Asperiores, tenetur, blanditiis, quaerat odit ex exercitationem pariatur quibusdam veritatis quisquam laboriosam esse beatae hic perferendis velit deserunt soluta iste repellendus officia in neque veniam debitis placeat quo unde reprehenderit eum facilis vitae. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit. Nihil, reprehenderit!
Non ci sono più i campioni di una volta
Carlo Silini
Prima che «Azione» andasse in stampa le Olimpiadi non si erano ancora concluse. Ma le sirene degli sciovinismi e dei nazionalismi erano già risuonate talmente forti e trite, che vorremmo congedarle con un po’ di leggerezza (il commento serio lo lasciamo ad Aldo Cazzullo a pag. 25).
Facciamo finta che io sia un vecchio trombone, ma così vecchio da ricordare le 292 edizioni degli antichi giochi olimpici che si svolsero ogni 4 anni tra il 776 a.C. e il 393 d.C. Esordirei sentenziando che «non ci sono più gli atleti di una volta». Ai miei tempi, direi, gareggiavano nudi, chi incappava in una falsa partenza subiva punizioni corporali (altro che cartellini colorati) e l’unica regola valida nel pankration (un mix di lotta e pugilato) era niente morsi e niente colpi di sgorbia; quanto ai pugili, erano invitati a evitare di attaccare i genitali dell’avversario. Se poi succedeva, amen. Nota bene: le informazioni del me vecchio e rognoso provengono da fonte degna: il sito del Comitato olimpico internazionale.
In compenso, non mi scandalizzerei per la querelle sulla pugile algerina Imane Khelif, al centro delle polemiche per gli alti livelli di testosterone, perché nel 588 a.C. successe un caso identico, ma in senso inverso: il pugile Pitagora di Samo, un tizio dai capelli particolarmente lunghi, si presentò per gareggiare nella sezione maschile, ma fu escluso per l’aspetto effeminato. Poi, non si sa come, partecipò alla gara maschile e vinse (pare, secondo un altro sito, che si trattasse del celebre matematico, ma su questo le nostre fonti divergono e quindi anche il trombone si tace).
Sosterrei a gran voce, esagerando, che la presenza delle donne ai giochi non è una novità, anche se nei tempi antichi le ragazze non potevano gareggiare né assistere alle prestazioni sportive. Tuttavia, nelle corse dei carri erano i proprietari dei mezzi e non i cavalieri ad essere proclamati vincitori. E proprio in quanto proprietaria, la figlia del re di Sparta, Kyniska, vinse la corsa dei carri a quattro cavalli nel 396 a.C. e nel 392 a.C.
Le cerimonie di apertura e chiusura francesi mi sembrerebbero tristi pensando che per gli antichi greci erano una festa apparentemente religiosa che offriva il pretesto agli abitanti del bacino mediterraneo per darsi alla crapula tra grigliate portentose. Si macellava un gran numero di mucche in onore di Zeus. Al banchetto partecipava tutto il popolo. Altro che finti baccanali sulla Senna con Dioniso color Puffo e le baccanti barbute sotto la pioggia.
Ma soprattutto, rispetto alle star di allora, riterrei anche Pogacar nel ciclismo, Djokovic nel tennis e Simone Bile in ginnastica artistica campioncini sbiaditi. Persino il maggior vincente delle Olimpiadi moderne, il nuotatore statunitense Michael Phelps, protagonista di quattro Olimpiadi tra il 2004 e il 2016, mi parrebbe un dilettante al cospetto del lottatore del VI secolo a.C. Milone da Crotone, per sei volte campione olimpico. Dicono fosse enorme. «Come parte del grande sacrificio (a Zeus durante i Giochi) – leggiamo sul sito del comitato olimpico – portava una mucca nel santuario sulla schiena, la uccideva» e poi se la mangiava tutta lui in un giorno. «Si dice che abbia bevuto nove litri di vino rosso in una volta sola (…). A 38-40 anni, raggiunse la finale della sua settima Olimpiade. Dopo una lunga battaglia, si arrese stancamente al ventottenne Timasitheos. La folla scese in campo e portò Milone sulle spalle, con Timasitheos in testa a fare il tifo. Una fine appropriata: Impigliato in un albero selvatico, dopo aver tentato di aprirne il tronco avvizzito a mani nude, Milone fu divorato dai lupi».
Sarò anche un vecchio brontolone, ma di campioni così non ne nascono più.