducendo stress, ansia e depressione, grazie a sempre nuovi orizzonti, incontri, esperienze.
Ovviamente viaggiare con amici, familiari o partner rafforza i legami sociali e migliora la felicità (Cornell University). Funziona anche per la longevità: secondo l’APA (American Psychological Association) viaggiare contribuisce a mantenere il cervello attivo, riducendo il rischio del declino cognitivo. Senza cellule staminali, endovene e camere iperbariche.