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In viaggio con l’intelligenza artificiale

/ 01/07/2024
Claudio Visentin

Sono uno scrittore di viaggio (o almeno credo). Una decina d’anni fa la storia strampalata di un’avventura con asini e bambini piacque al grande pubblico e mi trovai reclutato, quasi a mia insaputa, nella categoria. Da allora ho scritto altri tre libri di viaggio, parlando della Mancia di don Chisciotte, dei fari della Scozia e dei piccoli cimiteri di campagna. Ora però l’intelligenza artificiale (IA) insidia minacciosa questa mia passione. Mi sono chiesto: chi scriverà in futuro i libri di viaggio?

Di certo i nuovi programmi se la cavano già piuttosto bene con semplici testi turistici. Leggete per esempio questa descrizione della Patagonia dal punto di vista di un viaggiatore: «La Patagonia, la natura selvaggia all’estremità meridionale del Sud America, è il sogno di ogni viaggiatore. Estesa tra Argentina e Cile, offre una miscela surreale di paesaggi: dalle cime frastagliate delle Ande alle vaste pianure spazzate dal vento e agli azzurri laghi glaciali. Qui l’aria è frizzante e i cieli sembrano estendersi all’infinito. Nella Patagonia argentina si trovano l’impressionante ghiacciaio Perito Moreno e il massiccio mozzafiato del Fitz Roy, perfetti per gli escursionisti e gli amanti dell’avventura. Nella Patagonia cilena, il Parco nazionale di Torres del Paine presenta torri di granito mozzafiato ed ecosistemi incontaminati che pullulano di animali selvatici. Che si tratti di fare trekking attraverso foreste verdeggianti, di navigare accanto a imponenti iceberg o semplicemente di immergersi nella serenità della sua remota bellezza, la Patagonia promette un viaggio indimenticabile attraverso una delle ultime grandi frontiere del mondo naturale». Tolta qualche ingenuità, mica male, vero? Eppure questo testo è stato creato con la versione base gratuita del programma più noto, ChatGPT.

L’IA è anche molto attenta a usare le giuste parole chiave per guadagnare una buona posizione nei motori di ricerca; dopo tutto, quello è il suo mondo. Se invece le chiedete di descrivere un luogo meno conosciuto, il risultato peggiora, e di parecchio; lo stesso se desiderate un testo ispirato e poetico.

Un buon racconto di viaggio combina di solito quattro aspetti diversi: un punto di vista originale, una selezione sicura delle informazioni, la precisione nella descrizione e l’uso di altri sensi oltre alla vista. Questi però sono solo gli ingredienti, poi tutto viene combinato in una misteriosa alchimia. Torniamo ora in Patagonia con il meraviglioso incipit del più famoso libro di Bruce Chatwin: «Nella stanza da pranzo della nonna c’era un armadietto chiuso da uno sportello a vetri, e dentro l’armadietto un pezzo di pelle. Il pezzo era piccolo, ma spesso e coriaceo, con ciuffi di ispidi peli rossicci. Uno spillo arrugginito lo fissava a un cartoncino. Sul cartoncino c’era scritto qualcosa con inchiostro nero sbiadito, ma io ero troppo piccolo, allora, per leggere.

– Cos’è questo?
– Un pezzo di brontosauro.

Questo particolare brontosauro era vissuto in Patagonia, regione del Sud America all’estremo limite del mondo. Migliaia di anni prima era caduto in un ghiacciaio, era disceso lungo il fianco di una montagna in una prigione di ghiaccio azzurro ed era arrivato in fondo in perfette condizioni. Qui lo trovò Charley Milward il Marinaio, cugino della nonna…».

È tutt’altro livello, chiaro. E allora forse potremmo concludere così: ChatGPT non può (ancora?) prendere il posto di uno scrittore di viaggio, ma i redattori di siti web e di materiale promozionale turistico in genere non dormiranno sonni tranquilli. Per una frazione del loro costo, ChatGPT può produrre testi sorprendentemente accurati.

O forse non è neppure questo il punto di vista giusto. Perché allora non chiedere direttamente a ChatGPT, se prenderà il posto degli scrittori di viaggio? Ecco la risposta: «Nonostante i miei progressi tecnologici, non intendo sostituire gli scrittori di viaggio, ma piuttosto fornire un supporto aggiuntivo (ricerca e raccolta informazioni, revisione dei testi, traduzione e adattamento per pubblici diversi eccetera). Le storie personali, le emozioni e le esperienze dirette che gli scrittori di viaggio portano nei loro racconti restano insostituibili». Difficile dire meglio.