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Il drone, uno di famiglia
Bruno Gambarotta
Tema: «Elogio del Drone». Svolgimento: Vi ricordate com'era squallida e insignificante la nostra vita quotidiana quando ancora i Droni non avevano iniziato a volare sulle nostre teste? Quando ancora esistevano eventi segreti senza la possibilità di sorvegliarli dall'alto? Non dobbiamo sederci sugli allori, sono ancora vive le forze dell'oscurantismo che congiurano contro il Progresso. Si segnala qui una notizia apparsa sul W. Post e ignorata dai giornali italiani tutti presi da questioni banali e noiose come le guerre in corso. Nel civile Canada una squadra femminile di calcio è stata squalificata perché con un Drone riprendeva gli allenamenti della squadra rivale. Invece di premiarla! Ho fatto in tempo da bambino a giocare con i miei compagni in strade e piazze ancora prive di automobili. Fossimo stati coscienti che le nostre mamme, grazie a un Drone casalingo, ci osservavano dall'alto, avremmo messo in scena lo spettacolo di un gruppo di ragazzi che fingono di giocare.
In breve tempo il Drone è diventato uno di famiglia, un amico fedele e sempre pronto ad accontentare i nostri desideri. I nostri nipoti non riescono ad immaginare come si viveva nei tempi bui quando il Drone era di là da venire. Quante volte ci rendeva tristi il sapere che due eventi, svolgendosi in contemporanea, ci obbligavano prima a sceglierne uno e poi a pentirsi di non essere andati all'altro. È il caso dei due picnic programmati nelle stesse ore ma in due luoghi diversi e lontani uno dall'altro. Conosco l'obiezione: c'erano già i cellulari in grado di fotografare ogni vivanda e inviare la relativa immagine agli amici lontani che ricambiavano la cortesia con la visione di quello che estraevano dagli zaini, suscitando la felice sorpresa si scoprire che – guarda un po' – entrambi i gruppi avevano portato al picnic le medesime frittate. E' già un progresso rispetto al passato ma non suscita la stessa emozione. Con i reciproci Droni abbiamo il controllo totale di ciò che succede nell'altra location. E loro altrettanto. Posso osservare mio cugino Ettore mentre allunga la mano sul sedere della fidanzata di suo fratello mentre lei lo lascia fare.
È necessario esercitare un grande sforzo di memoria per riuscire a ricordare com'erano i film e i documentari senza riprese fatte con i Droni. Nel 2019 è andata in onda su Rai Uno la serie di telefilm Imma Tataranni Sostituto Procuratore ambientata nella città di Matera. Questa Imma, interpretata da Vanessa Scalera, ha una mamma che per ogni episodio, quando è sola perché la figlia lavora, se ne esce e inizia a camminare per la città. Imma, tornata a casa e scoprendola vuota, si mette in affanno a cercare una mamma che sarà pure un po' fuori di melone ma sceglie sempre per i suoi vagabondaggi i luoghi più suggestivi di Matera. È una sequenza che non ha niente a che vedere con l'indagine poliziesca ma offre a noi spettatori l'occasione di ammirare dall'alto, grazie a un provvidenziale Drone, il meraviglioso e unico assetto urbano di una città che ci proponiamo di visitare.
Lombardia ed Emilia ospitano il maggior numero di fabbriche di Droni e un'area al confine fra le due regioni ospiterà la prima edizione del Festival del Drone. Per il giorno dell'inaugurazione è prevista l'esecuzione del capolavoro di Karlheinz Stockhausen, l'Helikopter Quartet per un quartetto d'archi (violini e viole) e 4 elicotteri. Su ogni elicottero Blakhawk volava uno degli esecutori, imbracato, microfonato e con le cuffie alle orecchie per andare in sincrono con gli altri tre. Era il 25 agosto 2003 e i fortunati presenti ricordano che il rumore delle pale degli elicotteri era molto presente. Ora al loro posto voleranno 4 Droni silenziosi ciascuno dei quali diffonderà la musica di uno strumento eseguita a terra. La prossima edizione delle Olimpiadi, Los Angeles 2028, vedrà il debutto di due nuovi sport. Dopo il tiro a segno con pistole ad aria compressa ci sarà il tiro a segno con pistole ad acqua e due gare riservate ai Droni. La prima premierà la precisione: sul prato dello stadio saranno collocati dei dischetti grandi come dei CD e vincerà chi riuscirà nel minor tempo a inquadrarli tutti in sequenza. Nell'altra gara i concorrenti dovranno compiere ardite evoluzioni infilandosi in spazi sempre più ristretti di ostacoli collocati sul prato e dimostrare di sapersi infilare in stanze d'albergo e di uscirne dopo aver ripreso uno a uno tutti i presenti. È già iniziato lo sfruttamento commerciale del Drone. Corre voce che i titolari di alberghi a ore per coppie clandestine offrono come servizio extra il Drone che dal soffitto riprende e registra le effusioni dei clienti. Come si chiamano i virtuosi atleti del nuovo sport? Si è convenuto di definirli «Dronisti». Per non confonderli con i «Droniani». Questi ultimi sono i devoti al Drone, i fanatici praticanti di una nuova religione, il «Dronismo». Che avrà tra pochi giorni il suo organo: «Il Drone d'Oro», per il momento mensile ma che ben presto diventerà settimanale.