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Il Ticino tra i Cantoni con più debitori morosi
Angelo Rossi
L’attualità del nostro Paese, come quella di altri, ci propone continui accesi dibattiti sul debito pubblico, ossia sul debito che per volere di Governi e Parlamenti si accumula nella contabilità degli Stati. Quando si tratta di privati invece, di debiti si parla raramente. Di solito, con le statistiche sui miliardari, vengono discussi e pubblicati solo i dati che concernono i loro patrimoni lordi, senza precisare quale potrebbe essere l’ammontare dei loro debiti (anche quando raggiungono livelli spropositati). Eppure, anche presso i privati, i debiti si accumulano. Essi sono di una portata tale da creare una bella differenza tra la sostanza lorda degli individui e la loro sostanza netta. Per farla corta: se è vero che la Svizzera è il Paese dei patrimoni milionari (e miliardari), è pure vero che il nostro Paese è anche quello dei debitori pluri-milionari. A questo punto bisogna precisare che né nella gestione aziendale, né in quella dell’economia domestica i debiti, anche di milioni, generano problemi, almeno fino a quando il debitore è in grado di servirli, ossia di pagare gli interessi oppure di rimborsare l’intera somma dovuta. I debiti cominciano a creare difficoltà quando il debitore diventa moroso perché non è più in grado né di pagare gli interessi dovuti né di rimborsare il totale della somma addebitata.
Qui vogliamo parlare proprio di quei debitori che non riescono a far fronte ai loro impegni. Stando ai dati pubblicati da Crif, una società zurighese che si occupa della gestione del rischio, alla fine del mese di maggio 2024 si contavano in Svizzera 400’000 persone morose. Da notare che nella statistica di Crif non si contano i debiti ipotecari, né le fatture ancora aperte, o per le quali le aziende creditrici stanno chiedendo solleciti o hanno inviato richiami. I 400’000 indebitati di questa statistica sono debitori escussi che apparentemente non sono in grado di pagare le loro fatture, scadute da tempo. Il dato non è lontano da quello che si può derivare dall’ultima Indagine sui redditi e sulle condizioni di vita, quella del 2021, dell’Ufficio federale di statistica. Questa fonte ufficiale ha rivelato che, a quella data, le persone che non erano in grado di pagare tempestivamente le loro fatture erano in Svizzera circa 600’000. Insomma, secondo queste fonti ci sarebbero nel nostro Paese circa mezzo milione di persone che dormono male perché non sono in grado di pagare le fatture, da tempo scadute. Rischiano quindi di cadere nel vortice dell’indebitamento, vale a dire quello di dover andare a cercare nuovi crediti per poter pagare i debiti in mora, indebitandosi così ancora di più presso banche o strozzini.
Sia l’inchiesta della Crif, sia l’indagine dell’Ufficio federale di statistica consentono poi di localizzare i debitori morosi. L’Ufficio federale di statistica pubblica i dati per grandi regioni; Crif addirittura per Comuni. Ambedue le inchieste convengono nel designare il Ticino come una delle regioni con la quota più elevata di persone indebitate. L’Ufficio federale di statistica, per esempio, nel 2021 calcolava che la quota delle persone che non sono in grado di pagare le proprie fatture era in Ticino pari a circa il 14% della popolazione, ossia a quasi il doppio della media nazionale. L’indagine della Crif ha rivelato che vi sono Comuni in Ticino dove la quota degli indebitati si avvicina addirittura al 20%. Ma perché i ticinesi sono, secondo queste indagini, più malpaga del resto degli svizzeri? Nel cercare di rispondere a una domanda del genere occorre stare attenti a non cadere nelle trappole dei preconcetti e degli stereotipi come quello che tende a considerare le popolazioni al sud delle Alpi come più spendaccione e meno previdenti di quelle che vivono al nord delle stesse.
L’indagine della Crif ha rivelato che le quote alte di debitori si ritrovano in comuni e quartieri con quote alte di disoccupati e di persone che vivono dell’aiuto sociale. Positivo è comunque che, nel corso degli ultimi anni, la quota dei debitori morosi, come quella dei cittadini che devono far ricorso all’aiuto sociale, sono diminuite. La banca dati della Crif informa anche sulla composizione della popolazione dei morosi. Così si viene a sapere che, ad eccezioni delle classi di età più giovani dove la quota dei morosi è uguale per uomini e donne, 2/3 degli indebitati sono uomini e solo un terzo donne. Si viene anche a sapere che, contrariamente a quanto normalmente si pensa, la quota più elevata di morosi non si ritrova tra i giovani, ma tra le persone tra i 38 e i 41 anni.