Cos’è la gomma di xantano

by Claudia
7 Dicembre 2020

Gastronomia - Un additivo che aiuta tra l’altro a rendere più consistenti e morbidi i prodotti da forno soprattutto quelli senza glutine

Una gentile lettrice, in una email «chiede scusa» e mi fa due domande. Cara amica, ma non deve chiedere scusa! Io cerco di interagire al meglio con chi mi legge, e se qualcuno mi fa delle domande non è per nulla un problema anzi mi arricchisce, quindi ben vengano, sempre.
Ed ecco le risposte, condivise con tutti ovviamente. Lei mi chiede cosa sia lo xantano xanthan gum in inglese. Lo Xanthomonas campestris è un piccolo microrganismo che per proteggersi dai predatori si costruisce un guscio «gommoso» costituito da catene di carboidrati. La gomma di xantano (E 415 è la sigla con cui è noto questo additivo naturale) si ricava dunque dalla triturazione e successiva liofilizzazione (cioè eliminazione dell’acqua) di questo rivestimento cellulare. 
In cucina si presta a sostituire in maniera più che egregia l’amido di mais o la fecola trattandosi di un addensante veramente eclettico ed eccezionale. Può essere usato per ispessire salse, fondi di cottura, zuppe, creme dolci e salate (ma anche per produrre gelati). Si può inoltre aggiungere a qualsiasi preparazione senza correre il rischio di farle perdere il sapore originale. 
È solubile, sia a caldo sia a freddo, basta aggiungere pochi grammi di questo prodotto e mescolare per pochi istanti con un cucchiaino. Una particolarità rende interessante l’uso di questo additivo: la gomma di xantano aiuta a rendere più consistenti e morbidi i prodotti da forno favorendone la lievitazione. Nei paesi anglosassoni questa caratteristica viene sfruttata per produrre alimenti adatti ai celiaci mescolando la gomma di xantano a farine prive di glutine. 
Ecco, per esempio, come preparare un impasto base per crostate e biscotti. Si mescolano in una terrina 200 g di farina di riso, 100 g di burro, 80/100 g di zucchero, 230 g di amido di mais, 70 g di fecola di patate e 8 g di gomma di xantano disciolto in un bicchiere di acqua o latte. 
Si procede poi come con una normale frolla aggiungendo ancora liquidi fino a ottenere un composto liscio e sodo. Per pane e pizza, basta invece aggiungere 1 cucchiaino di xantano per ogni tazza di farina, ovviamente senza glutine, e utilizzare lievito di birra. Dove si trova? Nei negozi specializzati per cuochi di certo, nei supermercati a Milano non l’ho mai trovato, in Svizzera non so. In mancanza, si trova on-line, senza problemi.
La seconda domanda riguarda il carbone di olive. Disidratando le olive, in forno classico o meglio in quello a microonde, si ottiene una sorta di «carbone» che si sbriciola facilmente tra le dita, ed è ideale per insaporire carni, pesci, paste e risotti oltre che per dare un tocco di colore non-colore a qualsiasi piatto. Ottenere il carbone di olive è molto semplice. Non sempre si trova, ma è talmente facile da fare che questo non è un problema. Si può ottenere partendo da olive verdi o nere col nocciolo o denocciolate. 
Ecco come si fa col forno a microonde. Prendete 1 tazza colma di olive in salamoia o sottolio, lasciatele sgocciolare in un colino per 10 minuti, poi versatele in una ciotola di plastica per microonde. Mettete la ciotola nel forno e cuocete a 800 watt per circa 8-10 minuti. La cottura in microonde, oltre a eliminare l’acqua presente nelle olive, ne elimina anche l’olio che le impregna. Una volta disidratate, le olive si mantengono a lungo in un contenitore di plastica a chiusura ermetica.