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Come diventare viaggiatori migliori

/ 15/01/2024
Claudio Visentin

È possibile diventare viaggiatori migliori? E come? Nei primi giorni dell’anno – un momento di bilanci e progetti – la domanda rimbalza su tutte le testate internazionali. Ma quando ho letto i diversi articoli, sperando di misurarmi con riflessioni filosofiche sul senso del nostro andare per il mondo, sono rimasto deluso; quel che ho trovato infatti è stata piuttosto una lista tignosa di consigli per spendere meno. Qualcosa s’impara sempre, si capisce, e qualche suggerimento verrà buono per viaggi futuri. Per esempio meglio evitare di volare a lungo raggio il venerdì: in quel giorno i danarosi manager cercano di tornare a casa per il fine settimana, di conseguenza la domanda cresce e i prezzi sono mediamente più elevati. Oppure si raccomanda di prenotare sempre l’auto a noleggio insieme al volo e non un paio di settimane prima della partenza, come d’abitudine, quando i veicoli ormai scarseggiano, specie d’estate, e quindi costano di più.

A volte però la ricerca del risparmio può diventare un’ossessione, tanto che qualcuno si spinge sino alle soglie dell’illegalità, come nel caso dello skiplagging (potremmo tradurlo come «viaggio nelle città nascoste»). Lo scorso anno (ma la voce circolava da tempo) alcuni viaggiatori hanno scoperto che a volte le tariffe aeree per una destinazione risultano più economiche, anche del 50 percento, se prenotate come scalo per un’altra; quindi sbarcano dopo la prima tratta del volo in quello che era sin dall’inizio il loro vero obiettivo, disertando l’imbarco successivo. Può sembrare una contraddizione, ma in realtà il prezzo del biglietto aereo dipende spesso dal mercato e dalla concorrenza, non necessariamente dalla distanza del volo; e quindi un viaggio breve può essere più costoso di uno lungo.

Due controversi siti web, Skyplagged e Kiwi, aiutano nella ricerca di queste possibilità. Ci sono ovviamente controindicazioni. Per cominciare si deve viaggiare con il solo bagaglio a mano, altrimenti questo sarà trasferito automaticamente sul secondo volo. Inoltre la pratica non è illegale in sé ma spesso è proibita da una clausola del contratto di trasporto che si firma acquistando il biglietto. Per questo alcune compagnie aeree, comprensibilmente irritate, hanno bandito per i prossimi anni dai loro voli alcuni viaggiatori per aver usato questo trucco.

Non sempre l’ossessiva ricerca del prezzo migliore deriva da mancanza di mezzi; a volte è quasi un gioco, una sfida. Di certo non ha molto senso per chi ha già un buon stipendio e potrebbe impiegare meglio il suo tempo libero. Oltretutto questo atteggiamento espone a parecchi rischi. Secondo Action Fraud, il centro di segnalazione della criminalità informatica nel Regno Unito, le frodi legate alle prenotazioni di vacanze online sono aumentate del 41 percento su base annua, con diverse tipologie: acquisto di prodotti inesistenti, falsi siti web di catene di alberghi o compagnie aeree e così via. Per questo, anche se il viaggio è per definizione un tempo speciale, apparentemente sottratto alle regole quotidiane, serve comunque buon senso.

Per cominciare non aspettatevi la perfezione in un mondo imperfetto: meglio non dare niente per scontato (una coincidenza, una riunione eccetera), sottoscrivere una buona assicurazione di viaggio e prevedere ampi margini di tempo tra una tappa e l’altra. Soprattutto ricordate che le vacanze non sono beni prodotti in serie, sostituibili e rimborsabili con facilità. Come ha scritto un ricercatore, Henry Harteveldt, il 2023 «ha portato il caos a un nuovo livello, mai visto prima», tra inondazioni, bufere di neve, incendi, ondate di calore, terremoti, guerre, scioperi (dei controllori di volo e di altre categorie).

In questa situazione giocare all’agente di viaggio fai-da-te può essere divertente, ma rivolgersi a uno vero è senza dubbio più sicuro. Il vantaggio principale è avere un solo interlocutore se qualcosa va storto. Solo negli Stati Uniti quasi novantamila voli sono stati cancellati nei primi tre trimestri del 2023. E quando capita, l’albergo che vi attende vorrà comunque essere pagato, se non è parte di un pacchetto gestito da un’agenzia. Di regola, maggiore è il numero degli intermediari e degli interlocutori, maggiori saranno i problemi. Ne vale la pena?